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Flipot
Torre Pellice (TO)
Data recensione : 10/2002


Visitato venerdi 25, a cena.
Circa un ora di strada da Torino, direzione Pinerolo, poi seguire per la Val Pellice, poi per Torre Pellice. Si trova facilmente. Parcheggio facilissimo.
La sala dove sediamo è tutta a vetri e da sul giardino illuminato, bella direi.
Sediamo in 4 ad un ampio tavolo ovale, ben apparecchiato e sistemato.
Il locale è pieno (ci sono altre due salette oltre a questa). 3 camerieri più la propietaria viaggiano veloci fra i tavoli (anche troppo). Ma sono serate in cui ci si aspetta un minimo di confusione.
Come aperitivo ci versano del Martini Riserva Montelera in magnum (a me non è piaciuto), non lo troveremo nel conto (come si conviene).
Il preantipasto è una deliziosa minestra di castagne con tartufo bianco e lardo croccante. Ne avrei mangiato una zuppiera!!
Come primi piatti: Risotto con filoni di vitella, carciofi e gamberi di fiume (ottimo il risotto, freddo il gambero di guarnizione). Fiocchini di zucca gialla con zafferano e zucchini (molto buoni nella loro salsa di zafferano, appena slegato l'accostamento con le scaglie di parmigiano [conosco il produttore, un piccolo artigiano con 100 mucche, fa un parmigiano delizioso ma qui non ci legava] ). Come secondi piatti: Maialino di latte arrostito (piuttosto banale, niente di emozionante). Piccione in crosta con foie gras (era il mio secondo, lo avevo chiesto appena più cotto del normale. Una cottura perfetta, crosta croccante, appena meno morbido l'interno, con la sua coscetta brasata. Veramente ottimo). Agnello nelle sue variazioni (un piatto monumentale, sei-sette diverse preparazioni in tre distinti piatti, tutte buonissime, peccato per la carne di agnello non troppo calda).
Discreto carrello dei formaggi, con una trentina di proposte. Simpatico il miele ancora nella cassettina dove lo depongono le api (con la sua cera).
Pani buonini, ma solo affettati e freddi (peccato!).
Come dessert: Fantasia di cioccolato (molto buona e ben presentata).
Soufflè al Torbato dell Higlands (buonissimo).
Ottima la piccola pasticceria servita con il caffè.
Dalla cantina: - un Viognier Chevalier Riserva 97 (a 13 euro, dire onesto è dire poco) - un Abadia Retuerta El Campanaro 96 (mi sembra sugli 80 euro) - una strepitosa Malvasia delle Lipari Passito 1982 di Hauner (88 euro, ancora una volta un prezzo onestissimo per una bottiglia fra le poche rimaste di questa annata).
Conto totale (credo, solo intravisto) sui 100 euro a testa.
Una cucina di ottimo livello, una carta dei vini con ricarichi onestissimi.
Certo qualche piccola incertezza c'è stata (il vino bianco era veramente troppo freddo, freddi i gamberi del risotto, tiepido l'agnello, di corsa il servizio) ma sono peli nell'uovo, cercati da un occhio abituato ad essere critico. Molto ben curati i bagni.
Vale il viaggio, specie per l'ottimo rapporto di prezzo, e magari in una serata più tranquilla (come confermato da Leo, conosciuto "dal vivo" al salone).
Ciao


Claudio