Olio biologico, torna a vincere la qualità italiana
L’evento targato CiBi, Camera di Commercio di Bari, Regione Puglia e Ministero Politiche agricole. Il Premio Biol al siciliano “Cherubino” di Terraliva. Per il maggior concorso olivicolo al mondo riservato agli extravergini bio verdetti e premiazioni al Congresso mondiale Ifoam di Modena. Secondo posto e premio Biolblended a oli pugliesi, terzo a un calabrese. Spagnolo il miglior estero, giunto quinto; Biopack a un australiano. E vari altri riconoscimenti. Chiude così la XIII edizione della kermesse - quest’anno abbinata al BiolFish - tenutasi a fine aprile in Puglia con una settimana di eventi tra convegni, gastronomia e cultura
Sicilia, Puglia, Calabria: quest’anno provengono dal Sud Italia le punte d’eccellenza dell’olivicoltura biologica mondiale. E’ infatti l’extravergine siciliano “Cherubino” dell’azienda Terraliva di Siracusa il miglior extravergine bio del 2008: lo sancisce il principale verdetto del Premio Biol, l’evento che da tredici anni assegna i più importanti riconoscimenti mondiali del settore. Secondo posto assoluto al “Bio Dop Dauno Gargano” dell’azienda Sio di Carpino, terzo al calabrese “Librandi Monocultivar Nocellara del Belice” prodotto da Librandi a Vaccarizzo Albanese, nel cosentino. Miglior olio straniero, al quinto posto, lo spagnolo “Rincon de la Subbetica” prodotto da Almazaras a Cordoba (Andalusia). Se si pensa che quest’ultimo era arrivato primo assoluto nella scorsa edizione, e aggiungendo che quest’anno anche il premio Biolblended (miglior olio imbottigliato e commercializzato con marchi non del produttore) è andato a un italiano, il pugliese “Casa di Caroli” di Puglia Alimentari (Martina Franca), ecco che dalla proclamazione dei vincitori, avvenuta a Modena durante il Congresso mondiale Ifoam, emerge un ritorno della qualità tricolore.
Dopo le preselezioni territoriali in Italia e all’estero la giuria internazionale - sottolinea il coordinatore del Biol Nino Paparella - ha testato i 310 oli finalisti (nuovo record) giunti da 19 Paesi: Albania, Arabia, Argentina, Australia, Cile, Croazia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Nuova Zelanda, Palestina, Perù, Portogallo, Spagna, Tunisia, Turchia e Usa. Un’occasione per conoscere e confrontare le più diverse culture olivicole, che ha comunque ribadito la crescita media di molte produzioni estere, dalla Spagna alle più sorprendenti Nuova Zelanda e Turchia. Con un’attenzione crescente anche per i consumatori>>. Non a caso viene dall’Australia un altro importante verdetto dell’evento organizzato dal CiBi e promosso da Camera di Commercio di Bari, assessorato regionale all’Agricoltura e ministero delle Politiche agricole: il BiolPack per la miglior accoppiata etichetta-packaging, vinto dal “Kalis” dell’azienda omonima di Osborne Park.
I lavori concorsuali della fase finale si sono svolti a fine aprile a Monopoli, a sud di Bari, durante la XIII edizione del Biol, quest’anno unitosi al BiolFish, progetto Interreg sull’acquacoltura bio e la pesca ecocompatibili. Un binomio che ha fruttato una settimana con quotidiane iniziative di studio, gastronomia e cultura all’insegna dell’abbinata olio e pesce biologici, e che ha anche portato ai primi riconoscimenti: il BiolKids, aggiudicato dalla giuria degli studenti al fruttato medio pugliese “Marcinase” dell’azienda Minervini di Molfetta; BiolEthic per il miglior contributo etico, all’olio “Mount Of Olives Oil” della cooperativa palestinese “Al Reef”, e il BiolPhoto, concorso fotografico vinto da Antonella Roscino di Conversano per la sezione olio e Vito Centomani di Monopoli per la sezione mare (secondo posto rispettivamente al monopolitano Giancarlo Bellantuono e all’indiano Rabin Chakraborty). Per tutti gli altri riconoscimenti territoriali: www.premiobiol.it
Un po’ biofesta un po’ fiera, la kermesse monopolitana ha offerto vari momenti: a partire dalla convegnistica, con l’incontro a cura dell’Osservatorio Internazionale Olivicoltura Biologica, più altri due sui temi dell’acquacoltura e delle comunità costiere del Mediterraneo, nonché la presentazione dei risultati delle ricerche Icea-Coispa su pesca ecosostenibile e acquacoltura bio. Sul versante gastronomico, poi, degustazioni e appuntamenti culinari ogni giorno, a pranzo e a cena, con i cicli “Osterie del Pesce” (menù BiolFish proposti dai ristoratori locali) e i laboratori degustativi “Officina del Gusto”, fino alla frittura finale di pesce organizzata in piazza dai pescatori di Monopoli. E ancora: momenti didattici come il primo corso in Italia sull’acquacoltura bio, la mostra internazionale degli oli e quella fotografica del concorso BiolPhoto, l’esposizione BiolFish con stand, percorsi e tradizioni, i bioitinerari, una rassegna internazionale di cortometraggi sulla biodiversità, reading, performance teatrali e concerti. Il Biol si svolge in collaborazione con enti locali e vari organismi di settore tra cui Ifoam, Comune di Monopoli, Aiab Puglia, Icea - Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, Consorzio Puglia Natura, Comune di Andria e Acu. L’Interreg BiolFish è invece promosso dalla Regione Puglia (capofila) e le organizzazioni Aiab Veneto, Aiab Puglia, Icea, CIBi, Consorzio Puglia Natura, Coispa, partner albanesi e croati, nonché le Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna.