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Fundego Via spotorno ,87 albisola superiore (sv) Telefono ristorante: 019480341 Giorno di chiusura: mercoledė Data recensione : 02/02/2002 Cari amici di tigulliovino,mi unisco anche io al gruppo dei recensori dilettanti di ristoranti. L'enogastronomia č una delle mie grandi passioni,la ricerca del buon cibo e del bere bene un'arte da coltivare. Il locale č ricavato(dopo restauro) in una vecchia cantina,tavoli ben distanziati, tovaglie e coprimacchia di fiandra,posateria di un certo valore. Vi viene subito offerto un aperitivo(champenoise dellas antinori) e insieme un preantipasto consistente in due acciughe marinate. Non esiste carta dei cibi ed il menų viene recitato a voce dallo chef.l'elencazione dei piatti procede in maniera molto garbata e "rallentata" in modo da potervi dare tempo di memorizzare;ciononostante a mio parere rimane un grosso difetto e costringe l'ospite a sforzi mnemonici gratuiti,inoltre non permette di conoscere il prezzo dei piatti elencati. A questo proposito pertanto vanno tirate le orecchie ai recensori della guida dell'Espresso che favoleggiavano di una carta delle portate,occorre maggior precisione. Dal menų scegliamo "bagnun di acciughe e capesante gratinate,lasagnette ai carciofi con seppie e linguine con i gianchetti,medaglioni di pescatrice al verde ed una succulenta orata al vapore. Dei dolci parleremo a parte e capirete perchč. Analizziamo i piatti:ottimo il bagnun e buone le capesante gratinate anche se il pangrattato era forse un tantino eccessivo,molto equilibrate le lasagnette con carciofi e seppie,gustose le linguine con i gianchetti,laddove erano i pesci a nobilitare il piatto peraltro piuttosto semplice. Superba l'orata al vapore,sapida e ben cotta insaporita con erbette,molto armonica, una signora orata considerato che questo piatto č sė molto semplice ma facilmente diventa banale e sciapo per cotture eccessive. I medaglioni di pescatrice al verde erano normali,intendendo per "normali" un piatto che si poteva facilmente eseguire in casa senza eccessivo sforzo,disponendo della materia prima. Con questi piatti ho abbinato,scegliendo da una monumentale carta dei vini,uno splendido chardonnay Tasca D'Almerita 98. Capitolo dolci:scorrendo la carta dei vini alla sezione "vini da dolci e:::::"si ha solo l'imbarazzo della scelta per poter degustare uno dei meravigliosi vini che vi vengono proposti in carta,e allora direte voi,che problema cč? :ve lo spiego subito:non ci sono dolci! A voce vi vengono elencati "fragole al limone,sorbetto di limone,ananas al porto e finalmente una sfoglaitina di mele!" L'unico dolce che questo ristorante ( 14/20 GUIDA ESPRESSO) vi propone č la sfogliatina(peraltro eseguita correttamente). E i vini chi li beve,cosa ci stanno afare in carta se non li posso abbinare a niente? Inoltre non esiste poissibilitā di avere vini al bicchiere(altro errore dell'Espresso). Ultime due annotazoni,durante tutto il pasto il ristorante č percorso da un via vai di camerieri e cameriere che non prendono ,la comanda ma sorvegliano la "situazione" in maniera fastidiosa e appiccicosa,inoltre concorre a questo "traffico" anche quello che forse č il padre del propietario,che in maglione casual percorre avanti e indietro il locale(peraltro non grande)con sguardo corrucciato. Conto finale di 160 euro (lo chardonnay ha inciso per 33 euro). Tutto sommato un buon ristorante,con alcune pecche da eliminare considerato che č stato gratificato di un voto medio alto che impone maggiore attenzione anche per i particolari,una sonora tirate di orecchie per la mancanza di dolci e per l'eccessiva sorveglianza da parte del personale. Maurizio |