Le aziende potranno recuperare l'Iva sull'ospitalità
Dal primo settembre l’Iva sui servizi alberghieri e di ristorazione sarà totalmente detraibile.
Associazione Provinciale Pubblici Esercizi – richiama l’attenzione degli esercenti sul provvedimento governativo, già approvato dalla Camera, che, dopo la detassazione degli straordinari, la riproposizione del lavoro intermittente, l’eliminazione del divieto di cumulo dei redditi da pensione con quelli di lavoro, viene incontro alle esigenze delle imprese, che l’Associazione stessa, tramite la FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), ha prontamente rappresentato al Governo al momento del suo insediamento. Ci si riferisce alla detraibilità dell’IVA, da parte delle imprese, sulle prestazioni alberghiere e di ristorazione, allargata rispetto al passato, quando era possibile soltanto in presenza di convegni, congressi e simili. La disposizione legislativa è contenuta nel maxiemendamento al decreto legge 112 del 2008 che contiene un’anticipazione della finanziaria per il prossimo anno e che è stato approvato l’altro ieri dalla Camera dei Deputati. L’APPE non nasconde la propria soddisfazione per questo provvedimento che, certamente, porterà beneficio al settore dei pubblici esercizi, vista l’accresciuta convenienza fiscale per le cosiddette “spese di rappresentanza”.
<<Sono convinto – afferma il Presidente dell’APPE Erminio Alajmo – che la possibilità per i nostri clienti di portare totalmente in detrazione i costi riferiti alle nostre prestazioni (dal banqueting alla ristorazione, dal buono pasto alle somministrazioni in bar, pasticcerie e gelaterie) contribuirà a ridare slancio alle “attività di rappresentanza” delle imprese/clienti>>. La detrazione dell’IVA dalle prestazioni alberghiere e di ristorazione decorrerà dal 1° settembre 2008, una volta che il provvedimento sarà definitivamente approvato dal Senato.
<<Prevedo – conclude il Presidente Alajmo – un aumento di richiesta dei servizi alberghieri e ristorativi legati all’ospitalità di rappresentanza, che comporterà l’emissione di un crescente numero di fatture, incombenza fiscale che trova compensazione nella soppressione della norma che imponeva la redazione degli elenchi clienti e fornitori>>.