Symposium
Ristorante
Cartoceto (PS)
Data : 19 Ottobre 2001
Ringraziamo l'agenzia di viaggio con la quale siamo in causa per averci
fatto venire a Pesaro, concedendoci l'opportunità di visitare un
paio di
locali interessanti. Le fatture le produrremo in udienza :-))))), fra
le
varie spese.
Provato venerdi, 19 ottobre a pranzo.
Arriviamo percorrendo la statale che da Fano porta verso Furlo. Il
locale è incastonato fra vigne e uliveti.
Un bellissimo giardino circonda la struttura, tutto pieno di piante
aromatiche. C'è una siepe di pepolino che quasi quasi sarei tentato
di
'potare''. Alcuni operai lavorano all'esterno della struttura, ma non
si sente un filo di rumore. Suoniamo.
Un simpatico (finalmente!!) cameriere ci dà il buongiorno.
Ci accomodiamo in una bellissima e grande sala, tutta a vetri sul prospicente
giardino. Anche qui, solo altri due ospiti.
Ampio tavolo con bellissimi fiori. Subito ci versano un bicchiere di
bollicine (Berlucchi riserva?). La carta è molto bella e moderna,
quella dei vini addirittura troppo
grande per poterla tenere in mano comodamente.
Scegliamo il menu a base di tartufo bianco (x2).
Arriva del burro al tartufo, leggermente salato ed un cestino con sei
differenti tipi di pane caldo. Buonissimi i panini con lo strutto ed il
pane cipolla e acciughe.
Come preantipasto ci portano un piatto con quattro piccoli cucchiai. In
ognuno una creazione diversa. Un meraviglioso ovetto di quaglia con
fonduta di parmigiano (avrei potuto mangiare solo una trentina di questi
e niente
altro!!), un baccalà mantecato, un cubetto di pesce su salsetta
di
pomodoro, un pezzetto di tataki di tonno rosso. Coreografico e discreto
l'insieme.
Cominciamo con una Parmantier con crema di formaggio e tartufo. La crema
di patate è servita bollente con cubetti di pane bianco arrostito,
una
cremina di formaggio e tanto tartufo bianco. Piatto delizioso,
estremamente armonioso e ruffiano.
Seguono degli gnocchetti (tipo spatzle) tricolori in fonduta di
zafferano e tartufo. Buoni, ma niente a che vedere con la parmantier.
Poi dei passatelli con foie gras e tartufo. I passatelli sono ottimi,
il
foie gras è cotto alla perferzione, croccante sulla crosta morbido
all'interno, il tutto risulta però appena slegato.
Giusto a voler cercare il capello, perche era comunque ottimo.
Come secondo una cotoletta di vitello con una crosta di pane e tartufo
servita con un tortino di patate e del cavolo gratinato. Buona, con la
crosta solo sul lato superiore, ed un intingolo fatto con il fondo di
cottura e del tartufo nero. Un piatto di assaggi di dolci con:
- Piccoli frutti farciti del loro sorbetto (noci,castagne,litchies)
buonissimi.
- Sorbetto all'uva,in un piccolo vasettino, troppo alcolico però.
- Crema catalana, in una piccolissima cocotte, deliziosa.
- Souffle di mandarino nel frutto, buonino.
Dalla cantina:
- Batard Montrachet 1985, Henry Clerc. A differenza della sera precedente
questo è veramente magnifico. E potrebbe reggere ancora per lunghi
anni.
Fra l'altro il ricarico della carta dei vini è veramente basso,
questa
bottiglia costa piu di 100k meno di quella bevuta la sera precedente,
e non è
nemmeno paragonabile per qualità.
CONTO (in due): Cucina 400 k Aperitivo 30 k (!!!!!!!!!!!) Cantina 254k
Che dire, posto splendido, cibo veramente interessante, cantina
bellissima, gente simpatica. Peccato per l'aperitivo messo nel conto,
anche se fa pari
con l'acqua non caricata e due bicchieri di Moscato La Spinetta Bricco
Quaglia offerti con il dessert (avevano offerto un moscato, abbiamo chiesto
quello e ce lo hanno aperto anche se era una magnum).
Abbiamo visitato la cantina con il simpatico patron, 16.000 bottiglie
tenute
splendidamente, con le etichette fasciate nel cellophane per non
sciuparle!!!!!! Grande.
Claudio
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