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Grappa, un prodotto storico che pensa al futuro
Proposte e analisi nel primo Forum organizzato a Susegana

La grappa non è un prodotto che guarda nostalgicamente al passato ma è, al contrario, un simbolo del Made in Italy proiettato verso il futuro.

Lo ha dimostrato il Forum “Grappa: Un programma condiviso per migliorare la qualità del servizio”, evento organizzato dall’Accademia della Grappa e delle Acquaviti. Associazione nata nel 2003 per volontà delle aziende Acquavite – Roberto Castagner, Carpenè Malvolti, Distillerie Durbino, Distillerie Francoli, Segnana – F.lli Lunelli e Villa Frattina, con l’obiettivo di promuovere la ricerca qualitativa e lo sviluppo della cultura della grappa.

La giornata, che ha richiamato più di 100 distillatori e operatori del settore giunti da tutta Italia, ha presentato un vero excursus di quanto fatto fino ad oggi dall’associazione per il mondo della grappa. Interessanti i risultati del lavoro su Il mercato della Grappa nella ristorazione del Triveneto, svolto dall’Università degli Studi di Padova grazie al contributo della CCIAA di Treviso. Dall’indagine, compiuta su 120 ristoratori ed enotecari in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, emerge che il ristoratore vede nella grappa un prodotto strategico, che arricchisce l’ offerta del locale sia dal punto di vista dell’immagine che della redditività. Nel 54% dei casi presenta una vetrina delle grappe o dei distillati, a dimostrazione del valore di immagine che attribuisce al prodotto, ma pochissimi presentano una “carta delle grappe”, strumento proposto proprio dall’Accademia della Grappa e delle Acquaviti qualche anno fa. Il ristoratore spesso però è poco informato sui prodotti e sulle loro caratteristiche e nel consiglio al cliente si basa soprattutto sulla propria esperienza e sulla notorietà della marca. I tempi tuttavia sono maturi per compiere un salto di qualità nella comunicazione della grappa perché, da consumatore tradizionale che beve grappa per abitudine, ci si sta spostando verso il consumatore edonista, che vuole saperne di più. Oggi il cliente che beve grappa si sta spostando verso la fascia di età fra i 18 e 35 anni, grazie all’evoluzione del prodotto verso un gusto più moderno e l’immagine rinnovata. Questa classe ha registrato un incremento da circa il 24% delle risposte a quasi il 37%. Anche il consumo femminile è in crescita ed è passato negli ultimi cinque anni dal 17,1% al 23,7. A livello di target, la grappa è consumata dalle fasce di reddito contenuto, legati all’immagine popolare, e da quelle di fascia media alta, rappresentata dai professionisti, che si orientano verso i prodotti di nuova generazione.

Gli elementi che determinano la scelta sono la marca, il legame con il territorio e il vitigno. Altro elemento interessante, nel 52% dei casi il cliente che consuma grappa consuma anche vino e, generalmente, c’è un legame piuttosto stretto fra la conoscenza dei due prodotti. Se infine la patente a punti aveva in un primo momento determinato una consistente flessione dei consumi, oggi il cliente sta riconquistando la fiducia nella grappa, grazie anche all’immissione nel mercato di prodotti con una gradazione alcolica inferiore. Oggi 20 grammi di grappa sono oggi il quantitativo ideale per conciliare piacere e salute. In sintesi, dall’indagine emerge che la grappa è un prodotto importante per la ristorazione ma che, finora, non vi è stata sufficiente attenzione da parte dei gestori. Sono necessarie iniziative di marketing e comunicazione e con questo evento l’Accademia della Grappa e delle Acquaviti ha dimostrato di offrire proposte concrete. L’Accademia è inoltre impegnata nel campo qualitativo grazie a un progetto triennale sulla grappa varietale. Antonio Calò, Presidente del Comitato Scientifico dell’Accademia, ha presentato i risultati del primo anno di indagine. Il progetto è sostenuto dal MIPAF ed è volto a evidenziare le peculiarità dei singoli vitigni nella grappa ottenuta dalle vinacce di quella varietà, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio varietale italiano e, in futuro, anche gli effetti dei singoli terroir per creare dei veri “crus” della grappa.

La giornata si è conclusa con la presentazione del prossimo progetto: l’indagine sul mercato della grappa in Germania, storico consumatore.


Silvia Baratta
Gheusis Srl Unipersonale
V.lo Marmolada 15/ 1
31052 Varago di Maserada (TV)
tel 347 5835050 fax 0422 877965