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La Bottega del Vino
Via Scudo di Francia Verona
Chiuso il martedì
Data recensione : ottobre 1999


Eccomi per la seconda esperienza di recensione. Altra serata culinaria a Verona per lavoro, questa volta scopro questo locale, in un vicolo stretto, una traversa della centralissima Via Mazzini.
Anche questo locale non e' recensito dalla "Guida alle Osterie d'Italia" della Slow Food (anche perche' il prezzo medio supera le 50.000, limite della "Guida")
La Bottega del Vino -Via Scudo di Francia - Verona
Ambiente molto stretto e lungo, con tavoli molto vicini l'uno all'altro. Alcune sedie dei tavoli sono degli sgabellini molto stretti, per risparmiare spazio.
Arredamento classico da osteria di lusso, scritte lungo i muri e le travi che inneggiano al nettare di Bacco .. "Via da qui, insipida acqua, dolore del vino" Lungo bancone alla sinistra dell'ingresso, con il cuoco che prepara a vista i piatti di salumi, formaggi e verdure sulla destra, e enoteca sulla sinistra.
Lista dei vini in degustazione molto ben fornita, con sezioni per vini rossi, bianchi, spumanti e vini esteri (Californiani e Cileni) Camerieri molto gentili e premurosi. Chiedo un tavolo (sono le 20:45) il locale e' affollato, ed il cameriere mi indica un tavolinetto microscopico proprio dietro la porta d'ingresso al locale.
Decido che mi puo' andare, e mi siedo. Comincio ad adocchiare la lista dei vini in degustazione (scritta su di una enorme lavagna proprio davanti a me), e noto con piacere che ci sono ben tre Amaroni: Bertani 90 - Masi 95 - Sartori 95: alla faccia dell'Osteria della Stella (vedi recensione precedente): avevate avuto il sospetto che l'Amarone e' il mio vino rosso preferito? Ma va???? E qui sono nel "Regno", la Valpolicella!
Conosco molto bene il Sartori, discretamente il Masi, ma non il Bertani, e quindi decido di lanciarmi (Lire 15.000) Nel frattempo il cameriere mi ha portato il menu e la carta dei vini, insieme ad un aperitivo a base di Prosecco (buono).
Anche se ho scelto gia' il mio, mi diverto nella consultazione della carta dei vini.
Ottima e molto ben fornita (d'altra parte non si chiamerebbe probabilmente La Bottega dei Vini se non avesse una cosi' ampia scelta, non trovate?).
Smetto di respirare quando vedo una bottiglia di un vino rosso del quale mi sono dimenticato il nome (forse per lo spavento) al modico prezzo di lire 2.400.000 ... si, avete letto bene, duemilioniquattrocentomilalire!
Penso che una bottiglia del genere non possa essere inserita in una lista dei vini "seria" ... soprattutto in un locale di quel genere .. mi verrebbe voglia di chiedere se l'hanno veramente ...
Il cameriere fa sedere tre inglesi nel tavolo dietro il mio, e, data la dimensione del locale ed il numero di tavoli, siamo praticamente schiena contro schiena, quindi devo stare attento a come mi muovo ...
Anche qui piatti tipici veronesi. Intanto e' arrivato il vino .. splendido bicchiere da degustazione, ma per lire 15.000 mi sarei aspettato un quantitativo di vino un po' piu' degno: comunque il Bertani e' un Amarone di quasi dieci anni,e quindi e' molto intenso, corposo ed entusiasmante, quindi puo' bastare ...
Opto per: antipasto con straccetti di cavallo (molto buoni, anche se un po' freddi ..) primo piatto: bigoli con sugo di anatra (deliziosi, ed anche molto ben presentati con guarnizioni di peperoni e insalata) secondo piatto: brasato all'Amarone (sento gia' qualcuno mormorare ".. non ti sembra di esagerare, Cesare, con questo Amarone? Ci hai quasi stufati!" ..
lo so, lo so, ma quando ho una passione potrei anche uccidere ..!): purtroppo non molto gustoso (tristezza & fastidio), degnamente eseguito, ma non troppo curato nella preparazione.. discreto.
Ho saltato il dolce, non ce l'avrei fatta.
Costo: lire 83.000
Giudizio: locale buono(piu') - cibo buono - cantina ottima


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