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Carmagnole Ristorante Via Chiffi 31 Carmagnola (TO) Tel. 011/9712673 Chiuso Domenica sera, Lunedi e a mezzogiorno (escl. Domenica) Data recensione : dicembre 2001 Ieri sera sono tornato al ristorante La Carmagnole di Carmagnola (To) da Renato Dominici al primo piano del palazzo barocco di famiglia in Via Chiffi ed ho mangiato come al solito benissimo. Come al solito nelle ricette proposte ci sono la ricerca e la fantasia di Renato, le mani, sagge ed esperte, della moglie Anna Tamietti e della figlia Federica. Devo premettere che in fase di prenotazione telefonica mi è stato gentilmente chiesto se avevamo qualche cibo non gradito e se volevamo un paio di piatti con il tartufo. Alle 21 in punto suoniamo il campanello del palazzo Dominici, saliamo la bella ed ampia scalinata che ci porta al primo piano dove veniamo accolti dal Signor Renato e da tre cameriere che subito si prendono cura dei nostri cappotti. Veniamo fatti accomodare nella sala aperitivi dove ci vengono serviti dei calici di Berlucchi Cuvee Imperiale, ostriche di Bretagna e piccole golosità (voto 9). Dopo l'aperitivo ci fanno accomodare nella sala da pranzo dove ci sono 5 tavoli ben distanziati e tutti occupati (in tutto circa 20 coperti), purtroppo non ci viene assegnato l'unico tavolo rotondo (già occupato) che a me piace molto. Subito ci viene versata l'acqua ed un Costa del Vento (Timorasso W. Massa) del 1997, ci vengono portati 2 cestini con il pane (vari tipi) ed il primo piatto : un cibreo di salmone Grawalax, tonno bianco marinato, gamberini d'acqua dolce con insalata di radicchio e topinambour (voto 9,5). Tenendo lo stesso vino, la seconda portata è stata una ventresca di Marlin, sfilaccetti di porro all'aceto balsamico e profumo di Curry (voto 9,5). Per la terza portata ci viene cambiato il vino (e naturalmente il bicchiere !), ci portano un Anthos (M. Correggia) del 1999. Il piatto proposto è un cuore di carciofo nella sua crema e quènelle di pollo (voto 10). Un'altro cambio di vino : Sauternes (Chàteau Coustet) che si abbina in modo fantastico con il Foie Gras d'anitra al tartufo nero in salsa al tuorlo d'uovo (voto 10+). Il vino proposto per il primo piatto ha uno spettacolare profumo di rosa : un Pin "La Spinetta" (Rivetti) del 1996 abbinato con un tortino di tartufi bianchi del Roero (voto 10++). Ancora un cambio "di-vino" per il secondo : ci viene portato un Nepas - Nebbiolo di Monforte Passito (A. Fantino) del 1998 con un cosciotto di coniglio di campagna in salmì al cioccolato con confetto di zucca alla farcia di amaretto (voto 9). L'ultimo vino proposto è un Moscato d'Asti "Gilardino" (Contratto) che viene abbinato alle ultime portate : un mini-ananas e sorbetto di mandarino con biscotti "Zest" (voto 9,5), una cialda di mais con pera "Martin" caramellata, zabaglione e chantilly (voto 9). Infine caffè, friandises e distillati vari. Conto : L. 240.000 a testa sicuramente meritate !!! (l'ultima volta avevo pagato L. 190.000 a testa causa mancanza del tartufo !!!) Una nota che al nostro tavolo ha fatto e farà sempre piacere è la simpatica attenzione che il Signor Renato riserva alla spiegazione dei piatti, alla provenienza delle materie prime e alla loro preparazione. Inoltre per ogni portata viene spiegato l'abbinamento con il vino scelto. A fine cena ci siamo alzati e diretti verso l'uscita e subito ci hanno portato i nostri cappotti e varie sciarpe per rituffarci nei -10 di Carmagnola !!! In conclusione ritengo di poter suggerire questo ristorante a chi ama questo livello di cucina e intende mangiare affidandosi completamente all'estro e alla scelta dello chef. Complimenti alla famiglia Dominici, ci rivedremo presto. Giovanni |