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Castero - Banca della Bistecca
Localita' Lavaiano via Galilei, 2 Lari (PI)
Tel.0587616121 chiusura: domenica sera e lunedi'.

Ci avevano parlato bene di questo ristorante e appena troviamo un po' di tempo decidiamo di provare. Arriviamo da Castero attorno alle 13,30 di un afoso martedi' di fine luglio.
Il ristorante e' in una antica villa-fattoria con piccolo parco in localita' Lavaiano nei pressi di Ponsacco, sebbene sia nel comune di Lari.
Nel parco i tavoli sono vuoti; probabilmente di sera si mangia anche all'aperto. Dentro veniamo accolti da una delle signore che serve ai tavoli in maniera abbastanza informale. All'interno una sala grande piu' due piccole salette. In tutto circa 80 coperti.
Arredi "campagnoli", sedie impagliate, affettatrice d'epoca sul tavolone centrale.
Pessima tinteggiatura in stucco veneziano verdolino anni ottanta alle pareti. I tavoli da due sono molto ravvicinati (circa 40 cm.) e questo comporta che siamo costretti ad ascoltare le telefonate del cliente alla mia destra su trattative per macchine agricole e le suonerie e descrizione delle caratteristiche del nuovo cellulare dei clienti alla mia sinistra.
Con il menu ci viene portato il pane ed un piattino con quattro fettine di salame. Da bere lei prende il vino "della casa" a mescita, un chianti Artimino del 2001 abbastanza anonimo.
Io per l'estate non bevo alcoolici e cio' non mi fa onore...
Ordiniamo io ravioli fatti a mano di ricotta con porcini freschi e lei garganelli al sugo di papero.
I miei ravioli erano eccellenti sia per la qualita' e freschezza della saporita ricotta sia per i porcini freschi davvero e del luogo. Buono anche il sugo di papero.
Di secondo scegliamo le salsiccine di coniglio alla brace con confettura di cipolle di tropea.
Buono il coniglio e di eccellente qualita' la confettura.
Per contorno un misto di verdure fritte: vassoio di zucchini, fiori di zucca e carote e vassoio di porcini fritti. Le verdure erano fritte bene, ma delusione sui porcini in quanto secondo il mio palato e quello della fidanzata non solo erano congelati (molto acquosi dentro la frittura) ma anche poco saporiti come i porcini che vengono dall'estero, non nostrani.
La differenza con il profumo ed il sapore dei porcini di condimento ai ravioli del primo piatto era notevole.
Terminiamo con due caffe' ed una grappa per lei, la Sarpa di Poli. Conto totale: 50 Euro tondi. Considerazioni finali: in cucina sono bravi senza dubbio ma non dovrebbero esserci cadute di stile come quella dei porcini congelati ed esteri, sebbene questi non fossero in menu e dunque non poteva esserci l'indicazione di prodotto congelato.
La maleducazione dei clienti col continuo concerto di cellulari andrebbe controllata: al ristorante come al cinema o in treno o nei locali pubblici, non dovrebbero squillare i telefoni e comunque i tavoli dovrebbero essere ad una distanza tale da permettere una conversazione con i commensali senza dover alzare la voce.
Occorrera' tornarci, magari dando un'occhiata anche alla carta dei vini e dei formaggi.

Fabmind