Grappa in casa? Prima pensiamo alle distillerie
In Trentino suscita perplessità il disegno di legge che permetterebbe la produzione domestica di grappa.
Non riscuote consensi in Trentino il disegno di legge dei senatori Montani e Divina che permetterebbe la produzione domestica di grappa. "Ci appare poco opportuno dedicare un'attenzione specifica a questa prassi in un momento in cui sarebbe meglio ragionare sul futuro delle distillerie - ha affermato Beppe Bertagnolli, presidente dell'Istituto Tutela Grappa del Trentino - Abbiamo da poco ottenuto un alleggerimento della burocrazia derivante dalla nuove norme e ora ci troviamo di fronte a questa sorpresa dal sapore ferragostano".
"Distillare grappa è un processo tecnicamente delicato che non può essere improvvisato - ha continuato Bertagnolli - Il settore lavora da anni alla ricerca di una qualità migliore del prodotto anche attraverso investimenti in ricerca cospicui". "In definitiva non capiamo i motivi politici che possono avere portato al disegno di legge - ha concluso Bertagnolli - Una proposta che speriamo vivamente verrà ritirata, per il buon nome del nostro distillato nazionale, che proprio grazie all'azione dell'Italia in sede comunitaria ha da poco ottenuto il riconoscimento della denominazione geografica, un suggello da non sprecare con produzioni dozzinali".
Chi è l'Istituto Tutela Grappa del Trentino
Nato nel 1960, oggi l’Istituto conta 29 soci dei quali 21 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina. L’Istituto ha il compito di valorizzare la produzione tipica della grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine e con la dicitura “Trentino Grappa”. La produzione della grappa trentina rappresenta il 10% di quella italiana.