Trattoria
La Guallina
Frazione Guallina - Mortara (PV)
Data recensione : Aprile 2002
Venerdi 12 Aprile ci rechiamo previa prenotazione in questa bella trattoria
sita nella frazione omonima di Mortara; siamo in 4 e abbiamo prenotato
in settimana. Il parcheggio è praticamente inesistente, ma si rivelerà
come unica pecca della serata.
Per entrare bisogna suonare il campanello, cosa che mi piace, perchè in
questo modo gli avventori vengono accolti in maniera adeguata dal personale,
che subito si prende cura dei cappotti. L'ambiente è piccolo, 2 salette
ben arredate e diverse una dall'altra, i coperti al max. saranno una 50ina;
arredo rustico elegante, molto caldo ed accogliente, con tavoli non troppo
addossati.
Ci avvertono subito che nella sala dove avevamo prenotato sarebbe arrivata
una compagnia di una quindicina di persone, ma se lo avessimo preferito
ci avrebbero tranquillamente spostati nell'altra sala ( quella dove si
entra, che tra l'altro mi piace di più), accettiamo di buon grado anche
se poi i quindici non sono stati poi cosi rumorosi, ma apprezziamo molto
il pensiero).
Appena accomodati ci vengono portati i 4 menù e segnalate le variazioni
alla carta. Ordiniamo l'acqua e aspettiamo per il vino, l'acqua, sia gasata
che non, ci viene servita in brocche/bottiglie già aperte, dev'essere
stata fatta con quei filtri di cui si è già parlato in questo NG tempo
fa... molto buono invece il pane in 3 tipi diversi, che per tutta la durata
della cena non avremmo dovuto più chiedere. ( è particolarmente antipatico
dover chiedere sempre il pane). Il menù è abbastanza ampio e si compone
di una decina di antipasti, primi e secondi.
Siamo in zona d'elezione di riso e sopratutto di oca e cosi optiamo per
antipasti misti che ci facciano assaggiare il più possibile, assecondati
anche dalla disponibilità del cameriere in questo senso: Salumi misti
d'oca ( prosciutto, salame, un'affettato misto tipo pariser), terrina
di fois gras con composta di cipolle rosse di tropea e crostini caldi,
tortino di pane con pancetta e uovo di quaglia, salmone fresco su letto
di cavolo cappuccio julienne con aceto balsamico.
Tutto molto buono, con al primo posto in assoluto la splendida terrina
di fo is gras, che rimarrà un rimpianto tutta sera, per non aver fatto
il bis. Primi: ravioli d'oca e risotto agli asparagi selvatici: I ravioli
erano buoni, ma a mio parere troppo asciutti, si riveleranno come il piatto
meno riuscito di tutta la serata; ottimo invece il risotto, ben sgranato
e eccezionale l'abbinamento con gli asparagi veramente buonissimi, il
piatto che ho preferito in assoluto.
Come secondi i miei commensali buttano a mare la varietà e ordinano 3
stinchi di vitello al forno che non ho assaggiato ma mi hanno assicurato
essere molto tenero e saporito, io vado su uno spiedino di piccione con
erbette, cubetti di pancetta e aceto balsamico che mi piace moltissimo,
con il piccione tenero e cotto al punto giusto, anche se devo dire è solo
la seconda volta che mangio questa pietanza e quindi non sono un'esperto.
Due i vini: con gli antipasti e i primi scegliamo un Cortese di Gavi di
cui non ricordo il produttore, molto piacevole; con i secondi un'eccellente
Nebbiolo 98 di Sandrone.
I dolci, tutti fatti in casa, sono 2 tortini di frutta fresca con crema
pasticciera e uno zabaione al caffè. Un posto piacevolissimo, che ci hanno
assicurato da il meglio di sé in autunno, quando in trionfo saranno ancora
l'oca e soprattutto i funghi; un servizio curato e sollecito, non invadente
e non formale.
Carta dei vini " di peso", nella quale sono rappresentate tutte le regioni
italiane, con netta prevalenza di Piemonte del quale ci sono tutti i produttori
giusti, a scapito forse di qualche "lombardo" come ad esempio la Valtellina
purtroppo non rappresentata minimamente, e una buona selezione di Sauternes.
In definitiva un'ottima esperienza che ripeteremo sicuramente, e che mi
sento di consigliare caldamente.
Conto in 4: ca.175 euro, di cui ca. 40 per le 2 bottiglie di vino.
Fabio@aol.com
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