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Ristorante Caffè delle Arti Roma Annesso al Museo delle Arti, di fronte al Pincio. Data recensione : 03/2003 In visita ad amici per l'anteprima di Eurochocolate al Pincio (Pincioc), pranziamo in questo ristorantino annesso al celebre Museo. Sediamo all'aperto e grazie alla bellissima giornata l'atmosfera è molto piacevole. Direi che ci sono almeno 150 coperti qui all'esterno, non so quanti siano all'interno. Apparecchiatura semplice, sedie in vimini molto vissute (troppo) con cuscini umidi e non pulitissimi. Fatico a trovare una sedia che regga le mie nobili rotondità senza farmi finire sedere a terra!! La carta offre una venticinquina di proposte fra antipasti, primi, secondi di pesce e carne. Tutti piatti di cucina retrò, vissuta. Fra le cose ordinate dai vari commensali: - Insalata con salmone bollito (all'aspetto una semplice insalata mista con falde di salmone qua e la, definita buona). - Risotto con gorgonzola e spinaci (al dente perchè parboiled, non era cattivo ma gli spinaci crudi appoggiati sopra non ci incastravano nulla). - Scaloppine ai carciofi (buoni i carciofi, duretta la carne, unte le patate). - Abbacchio al forno (buono, classico). La carta dei vini, portata solo dopo averla chiesta con insistenza, presenterebbe una discreta scelta di etichette ben suddivise per regioni, con ricarichi nella media, anche se ancora prezzata in lire. Peccato che la maggior parte dei vini non ci sia. Prendiamo un Muller Thurgau di Zeni a 20 euro. Servizio molto approssimativo e lunghe attese. Pranzo offerto, ma direi sui 35 euro per persona. Non ci si viene certo per la cucina, che pur non essendo delle peggio non brilla certo per vette di qualita o di originalita. Ma il posto è molto attraente, vicino al parco, luminoso e soleggiato, rilassante. Il piccolo cane che era con noi ha potuto stare indisturbato e non notato sotto al nostro tavolo in tutta tranquillità. Ad un paio di tavoli di distanza pranzavano in allegria Arbore, Bracardi e De Crescenzo. Claudio |