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Notizie e comunicati stampa dal mondo del vino

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La Costa Toscana è biologica e biodinamica

Come risulta dal BioFach e dal recente Vinitaly, la tendenza bio non è mai stata così forte come oggi e l’Italia risulta essere tra i primi paesi per terreni bio, in particolare nel vino. Terra da sempre vocata al naturalismo del vino è la Costa Toscana che con i suoi Grandi Cru ha anticipato le tendenze attuali, puntando sul biologico e sul biodinamico, grazie ad un territorio selvaggio e incontaminato, naturalmente adatto a produrre vini seguendo queste particolari modalità produttive. Pionieri dell’ecologico i Grandi Cru della Costa Toscana vantano molti produttori biologici e biodinamici con una percentuale del 30% tra circa 80 produttori attualmente iscritti.

Scoppiato il caso dei grandi vini alterati, i puristi del settore gridano a favore di chi, tra i produttori, riesce a creare un vino senza scorciatoie, senza giochi di cantina che servono solo a lusingare un certo mercato internazionale ma che sicuramente non fanno bene alla qualità. E’ interessante notare che in una ricerca di mercato (Istituto di Ricerca GPF) presentata al Vinitaly sui trend nazionali e internazionali legati al rapporto tra consumatori e vino, il vino risulta profondamente legato all’idea di “supernaturalità”. Viene percepito, infatti, “quale prodotto di per sé naturale, ottenuto dall’uva, senza troppe manipolazioni o aggiunte, espressione di un territorio che gli conferisce naturali sapori e caratteri”.

Quello che sembrava essere un consumo di nicchia si sta dunque trasformando in fenomeno di tendenza che trova sempre più estimatori dei Grandi Cru della Costa Toscana, visti come modello di produzione eco-dinamica non solo nella vigna, dove il territorio diventa il vero valore aggiunto ma anche in cantina, luogo di eccellenza della lavorazione delle uve secondo metodi tradizionali eseguiti ancora artigianalmente. Un esempio di eccellenza quello della Costa Toscana che rivela come una filiera di qualità si possa (e si deve) raggiungere quando i vignaioli sanno produrre consapevolmente (anche senza essere biologici o biodinamici) come autori di un saper fare corretto e rispettoso dell’ambiente che produce solo grande qualità come testimonianza di un territorio unico e di una identità vera.