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Hostaria de la Vallee
Torino


Ci siamo andati, mia moglie ed io, ai primi di febbraio, dopo aver letto una recensione molto lusinghiera di Raspelli su La Stampa.
Veniamo ai giudizi: Ambiente: piccolo, con un'unica sala. Tavoli ben distanziati ed ottimamente preparati.
Sobrio e funzionale l'arredamento. Servizio: Ottima l'accoglienza. Buono il servizio al tavolo. Un pò "buttata giù" la richiesta delle ordinazioni. Poco curata la parte relativa ai vini. Ho chiesto un consiglio sul vino e mi é stata data una risposta molto sommaria e quasi infastidita. Stesso atteggiamento al momento della scelta dei distillati. Piatti: é possibile scegliere tra il menù alla carta o quello degustazione.
Quest'ultimo detto a voce (come scritto sopra in modo abbastanza approssimativo e svogliato). Purtroppo il menù degustazione del giorno in cui ci sono stato era prevalentemente di pesce ed essendo io non amante del genere ho dovuto rivolgermi al menù alla carta. Noi abbiamo preso un primo di lasagnette ai carciofi (la denominazione era più ricercata) che oltre l'ottima presentazione coreografica si é rivelato abbastanza ordinario nell'assaggio.
Come secondo, carré di coniglio alle erbette che viceversa era veramente notevole I dolci non me li ricordo ma non erano niente di speciale. Vino: carta non fornitissima. Mi é stato consigliato un Muller Thurgau (di cui francamente non ricordo il produttore) abbastanza buono. Distillati: non mi hanno portato la carta ma detti a voce. Ho scelto un Armagnac (anche qui la memoria mi induce ad essere vago) che si é rivelato di elevatissimo livello.
A mio avviso un pò caro (18.000 lire)
Prezzo: per quanto detto sopra più una minerale e un caffé, Lire 180.000.
Sgradevole, per un locale di questo livello, che nel conto abbiano messo due caffé anziché uno.
Conclusioni: la sensazione generale di freddezza, con qualche punto di svogliatezza. Cibi nel complesso non indimenticabili.
Porzioni abbastanza scarse.
Tutte cose che portano ad un giudizio di "rivedibile", anche se l'elevato rapporto qualità-prezzo non invoglia a ritentare l'esperimento a tempi brevi.

Alberto