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Dante e Ivana Ristorante
Viale del Tirreno, 207/C - Tirrenia (PI)
Tel./Fax 050 32549 - Tel. 050 384882
Chiuso la Domenica e il Lunedì a pranzo

Data recensione : marzo 2002


A feste finite arriva puntuale il compleanno della fidanzata e questa volta prenoto da Dante e Ivana a Tirrenia. Ne ho sentito parlare molto bene ma questo ristorante sul lungomare appena fuori dal centro di Tirrenia non lo avevo mai visitato. Prenoto per le 21,30 e arrivo facilmente da Pisa in pochi minuti.
Ci accoglie il figlio dei ristoratori che danno il nome al locale; la mamma è in cucina e il babbo ha un convegno di sommeliers che arriveranno più tardi a riunirsi nel locale stesso. Il posto è piuttosto raccolto con non più di 30-40 coperti, tavoli ben distanziati e arredi sobri, ho intravisto la sala con le bottiglie esposte ma non sono riuscito a capire se ci sono tavoli anche lì.
La cucina è "a vista" separata dall'acquario con le aragoste. Il menu ci viene "raccontato" dal ragazzo mentre ci serve una flute di quello che mi è parso champagne Jacquart. In realtà un menu molto ristretto fatto di tre o quattro scelte possibili sulle portate credo per garantire la freschezza dei prodotti.
La carta dei vini invece è abbastanza ricca; ho visto solo i bianchi perché quella dei rossi è in fase di rielaborazione. Ad ogni modo volevamo un bianco toscano profumato e con una leggera barrique di fascia media e la scelta (dietro consiglio) è andata sul "Fiore di Lignano" del 2000 prodotto a Pienza in quantità limitate (2000 bottiglie all'anno), che ci ha pienamente soddisfatti (23 euro). Di antipasto io vado sullo sformato di zucchine con cappesante e pomodoro mentre la fidanzata sceglie il fiore di zucca ripieno di mousse di aragosta. Eccellenti.
Il primo lo scegliamo uguale: mezze maniche del comandante e cioè con gallinella di mare e pomodoro fresco. Questo era da applauso sia per la pasta fresca che per il sapore della salsa, molto semplice e squisita nello stesso tempo.
Sul secondo io scelgo bocconcini di orata ai funghi porcini mentre lei sceglie il filetto di branzino alla pozzolana (pomodori, capperi e origano) servito con un mazzetto di asparagi. I bocconcini di orata non mi hanno convinto perchè secondo me non si legavano bene con il forte sapore dei porcini tra l'altro troppo saporiti, mentre il branzino (assaggiato) era anche stavolta da applauso.
Dolci: io tortino di pere al cioccolato al latte e lei semifreddo con croccante alle mandorle e crema di arance. Molto buoni. Lei conclude con una grappa di amarone e seguono i due caffè fatti con la moka perché manca la macchina per l'espresso.
Il conto totale: 125 euro. Concludendo: ci si tornerà perché effettivamente per ora è il miglior ristorante di pesce che ho visitato in zona, il servizio è rapido e discreto e gli ingredienti freschi e con piatti che raggiungono livelli eccellenti.
Tra un paio di settimane è in programma una cena con degustazione di sauternes.

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