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Torre Medicea Ristorante Castiglioncello (LI) Data recensione : gennaio 2002 Era freddo questa mattina a Firenze, ed allora abbiamo scelto di andare a vedere il mare. E siccome bisogna pur mangiare, eccoci a provare un nuovo locale. Una giornata splendida ed un mare spianato dal tramontano, dodici gradi in piu che a casa, un bel sole. Ecco la premessa che ci vede arrivare nella piazzetta antistante il locale. La bella torre medicea ed il palazzo attiguo sono finemente conservati, e la piazzetta è molto carina. Facile il parcheggio (in estate però dimenticatevelo). L'esterno del locale è arruffato come succede in tutti i locali di mare durante l'inverno. Il vento qui è impietoso e la sua opera si vede tutta. Entriamo e ci accoglie un odore di fritto che ci fà subito storcere il naso. Ma è un attimo. Siamo i soli clienti, la sala e bella ed ampia, con grandi vetrate che danno sul dehors estivo. Veniamo fatti accomodare ad un ampio tavolo di fronte ad una delle finestre, si vede il mare della Baia del Quercetano. La ''padrona di casa'' ci offre una flute di prosecco (Nino Franco). L o ricordavo piu entusiasmante, ma non è male. Ecco arrivare un piattino di cipolle fritte (colpevoli dell'odore all'ingresso) che ben si accompagna alle bollicine. La carta comprende un ampio menù degustazione a 90k, prevalentemente di pesce. Dalla carta scegliamo: - Gamberi al lardo di Colonnata e broccoli, i gamberi sono eccellenti ma io avrei reso croccante il lardo per esaltarne il sapore che invece sopprime. - Risotto con roquefort, gamberi e lardo (mi piacciono i gamberi, si nota?), ero incuriosito dal connubio. Il risotto è delicatamente insaporito dal formaggio, che ben si lega ai gamberi. Anche qui il lardo viene semplicemente adagiato a fine cottura, continuo a credere che andrebbe esaltato rendendolo crespato. Comunque molto buono. - Tagliolini alle vongole veraci, chi li ha presi li ha definiti buoni. - Gnocchetti sardi con zucca gialla e ostriche, definiti molto buoni, dal netto sapore di mare dato dall'ostrica. - Catalana di gamberi, scampi e astice. Molto buona e ben presentata, cottura perfetta. Avessi avuto un poco di maionese di quella fatta al momento......... - Orata al cartoccio. Cottura perfetta, con scampetti e frutti di mare, spinata in cucina e ricomposta nel cartoccio servito aperto. Molto buona. - Semifreddo di pere alla grappa. Molto buono, e ben presentato con spicchietti di pera glassati di cioccolato e grappa. - Zabaione al caffè (il nome era diverso, ma non lo rammento). Servito in una tazzina di cialda tipo lingua di gatto, definito buonissimo. Dalla bella carta dei vini abbiamo scelto: - Chardonnay Lidia 1997, La Spinetta (non lo conoscevo, interessante specie dopo che aveva ben respirato). - Condrieu 1998, Guigal (bellissimo, di bella struttura e persistenza). - Martingana 1997, Murana (al solito, grande). Dopo il dessert un piattino di foglie di frolla molto sottile, buonissime quelle all'arancio amaro. Cioccolatini con il caffè (buono). Alla fine del pasto lo chef e patron ci ha raggiunti con la consorte. Invitato ad assaggiare il Condrieu ed il passito si è accomodato con noi ed abbiamo ''chiaccherato'' per una trentina di minuti dei vari locali a giro per il paese, che anche loro amano visitare in una chiara ricerca di cultura gastronomica. Ne è sorta una bella serie di conferme sulle impressioni registrate nei vari locali, nel bene e nel male. E' stato piacevole, e contiamo di rivederli. La simpatia erogata la consideriamo un bel bonus sul punteggio finale. Conto in tre persone: - Cucina 341 k - Cantina 170 k con numerose voci non caricate. Giudizio finale piu che positivo, bella cucina, gran bella carta dei vini e bellissima dei distillati. Pelo nell'uovo: i bagni molto belli ma appena trascurati. Claudio |