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Dolce Stil Novo
Ciriè (TO)
Data recensione : 10/2002


Ci avevano detto che da Torino avremmo impiegato una ventina di minuti, ma o sono imbranato io (e ci sta!) o la strada è più lunga. Comunque quasi un oretta, poco dopo lo svincolo di Caselle.
Dal di fuori sembra una vecchia casa non ristrutturata, dentro sembra una vecchia casa ristrutturata (ma si poteva far meglio;-)).
Ci riceve lo Chef-patron, simpatico e cordiale. Sediamo nella prima delle due salette, ad un tavolo da tre abbastanza precicino. Accanto a noi una giovane coppia stà fumando, chiediamo se c'è una sala non fumatori poichè alla signora che è con noi da veramente fastidio. Il patron ci spiega che non c'è poichè in sala non si potrebbe fumare ed invita (cortesemente) i due ragazzi a proseguire la loro fumatina nel salotto d'ingresso. Ricordatevelo perchè sarà utile più avanti.
Ci viene versato una flute di Champagne Bricout Premier Cru (in magnum), e pur non amando le bollicine devo riconoscere che era ottimo.
Subito arriva un bellissimo vassoietto di panini (freddi, peccato. Ma buonissimi) tre tipi di burro in dei cartoccetti, dei piccoli crostini di pane integrale al lardo e ramerino (buonissimi), tre pirulini con ''cornflakes'' di fagioli.
La carta è composta da un lungo ed accattivante menu degustazione a 65 euro, e da non molto piatti da poter scegliere a la carte. La scelta pare obbligata sul degustazione, ben volentieri accettiamo ed inseriamo una variante.
Cominciamo con: Salmone affumicato in casa con panna acida alla cipollina, (buono).
Cuore di carciofo e uova di quaglia con salsa brusca, (delizioso, con una salsina di uovo e aceto buonissima). Ombrina con purea di sedano rapa, (deliziosa cottura, molto buono il pesce croccante ma morbidissimo).
Terrina di coniglio cotto a bassa temperatura, (si scioglieva in bocca, come fosse foie gras. Abbiamo chiesto come fosse cucinato e ci è stato spiegato, veramente delizioso).
Lasagnetta di verza con verza croccante (buona, ma a me la verza non entusiasma).
Cappuccino di borlotti con schiuma di latte (da ustione, veramente troppo calda, servita in un bicchierino di vetro con cannuccia. Buono quanto pericoloso. Peccato non avvertire il cliente della temperatura).
Gnocchetti di patate con fonduta di Toma di Lanzo, (piatto robusto, richiesto espressamente, buono). Tortelli di cime di rapa con salsiccia croccante, (4 buonissimi raviolini, ottima la salsiccina croccante, intrigante la gelatina di peperoncino).
Filettino di maiale in crosta di prezzemolo, (pur pieni come uova, abbiamo apprezzato la delicatezza. Appena troppo cotto).
Sorbetto di liquirizia come pre-dolce (non la amo, agli altri è piaciuto).
Variazioni sul tema caffè, (dessert composito, molto buono). Non ricordo l'altro dessert di uno dei commensali. Deliziosa piccola pasticceria, molto moderna.
Dalla cantina (di cui ci avevano parlato degli eccessivi ricarichi, e di cui diamo conferma):
- Gewurtztraminer Kolbenhof
- Grignolino di Braida (ma ci arriverà una Barbera La Monella dello stesso produttore, e ci starà anche meglio)
- due bicchieri di Moscato Saracco.
Conto in tre:
- Cucina 195 euro (onestissimi)
- Cantina 82 euro ( e qui, ci dispiace, si nota una vera caduta. Le acque minerali messe in conto sono 2 invece di 4, ma a 4 euro a bottiglia! Abbiamo preso due caffè doppi ed uno normale, 20 euro !!!
Non ci siamo proprio, peccato).
Una cucina splendida, con punte molto alte e piccolissime discontinuità ( che possono benissimo essere frutto di gusti personali). Ottimo il prezzo del menù degustazione in rapporto all'offerta. Decisamente troppo fuori i prezzi delle bevande.
Un doppio caffè a 8 euro non lo si paga nemmeno al Danieli a Venezia.
Sono scelte che non comprendo. Unico bagno, con porta a vetri a filo del vaso (una tenda, no?).

A proposito dei due accaniti fumatori dell'inizio.
Questi si sono alzati come minimo un 6-7 volte (dopo ogni portata del degustazione) per andare a fumare, portandosi anche dietro il bicchiere del vino (sai che piacere! chardonnay e tabacco!).
Anche i signori al tavolo di fronte non hanno potuto fare a meno di commentare con sguardi esaustivi questo viavai.
Al momento del cappuccino di fagioli la ragazza è uscita ed è rientrata con un cane al guinzaglio (che doveva essere in macchina). Qui si è prodotta in una serie di effusioni volutamente esagerate per far notare la presenza del cane (a punire il ristoratore che li aveva "cacciati" a fumare in salottino). Dopo numerosi commenti che non siamo riusciti a trattenere (e che hanno sicuramente udito) la moglie del patron li ha (ancora una volta cortesemente) invitati a riportare il cane dove era, o a farlo accomodare nel salottino dato che ostacolava anche il servizio.
A questo punto i due stupidini (mi si consenta) si sono alzati andandosene indignati ed alzando la voce. Il patron ha chiesto scusa mortificato per l'accaduto (non mi sembra fosse colpa sua).
Ci ha spiegato che la "signora" era già venuta numerose volte, forse in serate in cui tutti fumavano e quindi non c'era stato bisogno di fumare altrove. Se la sono presa per il fatto che per dar ragione a tre sconosciuti (noi, ndr) avessero offeso loro "clienti abituali". Piccolo il cervello di alcune persone, eh? (e ve lo dice uno che fuma il toscano, ma senza rompere le scatole a nessuno).
Ciao


Claudio