Anema
'e cozze
Via Palermo Milano
Data recensione : febbraio 2001
Venerdì, febbraio 23, 2001 (non sembra un inizio alla "Back to the Future"?)
Ho un appuntamento per le 10:00, una riunione di lavoro, in zona Greco
a Milano.
Fortunatamente la riunione termina intorno alle 13:00, e quindi prendo
la solenne decisione di andare a mangiarmi un risottino da Scotti Steak
& Rice, in zona Moscova a Milano.
Mi avventuro in quella zona con l'auto e, miracolo dei miracoli, riesco
a trovare posto per il parcheggio .. è proprio la mia giornata fortunata!
Mi avvio verso Via Palermo ma, mentre sto proprio per giungere da Scotti,
l'occhio mi sfugge su di una vetrina, proprio il locale precedente a quello
da me scelto.
E' una pizzeria, ma ciò che mi attrae è che stanno servendo una pizza
con "'o cornicione" .. molto simile a quella che ho mangiato (e mai più
trovato da allora) quest'estate a Napoli. Alzo gli occhi sull'insegna
del locale, e tutto comincia a quadrare .. si chiama "Anema 'e cozze",
promette bene.
Decido di abbandonare il progetto Scotti, e di andare alla scoperta del
locale. Sono le 13:35, e devo attendere qualche minuto affinché si liberi
un tavolo, essendo il periodo di pausa pranzo piuttosto affollato da tutti
coloro che lavorano nelle vicinanze. Intanto mi guardo un po' in giro.
Arredamento tipico napoletano, con le cartelle del lotto appese alle pareti,
folklore campano a tutto tondo, ma con garbo. Il proprietario è .. indigeno
del locale, con un marcato accento napoletano.
Mi siedo e comincio a scrutare il menu, rigorosamente in napoletano, con
sottotitoli in italiano.
Due possibilità: pizza o pesce, decido di approfittare di entrambe. Ordino
"'A cozziata", un piatto di cozze in varie fogge, ed una pizza margherita,
si, ebbene si, margherita! Visto che la giornata lavorativa è ormai terminata
qui, mi concedo anche un Fiano di Avellino. Dopo circa quindici minuti
di attesa mi arriva "'A cozziata" .. anzi, il primo round del piatto!
Sono una trentina di cozze in guazzetto, molto ben cucinate. Il secondo
round consiste in cozze gratinate, alla rucola, con aglio & pomodoro ..
buone anche quelle.
Ancora una decina di minuti d'attesa ed ecco la pizza: proprio come me
la ricordavo, con la pasta soffice!
Forse, a voler proprio fare i pignoli, un po' troppo sottile al centro,
ma in generale ben eseguita. Sarà che non c'è l'aria di Napoli (della
quale un amico mi ha mandato una lattina sottovuoto per scherzo), sarà
che la pizza a Napoli ha un altro sapore, ma non riesco a riprovare le
stesse sensazioni di quest'estate.
La pizza in ogni caso è sicuramente quella che più si avvicina all'originale,
io non sono ancora riuscito a ritrovarne una migliore in tutta la Lombardia.
Mangio comunque con gusto la pizza, e mi riprometto di portare nel locale
due amici partenopei .. quali migliori giudici?
Vi saprò dire in una prossima recensione il risultato dell'operazione.
Ordino ancora il caffè e la mia avventura culinaria termina con il conto:
65.000, abbastanza onesto, visto che "'A cozziata" costava da sola l.
35.000.
Conclusione: fino ad ora la pizzeria con la pizza che più si avvicina
allo standard napoletano, prezzi allineati con la media milanese .. ma
un napoletano si scandalizzerebbe nel vedere una margherita a l. 12.000!
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