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Notizie e comunicati stampa dal mondo del vino

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Conclusa la VII Edizione di Degustivina
Si è conclusa con soddisfazione degli organizzatori, dei produttori presenti e del numeroso pubblico accorso la VII edizione di Degustivina, la più importante manifestazione dedicata al vino siciliano che l'Isola accoglie ormai dal 2000. Molto interessanti anche i temi trattati nella tavola rotonda sulla Sicilia vinicola "Nuove strategie e nuovi scenari"

Il raddoppio ha fatto centro. La manifestazione Degustivina, che propone oltre 300 vini in assaggio al pubblico, quest'anno ha prolungato la durata da un giorno flash a due pomeriggi (venerdì 17 e sabato 18) e il pubblico ha mostrato di apprezzare. Tra le 17 e le 23, orari di apertura del banco d'assaggio, sono entrate circa 2.000 persone in ognuna delle due giornate, nonostante il sabato ci fosse l'anticipo del Campionato di calcio e giocasse il Palermo: 4.000 appassionati che hanno potuto degustare a piacimento i migliori prodotti dell'enologia siciliana (dagli autoctoni bianchi grillo, inzolia e catarratto al re indiscusso dei rossi, il nero d'Avola, con un tocco di internazionalità nei vari syrah, cabernet sauvignon, merlot, chardonnay in purezza o in blend) insieme a qualche grande nome del "Continente", dalle bollicine franciacortine di Cà del Bosco o della Fratelli Berlucchi, ai rossi strutturati (tra i quali due Brunello di Montalcino) di Castello Banfi, dai profumati bianchi friulani di Venica, ai vini di Breganze della veneta Maculan.

Una gran folla che ha potuto godere delle belle sale del Palazzo Butera ma soprattutto della larga terrazza, complice un clima quasi estivo (20° anche di sera).
Accanto agli assaggi liberi dei vini, successo anche per il neonato Volio, il salone dedicato agli olio extra-vergine siciliani, preso d'assalto da neofiti che cercavano di saperne di più di questo insostituibile condimento. Così come la degustazione guidata degli oli siciliani, selezioni di oli monocultivar o di blend, le cui caratteristiche produttive e organolettiche sono state illustrate dagli esperti dell'assessorato regionale.

Di particolare interesse la tavola rotonda "Sicilia the excelland, nuove strategie e nuovi scenari", nel corso della quale l'assessore provinciale all'Agricoltura Marcello Caruso ha sottolineato che gli elementi di distinguo della produzione vinicola e oleicola siciliana devono essere sempre di più qualità, sicurezza alimentare e identità territoriale e che questo porta alla multifunzionalità dell'impresa agricola, che deve saper abbinare l'offerta enologica a quella gastronomica, turistica, ecc: tutto ciò in perfetta conformità alla politica di sviluppo rurale europea.

Più a fondo sulla politica europea è andato Giuseppe Bursi, responsabile del settore vitivinicoltura dell'assessorato regionale all'agricoltura, che illustrando la proposta di modifica all'Organizzazione Comune di Mercato (OCM) nel settore vitivinicolo presentata alla CE dalla responsabile sviluppo agricoltura Marianne Fischer Boel, ha espresso profonde perplessità su alcuni dei temi principali, come l'aiuto indiscriminato all'espianto di 400.000 ettari di vigneti europei (fino al 2013), senza che siano indicati chiari criteri di scelta dei vigneti da spiantare; o sull'abolizione degli aiuti di mercato (tra questi gli aiuti alla distillazione) senza che siano date indicazioni alternative per la riqualificazione della produzione eccedente, cosa questa che potrebbe provocare in Sicilia (ma non solo) una crisi sociale senza precedenti.

Critiche anche all'apertura delle frontiere ai mosti importati da paesi terzi (che contrasta con la scelta di ridurre le superfici vitate) o alle etichettature dei vini da tavola con indicazioni su vitigni e vendemmie senza alcun legame con i territori di produzione. In sintesi la regione Sicilia, pur d'accordo sulla necessità di una riforma del settore, trova non coerente la proposta della CE che se da un lato parla di rendere il settore vitivinicolo europeo sostenibile e competitivo, dall'altra porta avanti solo proposte punitive non impegnandosi né in riqualificazione né in promozione.

Buon seguito anche nei seminari a tema: il progetto "Adotta una capra, adotta la Qualità" dedicato ai formaggi, è stato lanciato dalle due aziende zootecniche Dimarco e Cassata, che operano tra il Parco naturale delle Madonne e quello dei Nebrodi. La proposta è l'adozione a distanza di una capra o di una mucca per assicurarsi, in cambio delle spese di manutenzione e di allevamento (200 euro l'anno), formaggi di prima qualità insieme a carne di capretto o di vitello. Ma anche per aiutare la salvaguardia della porzione di territorio presidiato dal gregge.

Accolto con interesse anche il laboratorio "La cassata in diretta", curato dalla Pasticceria Alba di Palermo, che ha svelato i segreti della produzione del dolce siciliano più amato, o la degustazione comparativa (molto tecnica) di due vini sperimentali prodotti in due versioni diverse: con un lievito indigeno - selezionato dall'Istituto regionale della vite e del vino - e uno commerciale. Per la cronaca, i vini prodotti con il lievito indigeno hanno mostrato una personalità maggiore e hanno incontrato il plauso dei presenti.


Per informazioni:
Stefania Vinciguerra
Tel. 0583 312115 - Cell. 338 5994680
press@degustivina.it oppure stefania.vinciguerra@tiscali.it