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Sadler Wine and Food
Via Troilo, Milano
Data recensione : 01/2003


Recensione a quattro mani con mia moglie, dal momento che anche lei ha da dire sulla serata. :-O
Un successo professionale di una nostra amica (a proposito... complimenti ancora, Paola!) ci ha fornito una buona occasione per una cena da Sadler -Milano, via Troilo, zona navigli- ormai l'unico "due stelle" della citta', recentemente promosso da michelin in contemporanea con la retrocessione di "Aimo e Nadia".
L'ingresso, in una viettina buia non e' esattamente sfarzoso... si passa in un cortiletto coperto che probabilmente d'estate diventa un dehors, ma che ora sembra un po' un deposito di roba accatastata.
Campanello per entrare e doppia porta all'ingresso. Interno luminoso con tinte gialle ma il primo impatto non e' dei migliori perche' si ha un'impressione di rumore e confusione... probabilmente a cio' contribuisce il fatto che il corridoietto di ingresso ha di fianco la porta delle cucine che si spalanca con fotocellula non appena vi si passa di fianco. In compenso notiamo con piacere dei bei quadri di Tadini alle pareti... infatti in questi giorni il ristorante espone una serie di disegni dell'artista milanese recentemente scomparso.
Veniamo fatti accomodare al tavolo, tondo e abbastanza spazioso, l'interno non e' molto grande, grosso modo diviso in tre aree, giallo crema alle pareti (che avrebbero bisogno di una rinfrescata) belle tende alle finestre, una parete aperta in vetro acidato per separare una saletta... circa 35 coperti in tutto, arredamento non particolarmente originale se non fosse per i quadri di cui abbiamo detto prima.
Clientela con tre tavoli di giapponesi, un paio di coppie di stranieri e due tavolate da "industrialotto con famiglia".
Il menu' propone due degustazioni a tema "delizie del mare" e (tipo) "il piacere della tradizione" ambedue sugli 85 euro che devono pero' essere ordinati da tutta la tavola. Dato che la carta normale sembrava piu' sbilanciata sul pesce decidiamo tutti e tre di prendere il primo menu'. Intanto sul tavolo appaiono dei micro-stuzzichini che non promettono bene, tipo come dadino di focaccia con stecchino infilato.
L'acqua e' la solita "puracqua" in ampolla che altro non e' che quella del rubinetto microfiltrata e gasata. Troviamo in carta vini un raro costa d' Amalfi che si rivelera' superlativo (NB 55 euretti! In carta comunque avevano qualche buona etichetta di Fiano d'Avellino per 25) e fra brindisi e felicitazioni aspettiamo la prima portata. Arriva un appetizer dall'aspetto curiosamente "carnesco" infatti si tratta di un salamino di coniglio ripieno di mozzarella e olive... mah... ci aspettavamo un appetizer mirato al menu, tant'e' che pensavamo che il cameriere avesse equivocato sull'ordinazione, comunque niente di memorabile. A questo punto inizia la commedia...
# farsa mode -ON- #
Ci sono due ragazzi che aspettano all'ingresso, c'e' un po' di parlottio fra camerieri, arriva in sala Sadler (per lo meno crediamo fosse lui), smantella un tavolino portafiori (con qualche urto a noi) che stava in un angolino vicino al dove stavamo, mentre altri due camerieri spingono un tavolo in mezzo alla sala. Ci aspettiamo l'arrivo di qualche portata spettacolare e invece... STANNO PREPARANDO ALTRI DUE COPERTI NELL' ANGOLINO DEL PORTAFIORI!!!
Sadler mentre parla con una coppia che stava nel tavolo vicino GLI SPOSTA CON DISINVOLTURA IL TAVOLO DA SOTTO IL NASO PER FARE SPAZIO.
I due camerieri SOLLEVANO IL NUOVO TAVOLO E LO FANNO PASSARE SOPRA LA NOSTRA TESTA il tutto fra bottarelle e "sederate".
Fra tutte e tre facciamo a gara a chi solleva di piu' le sopracciglia e ce la stiamo ridendo della grossa. Sul tavolo improvvisato arrivano i due ragazzi che stavano aspettando e quando lui si siede (praticamente in braccio a quelli dell'altro tavolo) lancia un accidenti al cameriere dicendogli "C***O, LA SEDIA E' GELATA!!!"
Stiamo praticamente male dal ridere... il tutto condito con lo struscio del sedere del cameriere per raggiungere i nuovi commensali.
# farsa mode -OFF- #
Purtroppo la commedia dell'arte e' decisamente piu' gustosa del cibo... si susseguono infatti: Fettina di stoccafisso con mozzarella in carrozza... gusto da pizzeria ma punto di domanda perche' a me (DMaster) e' proprio un piatto che non piace di suo, mentre a me (moglie) e' parso insignificante.
La seconda portata si dimenticano di presentarcela ma era un calamaro con della trevigiana... la consistenza un po' gommosa ci ha lasciato piu' di un dubbio, ma il sapore non era malissimo (niente di trascendentale comunque).
Arriva della pasta fresca con sugo di gallinella... bello l'aspetto col la pelle rossa ancora attaccata ai tocchettini di pesce ma sapore irrimediabilmente insipido.
Segue lo scampo lessato su passata di carciofi... di solito con una cosa del genere lecco il piatto ma in questo caso abbiamo lasciato perdere in tre: troppo prevaricante il carciofo sul povero scampo insapore per insistere sulla passata.
Ultima portata la scaloppa di rombo nostrano (sic!). Buono ma ripieno di spine... nemmeno un tentativo di portarlo gia' pulito almeno dalle piccole dorsali che sono le piu' difficili da togliere... mah! Come dolce un gelato al mandarino in gabbia di cioccolato con pastellina di crema che solo uno dei tre commensali ha finito (trovandolo abbastanza buono). Piccola pasticceria anonima e contata (un micro-alchechengio al cioccolato era il meglio della scelta)
Il tutto per 314 Euro in tre di cui 10 euro per l'acqua nemmeno minerale...
In conclusione: noi ci siamo divertiti perche' siamo di buon carattere ed eravamo ottimamente disposti e alla fine e' stata una serata piacevole... ma sotto ogni rispetto "oggettivo" e' stato un disastro!
Ora, magari siamo incappati in una serata particolarmente sfortunata, ma non vedo margini per un ritorno. E' vero che Aimo e' un rompi****e e alla quarta volta che arriva al tavolo a raccontarti di cosa gli ha detto Rubinstein dei suoi spaghetti gli tireresti una coltellata... pero' rispetto a quello che abbiamo mangiato ieri (farsa a parte) penso che "Aimo e Nadia" sia un'altra cosa, e notare che sto parlando di un locale (Aimo) che e' lontano anni luce dalla perfezione.
Povera ristorazione milanese... andemm mal!


DMaster e Consorte