> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Archivio recensioni dei lettori
Torna all'archivio
Invia una recensione
ENOTECA OSTERIA SU PE’ I’ CANTO Piazza G.Matteotti, 25 Carmignano (PO) Tel. 055-8712490 Chiuso il Lunedì Data recensione : 02/2003 Nella piazza principale di Carmignano, nell’angolo sulla destra, in salita, appunto su pe’ i’ canto, c’è questo grazioso locale. Nella prima sala l’enoteca ed il banco per la vendita d’alcuni prodotti gastronomici al dettaglio, sul retro due piccole sale con i tavoli di legno apparecchiati in modo molto semplice, una tovaglietta di carta gialla, ma garbato. Vincenzo Alderighi ed il figlio Francesco (sommelier) ci propongono un menù che si rifà all’antica tradizione contadina; negli antipasti salumi anche particolari come la mortadella di Prato [insaccato che sta tornando in auge dopo anni di dimenticanza totale], cacciucco di ceci ed i più tradizionali crostini e crostoni. Fra i primi buonissime le pennette al sugo scappato [cipolla e pancetta], che insieme alla ribollita e alla pappardelle all’anatra fanno parte dei primi più gettonati del locale. Personalmente ho mangiato una crema di lenticchie delicatissima mentre la mia compagna ha optato per la ribollita. La riscaldano nel padellino di ferro e quindi viene tipo gratinata. Buona scelta dei secondi piatti, nelle mie precedenti visite ho potuto degustare l’ottimo sapore dello stracotto al Carmignano, del coniglio alla maniera della nonna e l’intingolo di trippa e zampa. Questa volta mi sono fatto tentare dal fritto di pollo e carciofi, eccezionale!!! con l’unico appunto di non essere disossato e spellato. La mia compagna ha optato per uno dei piatti vegetariani, la terrina di carciofi. Per finire i dessert: la sfogliatina calda alla crema e mela per la mia compagna ed un piccolo soufflè al cioccolato per me; ambedue le proposte erano buonissime. Altri dessert sono in linea con le proposte casalinghe del locale; cantuccini e Vin Santo, schiacciata con l’uva e, in stagione, il castagnaccio. Cantina nella quale prevalgono i vini del territorio ma anche tante altre ottime etichette. Abbiamo bevuto un Ghiaie della Furba ’98 – Fattoria di Capezzana, senz’altro non ben accostato ai cibi ma a me, anche se sono un bianchista convinto, piace tantissimo questa tipologia di vino. Per i dessert Moscato del Molise Apinae ’01 – Di Maio Norante Il conto non supera i 25 euro escluso i vini. Ziongiu |