Tigullio Vino Homepage Home TigullioVino.it Blog Blog Vinix

> Operatori
» Registrazione operatori
» Operatori già registrati
» Club
» Pubblicità
» Newsletter
» Annunci vino-cibo
» Aggiungi ai Preferiti

> News e iniziative
» News ed eventi di rilievo
» Eventi locali, degustazioni
» Terroir Vino

> Contenuti e risorse
» Naviga per regione
» Vino & Olio
» Aziende testate
» Rubriche
» Tgv Blog
» Doc e Docg
» Recensioni Ristoranti
» Esperti
» Strade del Vino
» Parchi italiani
» Viaggi
» Video
» Contatti
» Faq

> Interagire col sito
»
Invia campionatura vino
»
Invia campionatura olio
» Segnala eventi
» Invia comunicati stampa
» Associati al Club
» Recensioni ristoranti
» Invia ricette


> Iscrizione newsletter
Iscriviti alla newsletter di TigullioVino.it per ricevere settimanalmente gli aggiornamenti via e-mail con le degustazioni, le news e gli approfondimenti della Redazione.
La tua e-mail :



> Pubblicità

> Siti e blog del Network
TigullioVino (Magazine)
Vinix (Social Network)
VinoClic (Pubblicità)


Aggiungi alla barra di Google
Il Blog Network di TigullioVino.it
VinoPigro
A Modest Proposal, di Riccardo Modesti
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0

TigullioVino.it ©
E' vietata la copia, anche parziale, senza esplicita autorizzazione della Redazione.
Mappa del sito
Chi siamo / curiosità
Links
Privacy
Contatti







         
                      


          Storico articoli - Luglio 2001


           Torna all'archivio

           Segnala questo articolo ad un amico


          Formaggi di Sicilia

          Regione solare, crogiolo di antiche civiltà, ricca di testimonianze storiche,
          di tradizioni e contrasti, la Sicilia è anche terra di golosità.
          Noti a tutti i policromi e moltissimi dolci (cassata, martorana, cannoli,
          buccellato, ecc.), piatti di esclusivo sapore come la caponata di melanzane,
          la pasta con le sarde e alla modicana, le sarde a beccafico, l'agnello alla
          messinese, ecc.) e, non ultimi i formaggi.
          Pregni di aromi, sapidi, freschi o stagionati, ma di inconfondibile personalità.
          Tra questi, il tradizionale e diffuso pecorino siciliano Doc e il meno 
          conosciuto ma egualmente ottimo, Vastedda della valle del Belice.
          Il Pecorino Siciliano, chiamato nelle zone di antica origine "canistratu" o
          " 'ncannistratu" (nome derivato dal canestro che lo conteneva) e
          regionalmente, da sempre, "tumazzu" o "caciu", assume sapori diversi a seconda
          della stagionatura, il contenuto di grasso nel latte e, in parte, dal foraggio, dal
          periodo in cui viene prodotto e dalle diversità pedoclimatiche della zona di produzione.
          Quello prodotto nella valle del Belice, in particolare a Menfi, piccolo ma attivo
          centro dell'Agrigentino, importante per la produzione di ottimi vini e oli d'oliva,
          si presenta di varie forme (il suo peso varia da 2 a 10 chili), con pasta bianca
          compatta ed elastica nei primi 10/15 giorni, bianco paglierino scarico chiaro da
          15 giorni a 2 o 3 mesi, cioè il tempo ideale per apprezzarlo.
          Dal sapore sapido, paciosamente "grasso" e piacevolmente amarognolo se
          poco affinato, sapido, pieno e un po' piccante se fatto maturare per 3-4 mesi.
          Sebbene i formaggi ed i vini si esaltano reciprocamente, il tipo fresco va
          abbinato a vini rossi di lieve affinamento, profumati, sapidi, delicatamente caldi,
          di buona struttura e continuità, come il Porto Palo Rosso 1999 della cantina
          Settesoli di Menfi, servito a 15 gradi in calici con stelo medio.
          Mentre il tipo piu' stagionato vuole un vino piu' affinato, dal ricco bouquet
          (erbaceo-fruttato e speziato) caldo, sapido pieno e persistente come il Merlot
          1997 della cantina Planeta di Sambuca di Sicilia, servito a 18 gradi in calici
          leggermente panciuti e con stelo medio.

          La Vastedda, l'altro formaggio di pecora a pasta cruda e poco conosciuto anche
          in Sicilia, prodotto esclusivamente nella valle del Belice, con epicentro il comune di
          Menfi, sarà per molti una ghiotta sorpresa.
          Eccone le fasi di produzione : scaldare leggermente il latte, aggiungere il caglio
          nella misura di 250 gr (se conservato per alcuni mesi) 300gr (se fresco) per
          100 litri di latte e lasciare riposare per 30-45 minuti.
          Ottenuto l'affioramento della massa rappresa, romperla con la "rotula" (attrezzo
          di legno, consistente in un lungo bastone con una tavola circolare su una
          estremità) e, sempre mescolando con la rotula, aggiungere circa 15 litri di acqua
          calda a 45-50 gradi. Ottenuta una omogenea frantumazione della pasta coagulata
          versarla negli appositi cestini di polietilene, comprimerla per fargli uscire il siero,
          toglierla, tornirla e riporla in grossi e piccoli contenitori a forma di piatto.
          Lasciare riposare per 24 ore, tagliarla a fette, porla in un contenitore (di acciaio
          inox o di plastica alimentare), aggiungere del siero (il 70%) e lavorarla a lungo
          col pestello di legno. Estrarla dal contenitore, lavorarla con le mani impastandola,
          tornirla come un pandolce (sferica e poi appiattita) e messa in grandi e piccoli 
          piatti. Va conservato a temperatura fresca per un periodo che va da 2 a 12 gg.
          E' già buono appena fatto ma migliora dopo alcuni giorni.
          La Vastedda viene confezionata e venduta in forme di 500 e 1000 grammi.
          Alla vista si presenta con scalzo alto 3-4 cm; faccia superiore di color bianco
          latte opaco; pasta compatta ma morbida, leggermente granulosa dopo 6/7 gg.;
          odore di latte un po' saporito; sapore sapido e, leggero, di latte, abbastanza
          consistente, continuo, con fondo gradevolmente amarognolo.
          Si abbina al meglio con vini rossi di equilibrate struttura ed armonia (di 2 anni),
          di fine profumo, sapidi, giustamente caldi e continui, come il Menfi Rosso della
          cantina Settesoli di Menfi, il Valpolicella Classico dei fratelli Bolla di Verone ed
          il Colli di Luni Rosso della cantina Lunae di Ortonovo, serviti a 15/16 gradi in
          ampi calici con stelo medio.
          Se vi trovate in Sicilia o pensate di andarci, potrete acquistare entrambi i
          formaggi direttamente dal produttore che ha vinto il primo premio per la miglior
          Vastedda della valle del Belice, l'Azienda Agricola Grazia e Michele Interrante
          e figli in località Contrada Cinquanta, Menfi (AG). Tel. 0925.71416.




                                     Virgilio Pronzati