Scotti Steak & Rice
Via Palermo Milano
Ci sono alcune persone che quando camminano guardano per aria .. io invece
cerco ristoranti, e quindi il mio sguardo e' all'altezza delle insegne
delle vetrine che incontro per la mia strada.
Qualche settimana fa, durante una capatina nella zona di Moscova a Milano,
ho incrociato un ristorante, dall'insolito nome "Scotti Steak & Rice".
Ora: io sono pavese, zona famosa per le zanzare e le risaie, ma sono anche
filoamericano, e quindi quale migliore accoppiata per me che riso e bisteccone?
Decido che, alla prima occasione, trascinero' la "banda" di amici per
un testing del ristorante. L'occasione mi si e' presentata ieri sera,
quindi ho telefonato per prenotare un tavolo per sei, alle ore 22:30.
Per una strana congiura di qualche luna benefica siamo riusciti ad arrivare
in perfetto orario (di solito uno dei nostri dichiara un'ora per un appuntamento
ed arriva mediamente con un ritardo di almeno un'ora ..).
Il ristorante offre due ore di parcheggio gratis in un autosilos poco
distante, data la enorme difficolta' nel reperire un parcheggio nella
zona.
All'ingresso troviamo una specie di minimarket, con esposti tutti i prodotti
che hanno a che fare con il riso (libri di storia, ricette, vari tipi
di riso, piatti, cucchiai con il buco, ecc.). Veniamo ricevuti da colui
che dovrebbe essere il direttore di sala, che ci scorta al nostro tavolo.
Comincio a guardarmi in giro: il locale si presenta ben curato, con spazi
ampi e tavoli dalla foggia un po' strana .. sono trapezoidali ..
La cucina e' dietro delle pareti a vetro, quindi possiamo vedere i cuochi
armeggiare ai fornelli.
Sul soffitto una enorme tubazione dell'impianto di aspirazione fa bella
mostra di se', nella migliore delle tradizioni architettoniche "trendy".
Il tutto assomiglia molto ad una tipologia di locali che va molto di moda
negli USA, sono le micro-brewery, ovvero dei locali nei quali viene "prodotta"
e venduta la birra, con le pareti in vetro che mostrano tutta l'attrezzatura
per la produzione della birra: che il "Dott. Scotti" sia recentemente
tornato da un viaggio negli USA???
Ci accomodiamo al tavolo, apparecchiato con delle tovagliette con il logo
della Scotti, e tutta la stoviglieria e' marchiata con il logo della Azienda.
Il menu' e' scritto con l'intento di sollecitare la fantasia dell'avventore
.. i piatti, nei quali il riso (ovviamente) la fa da padrone, spaziano
dalla paella al Jambalai, dal riso nero Thai al classico risotto alla
milanese.
Mi colpisce la descrizione del riso Jambalai .. "una delicata associazione
di gusto Cajun, con ananas, peperoni gialli e curry .. il lento fluire
del Mississipi a New Orleans" ... wow! The Old Man River! Non posso che
optare per quel piatto, che utilizza riso del tipo Uncle Bens (si, proprio
quello con la facciona della Tata Nera sulla scatola!) Altri amici invece
si buttano su un fagottino di riso con frittelle di funghi.
Per secondo optiamo per la carne: io su di un filetto di Angus (cotto
in rosa nella birra), mentre altri decidono di affrontare, in un match
one-to-one, una Texas T-Bone Steak da ben 500gr.
Chiedo per aperitivo un calice di Prosecco, e quando arriva mi viene voglia
di rimandarlo indietro .. completamente sgasato, sparito il caratteristico
perlage, niente emozione! Per il vino dei secondi ci aggiudichiamo uno
Zinfandel della Napa Valley, che (IMHO) con la "carnazza" (cosi' come
viene definita da una amica) ci sta proprio bene.
Arriva il primo piatto e, delusione! il riso non e' del tipo descritto
nella presentazione .. secondo me e' un vialone nano, a giudicare dai
chicchi, e quindi il piatto perde in freschezza e godibilita', essendo
il chicco del vialone molto piu' grande.
Pazienza .. il piatto complessivamente, e' molto gustoso.
Anche il fagottino di riso sembra ricevere l'approvazione di chi l'ha
scelto. Ma eccoci al secondo piatto.
La carne viene servita su di un tagliere con appositi buchi nei quali
vengono appoggiate ciotoline con svariate salse per la carne: sia il mio
filetto di Angus che la T-Bone sono ben cucinate e di buon gusto.
Giunge il momento dei dessert : anche qui riso, con torta di riso, mousse
di Nutella (marchio registrato) con riso soffiato, e creme caramel con
panna e crema di riso.
Mi aggiudico (da buon cultore del cibo degli Dei) una mousse di Nutella,
ma posso dire, dopo averla mangiata, che non ne vale la pena.
Chiediamo il conto, sono gia' le 00:30, e siamo tutti abbastanza provati
dalla giornata lavorativa.
Sono 360.000 in sei, e non tutti abbiamo preso primo-secondo-dessert:
fanno 60.000 a testa, e non mi sembra proprio a buon mercato.
E' vero, occorre valutare che solo la T-Bone costa 30.000 ...
Ah! Dimenticavo! I camerieri sono molto professionali, ma forse un po'
troppo distaccati e "impersonali".
Giudizio finale: Ambiente 7 - Cantina 6.5 - Servizio 6.5 - Cibo 6.5
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