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Resoconto di "Vendemmia nel Mondo" La Cantina Moscone di Monforte d’Alba ha ospitato con successo, sabato 27 settembre, l’inedito “gemellaggio” con la “Fiesta Nacional de la Vendimia” di Mendoza in Argentina. Lusinghiera partecipazione di pubblico a “Vendemmia nel Mondo” ed ottime prospettive per i futuri interscambi culturali ed economici tra le Langhe e la grande nazione sudamericana. Un folto pubblico, composto tra gli altri da qualificati operatori del settore turistico e commerciale, ha partecipato, nella serata di sabato 27 settembre, presso la sede della Cantina Moscone di Monforte d’Alba, all’appuntamento con “Vendemmia nel Mondo”. Un evento creato dal Governo Argentino per far conoscere la “Fiesta Nacional de la Vendimia”, l’appuntamento enologico in programma a Mendoza nel marzo 2009. La manifestazione viene presentata in diversi Paesi europei e in Italia sono state scelte le Langhe e la bella tenuta della Cantina Moscone, 12 ettari vitati di proprietà, in piena area di produzione del prestigioso Barolo d.o.c.g. Dopo il saluto di benvenuto da parte di Giacinto Moscone, presidente dell’omonima Cantina, sono intervenuti Angelo Feltrin, direttore della promozione turistica del CEIP, il Centro Estero per l’Internazionalizzazione con sede a Torino, che ha ricordato le tante iniziative intraprese per consolidare gli storici rapporti culturali e commerciali con l’Argentina, dove com’è noto la presenza di emigrati di origine italiana è fortissima e costituisce un fattore determinante per il consolidamento ed il successo di questi intercambi, l’assessore al Turismo della Provincia di Cuneo Federico Gregorio e Mauro Carbone, Direttore Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero, che hanno ribadito l’importanza di questi contatti. Carbone ha raccontando anche dell’ammirazione da lui provata durante un viaggio a Mendoza, nel constatare come fosse attuata in zona una validissima e ben visibile promozione dei vini locali. Dall’Argentina, dove è molto nutrita la comunità di emigrati di origine piemontese, è pervenuta anche esplicita richiesta di far arrivare oltreoceano cuochi che tengano corsi di apprendimento ed approfondimento dedicati alla cucina storica regionale piemontese, di cui gli emigrati intendono conservare gelosamente ricette e segreti. Saranno con ogni probabilità accontentati, nei prossimi programmi di interscambio culturale. Kevin Caillet-Bois, dell’Instituto Nacional de Vitivinicultura, ha illustrato al pubblico le caratteristiche principali della viticoltura in Argentina, che si concentra principalmente nel Nord Ovest dell’immensa nazione sudamericana ed interessa 340.000 ettari di vigneto, per i quali, a differenza che da noi, l’irrigazione si rende indispensabile ad ogni annata produttiva e dove sono operative 1.300 cantine e 25.000 viticoltori. Anche se l’Argentina è un forte paese produttore, non è affatto preclusa la possibilità di esportarvi i vini italiani e molti vini piemontesi, capitanati dal Barolo, hanno ampie possibilità di crescita dell’export verso quel grande mercato, anche attraverso iniziative di collaborazione specifica come questa. Nora Lia Meineri, ambasciatrice culturale della provincia di Mendoza, ha infine illustrato nei dettagli la “Fiesta Nacional de la Vendimia”, nata nel 1936, che ogni anno ad inizio marzo propone un evento grandioso che prevede, oltre naturalmente alla celebrazione e degustazioni dei vini e del loro mondo produttivo, sfilate di carri, un concorso per le migliori coreografie, spettacoli-evento con centinaia di artisti in un enorme “anfiteatro” allestito per l’occasione e tante altre attrazioni seguite da decine di migliaia di spettatori, che valgono davvero un viaggio di scoperta. Il piacevole incontro presso la Cantina Moscone, ha poi trovato l’ideale chiusura conviviale, con un menù tipico dei due Paesi, che ha proposto agli ospiti le empanadas e l’asado argentino e le carni bovine di Razza Piemontese. |