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Notizie
e comunicati stampa dal mondo del vino![]() ![]() ![]() Città del Vino firma il "Manifesto" per la salvaguardia degli Istituti degli Enotecnici Dopo il caso delle scuole di formazione per enotecnici, che corrono il rischio di diventare semplici licei tecnologici - come evidenziato a maggio durante il Forum Biteg di Riva del Garda - l'Associazione Nazionale Città del Vino ha aderito al "Manifesto per l'Istruzione Agraria" promosso dalla Consulta nazionale dell'istruzione agraria. La Consulta, è un organismo di coordinamento volontario nato nel giugno 2005, all'indomani della presentazione della riforma della scuola secondaria superiore "riforma Moratti" con lo scopo di aprire una riflessione fra tutti gli Istituti Professionali e Tecnici Agrari sulle problematiche aperte dall'ipotesi di riforma. Alla Consulta aderiscono numerosi Istituti Professionali e Tecnici agrari di tutta Italia. Le scuole a indirizzo viticolo-enologico, a seguito delle riforma, non potranno più diplomare i neo aspiranti enotecnici poichè la loro specializzazione passa di competenza alle Università. La recente riforma della scuola intende trasformare gli istituti tecnici in più generici licei tecnologici, con nuovi programmi didattici, ma tanta teoria e poca pratica. Esattamente il contrario di quanto avvenuto finora: 6 anni di studio per conseguire il diploma di "enotecnico" e stage in cantina a integrazione di tutte le materie specialistiche. In Italia le scuole degli enotecnici sono 10 e diplomano 200 persone ogni anno. Il "Manifesto per l'Istruzione Agraria" evidenzia che "l'attuale ipotesi di riforma delle scuole rischia di disperdere anche quel patrimonio strutturale di laboratori e aziende agrarie che sperimentano in campo nei territori dove si trovano tali scuole di formazione". Le nuove esigenze del mondo agricolo, sottolinea invece il Manifesto, richiedono di promuovere l'avvicinamento dei giovani all'attività lavorativa in agricoltura, favorendo un ricambio generazionale a fronte di imprenditori agricoli in gran parte anziani (solo il 4% degli imprenditori agricoli ha meno di 40 anni). Tra le proposte avanzate con il Manifesto: a) l'istituzione di un profilo specifico di "istruzione superiore agraria" nel quale far confluire gli attuali istituti tecnici e professionali agrari in un unico polo didattico; b) un diverso quadro orario per valorizzare l'insegnamento delle materie tecnico-professionali. "La scuola e la formazione professionale sono fondamentali per il futuro della nostra vitivinicoltura di qualità, quindi dobbiamo riservare loro la massima attenzione - evidenzia Floriano Zambon, presidente delle Città del Vino -. Preparare bravi enotecnici è una delle chiavi di successo delle nostre imprese". Ufficio stampa Città del Vino Tel. 0577/271579 Massimiliano Rella 338/9410716 |