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          Storico articoli - Ottobre 2005


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Dolcissima Pietra, i dolci protagonisti a Pietra Ligure
di Virgilio Pronzati



Agli albori del dolce
Di mille fogge e colori e in bella mostra in eleganti vetrine, i dolci sanno attirano non solo i golosi, ma tutti, grandi e piccini. Ogni regione d'Italia ha dolci golosità. Dall'Alto Adige alla Sicilia, gente del popolo e grandi pasticceri hanno saputo creare nel tempo, dolci semplici o raffinati, ma tutti d'invitante bontà. Indispensabili in ogni menu che si rispetti, essi completano la civiltà della tavola. I più antichi sono nati dal pane. Per siglare avvenimenti o cerimonie religiose o pagane, erano aggiunti al pane ingredienti per renderlo dolce. Bacche, frutti maturi e miele. Notizie storiche attendibili citano che i primi dolci sono nati in Egitto tra il 2600 e il 2190 a.C. Il più noto di quei tempi, aveva il nome di "pane a punta" o "pane in terrina".


Torta Anna a sinistra, Bottiglia di Champagne Dolce Pietra a destra.


Nel 1175 a Tebe, c'era un dolce chiamato "uten-t". In Grecia nel 450-385 a.C. esistevano diversi dolci fatti con sesamo, mandorle, miele e frutta secca, di cui i tra i più noti, l'"encris", dispyrus e il "thryon". A Roma già nel 186 a.C., i dolci erano diffusi col nome di dolciarius. Tra i più noti dell'epoca, l'artocreas, la placenta e la scriblita a treccia; altri ma fritti, erano consumati nel periodo dei saturnali e, addirittura, nel quarto secolo, fu istituita nella città eterna, la corporazione dei pasticceri. Dalla cina, storia e curiosità: i "tcheng-t-Sin Maotsamm", furono probabilmente i primi biscotti (il nome deriva dalla doppia cottura), mentre il "nicupitsang", era forse l'antenato del confetto. Ma certamente un grande passo avanti nella fabbricazione dei dolci, si ebbe con lo zucchero, prima di canna e poi di barbabietola.


Falso d'Autore a sinistra, Dolce della Cattedrale a destra.


Le prime testimonianze sul commercio dello zucchero di canna, risalgono al 700 a. C. Nei bazar egiziani erano in vendita pani zuccherati. A conferma di ciò, in Oriente la professione del pasticcere, era già in auge intorno al Mille. Nel 1150 a Venezia operavano numerosi pasticceri che, con mandorle e zucchero, crearono il marzapane. In quei tempi remoti, i dolci erano consumati dalle persone più abbienti. Bisogna attendere sino alla metà dell'ottocento per ottenere lo zucchero dalle barbabietole, ossia il saccarosio. Da quel periodo, i dolci ebbero una maggiore diffusione proprio per il suo minor costo, essendo così consumati da larghi strati della popolazione.


Tornando all'attualità
Lasciato il passato, parliamo del presente. L'industria dolciaria italiana è senz'altro tra le maggiori ed evolute del mondo. Dolci come il panettone, il pandoro, la colomba, la cassata, la pastiera e tanti altri, hanno trovato il consenso della maggior parte della popolazione mondiale. Ma oltre questi big della golosità, ce ne sono altri certamente meno noti ma molto consumati nell'ambito regionale. In Liguria il dolce più conosciuto (consumato perlopiù nel periodo natalizio) è il pandolce che, come si può arguire dal nome, deriva dal pane. Nel 700 nei Paesi dell'Europa del Nord, era chiamato Genoa Cake. Ma ogni provincia aveva ed ha i suoi dolci. Nello Spezzino la spungata e il buccellato, nel Genovesato il pandolce e i canestrelli, nell'Imperiese le Cubaite, la michetta e la stroscia, nel Savonese, la torta dolce di zucca (storica di Loano), i chinotti sciroppati, gli amaretti e i baci.


Una Pietra di cioccolato a sinistra, L'abbraccio di Pietra Ligure a destra.


Prendendo spunto da questo contesto, le dinamiche e geniali sorelle Cristina e Gemma Bolla, pietresi Doc, hanno ideato (e condotto) una inedita manifestazione denominata "Dolcissima Pietra, un percorso goloso che si snoda nel centro storico di Pietra Ligure e una gara di arte dolciaria. Promossa dal Comune di Pietra Ligure col patrocinio della Provincia di Savona, dell'APT Riviera delle Palme e della Comunità Montana Pollupice, la riuscita manifestazione ha richiamato turisti e golosi anche dalle regioni vicine. Per tre giorni, dal 17 al 19 settembre, questa graziosa e solare cittadina del ponente ligure è stata la Capitale del dolce. Molteplici i motivi di goloso interesse. Dalle 10 alle 22, nei numerosi stands allestiti nelle tensostrutture situate in quattro diverse piazze del centro storico, produttori artigianali di ogni sorta di dolce provenienti da varie parti d'Italia, hanno deliziato migliaia di visitatori. Non solo.

Nei vari laboratori di degustazione, si tenevano interessanti presentazioni e degustazioni di prodotti dolciari e abbinamenti tra gli stessi e vini dolci e passiti. Seguiti convegni sulla storia e l'evoluzione del dolce, in particolare in Liguria, curati dalla Federazione Italiana Cuochi della Delegazione provinciale di Savona, dall'Associazione Panificatori Savonesi con l'intervento del presidente Vittorio Vipiana, della vice presidente nazionale Gina Barabino e dal Maestro Piantanida, dall'AIBES Sezione di Sanremo e da chi scrive. Ma il clou era rappresentato dal concorso del miglior dolce ispirato a Pietra Ligure, svoltosi nell'Auditorium la Pietra, ricavato da un'antica e pregevole chiesa. Finalisti, 9 dolci creazioni, esposte (ed assaggiate) prima all'occhio severo della giuria e, poi a quello divertito e curioso del pubblico.


Dolce Savoia a sinistra e Primo Premio a destra.


Dalle valutazioni espresse tramite l'apposita scheda da una giuria presieduta da chi scrive e composta da Vittorio Vipiana Presidente dell'Associazione Panificatori Savonesi, dagli chef Francesco Impieri e Gregorio Miligrana della Federazione Italiana Cuochi della Provincia di Savona, e da Roberto de Palo chef dell'Antica Osteria dei Leoni d'Albenga, è risultato vincitore di questa prima edizione, un artistico e squisito dolce dal titolo: Torta al caffè, mascarpone e profumata all'amaretto, opera del pasticcere Frank Madala dell'Hotel de Paris di Montecarlo. Un connubio tra Pietra Ligure, il locale Hotel Miramare e il famoso hotel monegasco.


La premiazione: da sinistra lo chef Gianluca Strobino, il vincitore Frank Madala, Virgilio Pronzati ed il sinda Luigi De Vincenzi

Di pregio e gusto, anche le altre opere: Falso d'autore, bellissima riproduzione di Piazza San Nicolò e dell'Infiorata di Pietra, realizzata dagli allievi della Classe II dell'Associazione per l'Arte Bianca Biella-Vercelli, rappresentati dal noto Maestro Piantanida; originale Bottiglia di Champagne "Dolce Pria" in finissimo cioccolato, dell'Azienda Lavoratti di Varazze; Una Pietra di cioccolato, riproduzione della città cintata da mura e il maniero, con tanto di colli, del ristorante Al Castello di Pietra Ligure; L'Abbraccio di Pietra, versione grande del tipico dolce pietrese, realizzata dalla pasticceria cittadina Crème Caramel; Dolce della Cattedrale, della pasticceria Bertani di Novara; Pinoli e Pietre del biscottificio Gibelli di Vallecrosia; Torta Anna, della pasticceria Ferro di Finale Ligure; Dolce Savoia, del laboratorio dolciario Don Puglisi di Modica (RG). Nella cerimonia di premiazione, svoltasi tra gli applausi del pubblico, il sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenti visibilmente soddisfatto, ha premiato con un artistica ceramica e il diploma, Frank Madala, vincitore della prima edizione.


Virgilio Pronzati