A Fornovo gran finale per la settima edizione di "Vini di vignaioli"
Successo della kermesse tra spettacolo, gastronomia e tavole rotonde tra produttori
Fiumi di vino e giorni nel segno di Bacco a Fornovo.Un altro successo firmato dalla rassegna italo-francese di Vini di Vignaioli. Una settima edizione che ha fatto gratificato l’amministrazione. E nonostante il doppio lavoro per gli organizzatori della Pro loco che hanno dovuto affrontare i danni causati dal forte vento della settimana scorsa, la massiccia affluenza di pubblico e la presenza di importatori americani, canadesi, inglesi, olandesi e belgi, per l’ottava edizione si pensa di allargare lo spazio standistico e di migliorare i servizi. La festa è stata anche occasione di una tavola rotonda tra addetti ai lavori sui lieviti ha sancito che quelli naturali fanno bene sia al vino che al consumatore:la sfida rimane la fermentazione spontanea di mosti provenienti da vigneti immuni da diserbanti e concimazioni.Nelle annate “no”l’aiuto arriva da lieviti autoctoni naturali che sono comunque garanzia di tipicità. «I lieviti selezionati per l’industria sono un grande bluff per il consumatore - spiega l’enologo Michele Lorenzetti sono anche geneticamente modificati per miglior rese e prestazioni, per garantire poca schiuma, performance alcolica e limpidezza.
Una ricerca di volumi a discapito del gusto e genuinità: il lievito è un additivo organico che non trasforma solamente lo zucchero in alcool, ma crea anche aspetti negativi».Tesi confermate anche dall’esperto Francese François Morel. Un coro di agricoltori a difesa del territorio seguito da applauso spontaneo propongono di fare in Italia come in Francia,ossia di togliere la denominazione "doc" a chi usa lieviti selezionati non naturali. Un panorama in cui anche lo champagne si adegua,introducendo lieviti essiccati o ricavati dal congelamento di mosti. Ma parallelamente al vino, l’uso di buone materie prime e lieviti in purezza è sempre garanzia di gusto e genuinità anche per il panificatore tradizionale Gianni Lusignani e per Simone Padoan che propone la sua pizza al naturale. La rassegna è stata anche spettacolo con “Bacco”,proposto dagli studenti del Toschi di Parma, il tutto accompagnato da stand con parmigiano, cioccolato, salumi, caffè e vongole.