Le prime fascette D.O.C. per Barbera D'Asti e Albugnano
Il Poligrafico dello Stato ha consegnato al Consorzio le prime fascette d.o.c. per i vini soggetti a Piano dei Controlli. A seguire nelle prossime settimane i contrassegni per Cortese Alto Monferrato, Dolcetto d’Asti, Loazzolo, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, Ruchè di Castagnole Monferrato.
Sono arrivate! Da lunedì 31 marzo sarà possibile imbottigliare i vini Barbera d’Asti ed Albugnano apponendo sulle bottiglie - come sigillo - le fascette d.o.c. stampate dal Poligrafico dello Stato. Sono le prime fascette consegnate dal Poligrafico al Consorzio Tutela Vini d’Asti e del Monferrato e giungono a coronare quanto ha previsto il Ministero Politiche Agricole e Forestali con apposito Decreto del 26 settembre 2007 per le d.o.c. Albugnano, Barbera d’Asti, Cortese dell’Alto Monferrato, Dolcetto d’Asti, Loazzolo, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, Ruchè di Castagnole Monferrato, permettendo la completa tracciabilità del prodotto dalla vigna alla bottiglia. Queste sono le prime d.o.c. che saranno ‘fascettate’, ma si aggiungeranno nel corso dei prossimi mesi tutti gli altri vini a d.o.c. piemontesi. Già dal 1° marzo infatti i produttori e gli imbottigliatori dei vini indicati nel Decreto 26 settembre seguono l’obbligo di ottenere la cosiddetta ‘conformità’ sulle fasi di idoneità e di imbottigliamento, ma, per rendere ‘visibile’ a tutti la novità ed aggiungere valore alle pregiate produzioni astigiane e monferrine, mancavano le fascette.
“Le prime bottiglie di Barbera d’Asti e di Albugnano saranno ‘rintracciabili’ al Vinitaly” – afferma con soddisfazione il Presidente del Consorzio Giovanni Chiarle – Un obiettivo a lungo perseguito a livello regionale e nazionale che evidenzia la volontà dei produttori astigiani ed alessandrini di proporre i loro vini con un sigillo di ulteriore distinzione e – continua Chiarle - dimostra la volontà di unire alla qualità delle nostre produzioni la massima trasparenza nei confronti del consumatore”. “Albugnano e Barbera d’Asti sono una piccola ed una grande d.o.c. – precisa Luigi Dezzani, vice Presidente del Consorzio ed uno dei primi sostenitori della fascetta per i d.o.c - 20.000 bottiglie potenziali a confronto con 25 milioni, vini con grandi ambizioni di ottenere – anche attraverso questo nuovo sigillo – nuovi spazi commerciali e sempre più prestigiosi riconoscimenti.”
Al Consorzio oggi sono disponibili le fascette d.o.c. del tipo ‘carta-colla’, di formato 140mm x 17mm, di colore giallo chiaro, e presentano il logo del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il nome della denominazione, la capacità del contenitore, una serie ed una numerazione progressiva identificativa di ogni bottiglia. Nei prossimi mesi aspettiamo dal Poligrafico le fascette del tipo ‘adesivo’, un’alternativa utile in particolare ai piccoli produttori. “I produttori – prima dell’imbottigliamento - hanno l’obbligo di rivolgersi al Consorzio per richiedere i contrassegni attraverso la compilazione di un apposito modulo – precisa il Presidente Chiarle – quindi non sarà più possibile, dalla prossima settimana, imbottigliare e confezionare senza apporre la fascetta!
Per informazioni:
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Tel: 0141-598998
Consorzio Tutela Vini d’Asti e del Monferrato
Via Morelli, 15 – 14100 ASTI
E
-mail: pianocontrolli@viniastimonferrato.it
E-mail:consorzio@viniastimonferrato.it