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Storico articoli - Ottobre 2006
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Dolcetto & Dolcetto 2006 di Virgilio Pronzati Gruppo dei giornalisti a Dolcetto & Dolcetto 2006 Vitigni & Vini Certamente nel nostro Paese i grandi vini non mancano. Ma ben pochi vini hanno il dono di farsi apprezzare quotidianamente. Tra questi c'è sicuramente il Dolcetto o meglio i Dolcetto, in quanto essendo un vitigno "intelligente" e poliedrico, a seconda delle condizioni pedoclimatiche, da vini con caratteristiche ben diverse tra loro, che si abbinano ad una moltitudine di piatti regionali, nazionali ed esteri. Non a caso occupa la terza posizione dopo barbera e moscato. E' il vitigno che in Piemonte col proprio nome, da origine a 11 vini Doc e 1 Docg. I Dolcetto e il mercato Un primato che ne attesta il valore ma nel contempo, crea un certo disorientamento nel consumatore di molte altre regioni e, in particolare dei Paesi esteri. Infatti, i Dolcetto Doc, più o meno noti, sono prevalentemente consumati in Piemonte e, in discreta quantità, in Lombardia e Liguria. Addirittura trascurabile la percentuale venduta all'estero, attestata sul 5%. Un quesito di cui si interrogano i rispettivi produttori. Già dal nome, chi non lo conosce, crede che sia addirittura dolce. Circa un ventennio fa, una nota ditta lo metteva in commercio col nome Dolcetto Amaro. Parlando seriamente, il suo nome deriva da dosso, rilievo o pendio collinare. Lo troviamo citato in Piemonte e in Liguria sin dal Trecento; in quest'ultima, è conosciuto col nome di ormeasco. Benché 12 Dolcetto siano un po' tanti, almeno uno (d'Ovada) dovrebbe portare in etichetta il nome del comune seguito da quello del vitigno. Giusti quelli denominati col nome della zona seguita dal vitigno, più difficile è trovare una soluzione per i Dolcetto d'Alba, d'Asti e d'Acqui, per via che i loro nomi sono già presenti in altre Doc e Docg regionali. Comunque finché non si trova una giusta soluzione, è necessario l'apporto di tutti (produttori, Consorzi di Tutela, esportatori e stampa), affinché si incrementi la loro valorizzazione e diffusione. Personalmente, ho avuto sui Dolcetto Doc (in particolare d'Alba e Diano) entusiastici consensi di produttori francesi, tra cui il notissimo Aimé Guibert, patron del Mas de Daumas Gassac.
I Vini Dall'analisi, sono emersi quelli dell'annata più giovane, dotati di sentori fruttato-speziati, struttura e armonia. Dolcetto d'Ovada: tre del 2005, cinque del 2004 di cui uno superiore, 5 del 2003 di cui tre Superiore. Contrariamente ai precedenti, sono risultati più completi quelli del 2003; i Dolcetto d'Ovada della sinistra dell'Orba e di buona annata, sono tra i più longevi dei confratelli. Dolcetto d'Alba: (prima parte) sedici del 2005, di cui alcuni ottimi (intensi al naso e persistenti in bocca) e, in maggior parte altri, di medio livello (fruttati, pieni ma con sensibile astringenza ed, in alcuni, con note boisé. Seconda tornata con 74 campioni di cui 34 Dolcetto d'Alba e 40 Diano d'Alba, cosi suddivisi: sedici Dolcetto d'Alba 2005, sedici 2004 di cui tre Superiore, due 2003. Di medio livello i 2005 e 2004 (con alcune punte di ottimo), mentre nei 2003 uno ottimo e l'altro appena discreto. Complessivamente, decise le note fruttate ma un po' disomogenei dell'armonia. Quaranta Diano d'alba, di cui trentasette del 2005 e tre del 2004. Dei 2005, quindici di livello ottimo, dodici medio-buoni, sei discreti, appena sufficienti i restanti. Terza ed ultima tornata con 41 campioni cosi suddivisi: venti Dolcetto di Dogliani 2005, cinque Dogliani Docg 2005, tredici Dolcetto di Dogliani 2004 di cui 5 Superiore, uno del 2003 Superiore, due Dolcetto delle Langhe Monregalesi: un 2004 e un 2003. Dalla degustazione dei vari vini sono emerse le seguenti valutazioni: dei venti Dolcetto di Dogliani 2005, 14 sono risultati di buon livello e, di questi, 7 ottimi. Tutti di gran pregio i 5 Docg; mentre dei tredici 2004, tre di buon livello, due discreti e tre appena sufficienti. Dei 5 Superiore, due molto buoni, tre discreti. I due campioni delle langhe Monregalesi, erano appena discreti. Facendo una rapida ma concreta sintesi, chi ha manifestato maggiore caratterizzazione, omogeneità ed armonia, sono stati i Diano d'Alba e i Dogliani Doc e Docg. ![]() Sommelier a Dolcetto & Dolcetto Gli Sponsor Provincia di Cuneo, Provincia di Alessandria, Città di Alba, Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero, Città di Acqui, Enoteca Regionale di Acqui "Terme e Vino", Cantina Comunale "I Sorì" di Diano d'Alba, Bottega del Vino Dolcetto di Dogliani, Consorzio di Tutela del Dolcetto d'Ovada, Vignaioli Piemontesi, Concessionaria Citroen Armando e del Consorzio Terra di Riviera. L'organizzazione La Well Com ha fatto poker: i quattro assi vincenti sono stati nell'ordine, Nebbiolo Grapes, Alba Wine Exhibition, Barbera Meeting e Dolcetto & Dolcetto. Come al solito perfetta la regia:ideale la sede delle degustazioni, confortevole la sistemazione alberghiera, di buon livello i pranzi dopo la degustazione, precisi e comodi i trasferimenti con i pulmini e, non ultimo, la professionalità e gentilezza di Marinella, Rita, Annalisa ed altre, nonché il perfetto servizio dei vini effettuato dai sommelier AIS delegazione di Alba.
Dati dei vari Dolcetto nell'anno 2005 Dogliani Docg (6/7/2005) Superficie vitata: 44.1620 ettari - Resa massima di uva per ettaro: 70 quintali Produzione di vino: 1.759 ettolitri, pari a 234.469 bottiglie. Dolcetto di Dogliani Doc (6/6/1974) Superficie vitata: 982,2604 ettari - Resa massima di uva per ettaro: 80 quintali Produzione di vino: 32.286 ettolitri pari a 4.304 bottiglie. Dolcetto di Diano d'Alba Doc (3/5/1974) Superficie vitata: 304,0699 ettari - Resa massima di uva per ettaro: 80 quintali Produzione di vino: 9.861 ettolitri pari a 1.314.800 bottiglie. Dolcetto d'Alba Doc (6/7/1974) Superficie vitata: 1.708,6920 ettari - Resa massima di uva per ettaro: 90 quintali Produzione di vino: 78.358 ettolitri pari a 10.447.733 bottiglie. Dolcetto delle Langhe Monregalesi Doc (6/7/12974) Superficie vitata: 50,1334 ettari - Resa massima di uva per ettaro: 70 quintali. Produzione di vino: 1.475 ettolitri pari a 196.667 bottiglie. Dolcetto d'Ovada Doc (1/9/1972) Superficie vitata: 1.182,0748 ettari - Resa massima di uva per ettaro: 80 quintali. Produzione di vino: circa 29. 788,28 ettolitri pari a 3.971.770 bottiglie. Dolcetto d'Acqui Doc (1/9/1972) Superficie vitata: 514,3770 ettari - Resa massima di uve per ettaro: 80 quintali. Produzione di vino: circa 17.283 ettolitri pari a 2.304.400 bottiglie. Dolcetto d'Asti Doc (10/6/1974) Superficie vitata: 218,5383 ettari - Resa massima di uva per ettaro: 80 quintali. Produzione di vino: 8.892,07 ettolitri pari a 1.185.609 bottiglie. Langhe Dolcetto Doc (22/11/1994) Superficie vitata: 106,9324 ettari - Resa massima di uva per ettaro: 100 quintali Produzione di vino: 20.088 ettolitri pari a 2.678.400 bottiglie. Monferrato Dolcetto Doc - Prov. Asti Superficie vitata: 171,2072 ettari - Resa massima di uva per ettaro: 90 quintali. Produzione di vino: 9.826,15 ettolitri pari a 1.310,153 bottiglie. Monferrato Dolcetto Doc - Prov. Alessandria Superficie vitata: 85,39 ettari - Resa massima di uva per ettaro: 90 quintali. Produzione di vino: circa 12.825 ettolitri pari a 1.710.000 bottiglie. Virgilio Pronzati |