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Notizie e comunicati stampa dal mondo del vino

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Vincitori Premio Biol 2006
Primo posto al laziale "Quattrociocchi". Ma la miglior regione è la Sicilia. L'isola vanta la miglior qualità media regionale. Secondo posto al siciliano "Primo", che vince anche il BiolKids della giuria dei ragazzi. Terzo lo spagnolo "Rincòn", importante riconferma. Per il blended premiato l'abruzzese "San Zopito"; per il packaging, il portoghese "Azal" e il cileno "San Pietro"

BARI - Ottime performance per gli oli biologici italiani, ma anche importanti riconferme di extravergini esteri. Questo, in sintesi, il verdetto del Premio Biol - Città di Andria, l'unico concorso internazionale riservato ai migliori oli bio svoltosi tra Andria e Bari. A vincere l'undicesima edizione del Biol è il laziale "Olio Quattrociocchi" del Frantoio Quattrociocchi Amerigo di Alatri (Frosinone). Con un voto di 82,60 su 100 è risultato il migliore del 2006 tra gli oltre 250 oli in gara - record di partecipazioni - giunti da 14 paesi di vari continenti. Staccati di pochi decimi, al secondo posto - ad onta del nome - il siciliano "Primo da Agricoltura Biologica" dei Frantoi Cutrera di Chiaramonte Gulfi (Ragusa), che si è comunque aggiudicato il Premio BiolKids assegnato da una giuria selezionata di scolari andriesi. Al terzo posto, uno dei protagonisti delle ultime edizioni, lo spagnolo "Rincon de la Subbetica". Per la miglior qualità media regionale, il riconoscimento va agli oli bio siciliani (38 in gara, con una media voto di 76 su 100).

A consegnare i premi, stamattina in Camera di Commercio di Bari, il presidente camerale Luigi Farace, il coordinatore del Biol Nino Paparella e l'assessore allo Sviluppo economico di Andria Domenico De Nigris. Nelle altre categorie principali, il premio Biolblended (miglior olio imbottigliato e commercializzato con marchi non del produttore) è andato all'abruzzese "San Zopito" della cooperativa S.C.A.L. di Loreto Aprutino (Pescara), mentre il Biolpack (miglior packaging ed etichettatura, assegnato da una specifica giuria di esperti in comunicazione e consumo che quest'anno ha notato evidenti progressi dei concorrenti stranieri) va a due oli esteri - il portoghese "Azal" e il cileno "San Pietro", scelti rispettivamente tra i comunitari e gli extracomunitari. L'elenco di tutti gli altri riconoscimenti territoriali e le menzioni è su www.premiobiol.it.
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Concorso a parte, la manifestazione - organizzata dalla Camera di Commercio di Bari, con direzione tecnica e coordinamento del CiBi e il sostegno del Comune di Andria - ha offerto vari eventi paralleli: la prima parte del programma si è tenuta ad Andria e ha visto, oltre i lavori della giuria internazionale, l'esposizione degli oli in gara a Palazzo di Città, speciali televisivi, la nascita della giuria BiolKids con i ragazzi delle elementari andriesi a lavorare fianco a fianco con gli esperti, una cena Biol-Slow Food, il workshop tecnico su qualità e rintracciabilità nella filiera dell'olio bio, gli incontri Biol Business to Business riservati agli operatori. La tre giorni barese ha avuto per epicentro la Camera di Commercio, con gli oli in gara esposti nell'atrio, due convegni e un forum, nell'ordine sui temi della responsabilità sociale in bioagricoltura, su sviluppo rurale e PSR in Puglia, su "BiolFish e Oro dei Parchi", dedicato all'accoppiata olio e pesce biologico. E nell'ultima giornata anche stand espositivi in Piazza Ferrarese.

Il Premio Biol si tiene con il patrocinio di Ifoam, Coi, Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Regione Puglia e Provincia di Bari, e la collaborazione di vari organismi di settore come Aiab Puglia, ICEA - Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, ACU, Consorzio Puglia Natura, la Fiera spagnola Ecoliva.