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Cosimo de Medici Barberino (FI) Data recensione : 12/2002 Lontano, per impegni lavorativi, dalle tavole della ristorazione ''importante'', ed invidiando non poco l'amico Leo per la sua cena da Contratto, eccomi a postare una recensione di un locale ''di strada''. Il Ristorante Cosimo de Medici (notevole la fantasia nella scelta del nome), è a 50 metri dall'uscita dell'autostrada di Barberino. Un ampio parcheggio, spesso pieno di camion, proprio di fronte all'ingresso. Il locale è spartano, diciamo elegante come usava dieci anni fa, con una grande sala inframezzata da una sorta di muretto con piante. Colpisce subito per la classicità del servizio (Maitre, Camerieri, Commis) espletato da un esercito di persone. Mi ci sono fermato a pranzo domenica, di ritorno da Bologna. Entro alle 12 e mi accomodo in uno dei pochi tavoli non prenotati, avverto il cameriere di avere fretta. Saranno velocissimi, dopo un ora sarò di nuovo in macchina. Dalla carta (menu tipico toscano, con tutte le classiche preparazioni) prendo: - Crostini di fegatini e prosciutto (buoni i crostini). - Tortelli di patate al sugo di carne (buoni i tortelli, pesantissimo il sugo) - Controfiletto alla griglia (impeccabile, servito con delle patatine arrosto ottime ma troppo unte). Il posto è frequentatissimo, si rimpiazzano i tavoli due tre volte a servizio. Numerose persone attendono che si liberi un tavolo. Ci si viene principalmente per mangiare la bistecca (almeno due tavoli da sei li vicino erano dichiaratamente venuti apposta). La servono molto al sangue, scaloppata e messa sui piatti di portata roventi, dove la carne continua a cuocere (e si riscalda, poichè il tempo che stà sulla griglia è secondo me troppo poco) producendo uno sfrigolio che cattura l'attenzione. Vini da battaglia, dessert al carrello. Con una bottiglia di acqua, una mezza bottiglia di Chianti Aiola (mediocre), e un doppio espresso ho speso 42.00 euro. Considerato che da soli il costo medio aumenta, direi che è un posto dove si mangia con 30-35 euro (mangiando bistecca in porzioni autorevoli). Direi un discreto rapporto di prezzo-qualità, appena appena squilibrato dal solito effetto-euro. E' la ristorazione che fa i grandi numeri. E neanche tanto male, tutto sommato. ciao Claudio |