I. N. G.: con la grappa fatta in casa 10 milioni di bottiglie a rischio intossicazione
Il disegno di legge al vaglio al Senato per la grappa fai-da-te presenta forti rischi da un punto di vista igienico-sanitario.
L'Istituto Nazionale Grappa esprime un fortissimo disappunto per la presentazione del disegno di legge sulla distillazione di grappa casalinga. Il disegno di legge, presentato dai senatori Montani, Divina e Vallardi e al vaglio della Commissione Agricoltura al Senato, prevede la possibilità di distillare 30 litri di grappa all'anno per azienda agricola (una quantità incomprensibilmente elevata se si pensa che il consumo di grappa per famiglia non raggiunge i tre litri all'anno). "Siamo preoccupati innanzitutto per la salubrità del prodotto - ha dichiarato Cesare Mazzetti, presidente dell'Istituto Nazionale Grappa - In Italia si stima che ci siano diverse decine di migliaia di alambicchi clandestini che, legalizzati, potrebbero produrre circa 10 milioni di bottiglie di grappa difficilmente controllabili e potenzialmente molto pericolose". La distillazione produce infatti anche componenti fortemente dannosi come l'alcol metilico (lo stesso all'origine dello scandalo nel vino più di vent'anni fa). E inoltre residui di metalli tossici come il rame. I distillatori sono in grado di escludere questi composti e la grappa prodotta è costantemente controllata dall'amministrazione dello Stato da un punto di vista igienico-sanitario. Questo significa che la grappa attualmente in commercio è sanitariamente e igienicamente sicura per i consumatori. "Ma il disegno di legge sulla distillazione casalinga non prevede alcun piano di controllo specifico di queste decine di migliaia di alambicchi che potranno produrre in libertà - ha aggiunto Cesare Mazzetti - Il rischio sanitario è elevatissimo, siamo stupiti che nessuno si ponga in modo serio il problema, non vorremmo vedere intossicazioni per la grappa fai-da-te nei prossimi mesi".
Chi è l'Istituto Nazionale Grappa
L’Istituto Nazionale Grappa è stato fondato nel 1996. Attualmente, attraverso gli Istituti regionali aderenti o direttamente, l’Istituto Nazionale Grappa rappresenta circa il 70% della grappa distillata e oltre 100 aziende. All'Istituto Nazionale Grappa aderiscono l’Istituto Grappa Piemonte, l’Istituto Grappa della Valle d’Aosta, l’Istituto Grappa Lombarda, l’Istituto Grappa Veneta, l’Istituto Tutela Grappa del Trentino, l’Associazione Produttori Grappa dell’Alto Adige e numerosi produttori singoli. Oltre alle organizzazioni regionali possono infatti aderire all’Istituto Nazionale Grappa le imprese che producono o commercializzano grappa con marchio proprio che hanno sede in una regione in cui non è presente un sodalizio associato all'Istituto Nazionale Grappa.
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