Locanda
dell'Angelo
Loc. Paracucchi, Marinella di Sarzana (SP)
Ne sento parlare da oltre venti anni, prima ad Ameglia, ora qui a Marinella
di Sarzana. Per puro caso in zona, riesco a provarlo domenica scorsa.
Il locale è lungo una statale, in mezzo ad enormi canneti. Da lontano
si nota la sagoma particolare, moderna un tempo, oggi forse un poco meno.
Il locale è anche albergo, e si accede al ristorante da un ampio ingresso/ricevimento.
Una sala molto grande divisa in due/tre diversi ambienti dal muoversi
della struttura. La carta è prevalentemente a base di piatti di pesce.
Quella dei vini elenca solo vini italiani, fra le 25 e le 130k. Scelgo
Carpaccio di astice ed ovoli con olio al rosmarino, Minestra di borlotti
e astice, Astice con olive taggiasche e patate, Semifreddo alla vaniglia
con frutti caramellati. Il preantipasto consiste in una piccola quiche
di cipolle e gamberi, tiepida, servita con una maionese di pomodoro. Semplicemente
deliziosa. Il carpaccio che temevo fosse troppo ''sushi'' arriva invece
intiepidito dall'emulsione di olio di oliva e rosmarino. Gli ovoli perfettamente
conditi si sposano a meraviglia con le carni morbidissime del mezzo astice.
Piatto veramente ben fatto.
La minestra consiste in un passato abbastanza denso di borlotti, con una
generosa porzione di astice e fili di zucchine. Anche questo piatto all'altezza
dei precedenti. Il secondo arriva sul tavolo di servizio in una curiosa
cocotte quadrata di ghisa.
Una corposa nuvola di vapore ne fuoriesce.
Velocemente il cameriere ricompone nel piatto un astice aperto a fiore,
completamente sgusciato salvo la parte finale della coda, il tutto guarnito
con olive peperoni (che non credo fossero fra gli ingredienti citati,
peccato) e patate.
Piatto di grande effetto, molto buono anche se forzato dal peperone (pur
sbucciato che fosse).
Il dessert lo viene a preparare direttamente il Patron, con la sua lampada.
E' esattamente come lo si vedeva in tv, austero e modesto.
Velocemente caramella dei fichi e li fiammeggia con del kirsch, saranno
deliziosi con il discreto semifreddo.
Cucina 160k, cantina 70k.
Nonostante il fatto di aver mangiato astice dall'inizio alla fine, il
conto appare leggermente pesante specie considerato che non vengono inseriti
acqua,caffe doppio, ed il vino da dessert gentilmente offerto.
Non era molto diverso dal menu della sera precedente a Varazze, ma si
notano alcuni particolari che stonano con l'ambiente.
Sbavature di vernice sulle travi del soffitto e sui vetri delle ampie
vetrate, i vetri non esattamente brillanti, le ruote del carrello di servizio
che sembrano quelle di un vecchio carrello della coop, il coprimacchia
dello stesso carrello macchiato visibilmente, i bagni a dir poco ''antichi''
seppur puliti.
Tutte cose che non inficiano il livello della cucina, che senza dubbio
è elevatissimo, ma che fanno perdere punti sul totale.
Claudio
|