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Perbellini Ristorante
Isola rizza - Verona
Tel. 0457135352
Chiuso la domenica sera e tutto lunedì
Data recensione : marzo 2002


Visto dall'esterno (appare fra i capannoni industriali vicino allo svincolo della supestrada, uscita Isola Rizza) lo si potrebbe scambiare per un autosalone, non fosse per la grande insegna. Ci accolgono sulla porta ambedue i Perbellini, con un paio di camerieri. Ingresso molto ampio, con numerose diramazioni. Veniamo fatti accomodare nella più grande delle due salette, una trentina di coperti.
L'arredamento è come ci avevano descritto, ''particolare''. Una bella selezione musicale fà da sottofonfo.
Siamo in 5 e ci accomodiamo ad un ampio tavolo tondo su cui svetta un candelabro con una lunghissima candela bianca. Bella apparecchiatura, argenteria e cristalli da manuale.
E' la moglie del patron che ci spiega il menu degustazione (non scritto poichè cambia giornalmente, 75 euro), mentre ci viene versato del Ferrari Perlè 98 (bottiglia lasciata nel cestello per rabboccare piu volte le flutes). Arrivano due piatti di pani assortiti, deliziose le schiacciatine al rosmarino.
Ordiniamo, (è lo stesso Perbellini che raccoglie la comanda dando spiegazioni sui piatti) e da qui in avanti sarà un valzer di sapori e di piaceri, come pochi ne ho potuti provare ultimamente.
Non starò a descrivervi tutto, ci vorrebbe un libretto, solo le cose che mi tornano alla mente più nitide. Il pre-antipasto è una crema di zucchine con terrina di pesce (deliziosa). Fra gli antipasti la tavolozza di misto mare è qualcosa di ''sfacciato'', 5 assaggi dei loro migliori antipasti (impegnativo anche come quantità). Io prendo un uovo in camicia con fondo di carciofo e astice, semplicissimo ma eccellente.
Per primo ci facciamo preparare il loro risotto con bruscandoli e ragout di gamberi, una piacevolissima sorpresa. I bruscandoli sarebbero le infiorescenze del luppolo fresco. Come pre-secondo arriva un trancetto di foie gras in agrodolce, molto buono. Io prendo un filetto di rombo farcito di gamberi, molto buono.
Accanto a me un carpaccio tiepido di branzino con sottili fettine di terrina di polpo, sembra molto ben fatto. E fin qui sarebbe già stata una gran bella cena, ma ci avevano detto che il meglio viene con i dessert. Ed è verità. Scegliamo tutti la loro tavolozza di dessert.
Prima dei dolci, però, ci viene avvicinato il carrello dei formaggi e proposto un assaggio fra una quindicina di grandi formaggi di alpeggio ed alcuni più freschi. Buono il Bettelmatt, meno interessante il Bitto (questo Bitto), discreti gli altri.
Molti ristoratori potrebbero prendere ad esempio questa usanza, il non far scegliere al cliente fra cacio o dolce.
Servire comunque il formaggio, (a chi ne ha piacere, ovviamente) e non caricarlo sul conto, prima di servire i dessert.
Mi sembra MOOOLTO intelligente come usanza. Poi arrivano in tre con una serie di piccole cose che fungono da pre-dessert.
Una crema brulee deliziosa, un piccolissimo budino al cioccolato, una stupenda crema di pistacchio con lampone, una tartalletta di frolla al cioccolato, ed altri quattro piccoli assaggi (una sorta di friandises serviti prima del dolce).
Il dolce consiste in un bellissimo piatto trasparente, con sei-sette mini dessert, ognuno con la sua guarnizione e la sua salsettina decorativa. Una vera gioia, sia cromatica che gustativa.
A margine, in un piattino, mezza porzione cadauno del loro famoso millefoglie ''strachin'', il pezzo migliore. Per quelli che avessero avuto il coraggio di ingurgitare ancora qualcosa, due piccole confezioni di cioccolatini assortiti.
Dalla cantina: un Soave Pieropan La Rocca 99, un Corton Charlemagne 94 (non ricordo il produttore, sorry), una Malvasia delle Lipari Passito 99 di Hauner, un Acini Nobili 97 di Maculan. Conto finale 150 euro per persona. In conclusione, una grande cucina con una mano felicissima per gli accostamenti e le cotture, dessert strepitosi, bella carta dei vini, servizio puntuale e discreto (fatta eccezione per la simpatica avances che il nostro cameriere ha trovato modo di profondere ad una delle nostre amiche, e che in considerazione del fatto che lui non lo poteva sapere che eravamo solo amici, potrebbe anche venir male interpretata).
Insomma un gran bel locale, e considerato la qualità e la quantità, con un ottimo rapporto di prezzo.
Ed all'uscita ci hanno anche regalato i loro dolci (quelli prodotti nell'attiguo capannone, Perbellini è biscottificio da sempre)

Claudio