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e comunicati stampa dal mondo del vino![]() ![]() ![]() ICEA, tornano ad aumentare le aziende controllate Con oltre 11mila aziende biologiche controllate e 272mila ettari, l'Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale rimane il maggiore ente di certificazione nazionale. E il primo ad allargare l'intervento alla bioecologia: tessile, cosmesi, agriturismo, edilizia. Il presidente Paparella: "Piani regionali e Pac i motivi della ripresa" Dopo qualche anno di flessione, in Italia torna a risalire il numero di aziende che aderiscono al sistema di certificazione biologica. A far da qualificata cartina di tornasole è Icea - Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, il maggior ente di controllo italiano e tra i principali in Europa: nel 2005 ha certificato 11.555 aziende per 272mila ettari. Il numero complessivo di operatori è aumentato di 1.314 unità, con un incremento percentuale del 12,7% (nel 2003 era stato -13,3% e nel 2004 -9,5%). A livello regionale, gli incrementi annui più significativi si sono avuti in Basilicata (+63%) e Puglia (+53%, da 1394 a 2.133: in valore assoluto è la regione con più aziende nel sistema di controllo Icea); a seguire, incrementi in Abruzzo (+23%) e altre regioni. Dunque, fra i 16 enti di certificazione operanti in Italia, Icea risulta quello che controlla il maggior numero di aziende bio: circa un quarto del totale. E a proposito di controlli: sono quasi 17mila le visite ispettive effettuate (anche a sorpresa) nel 2005, con una media altissima, di 1,5 per azienda, quando per legge basterebbe una annua. Ispezioni che hanno portato a 10 cancellazioni aziendali e 168 revoche di lotti di prodotto (3.345 provvedimenti in tutto, comprese anche sospensioni cautelative, sanzioni di semplice natura amministrativa eccetera). <>. Per quanto riguarda le principali novità del 2005, da registrare l'ingresso nella compagine sociale di un nuovo socio di prestigio, il Csqa di Thiene, uno dei maggiori enti italiani di certificazione volontaria, attivo soprattutto in campo agro-alimentare; il rapido incremento delle certificazioni nei settori No Food, in particolare dell'architettura bio-ecologica in accordo con Anab e della bio ecocosmesi; l'avvio del Centro RespEt realizzato per il Comune di Roma, gestito da Icea come capofila, in collaborazione con Banca Popolare Etica, Avanzi e Ctm-Altromercato. Inoltre, grazie alla novità degli standard comuni italiani approvati da Ioas/Ifoam e alla rinnovata azione di Aiab nelle politiche di marchio, diventa ora possibile estendere l'attività di certificazione volontaria in agricoltura biologica a tutela delle produzioni qualificate italiane e in particolare nel settore del dettaglio specializzato. Quanto al bilancio approvato, il totale netto dell'attivo è di 1.457.614 euro, con un incremento del 7,5% rispetto all'anno precedente; il totale del passivo, aumentato delle riserve e del capitale sociale, è invece di 1.446.843 euro, per un utile di esercizio di 10.771 euro, il migliore di tutti gli anni precedenti e destinato a Fondo riserva e utili da reinvestire in investimenti fissi o altre iniziative come da statuto. L'equilibrio finanziario è garantito dal patrimonio netto, rimasto sostanzialmente invariato: 216.221 euro. Infine, il fatturato aggregato del Sistema di Controllo Icea è risultato di 4.936.758 euro, con un leggero incremento rispetto al 2004. Circa il 35% del fatturato deriva da operatori economici che risultano licenziatari per le produzioni biologiche < Icea (www.icea.info) riunisce associazioni storiche dell'agricoltura biologica italiana (Aiab) e greca (Diò), della bioarchitettura (Anab), della certificazione nel settore agroalimentare (Csqa), della finanza etica (Banca Popolare Etica) e dei consumatori (Acu). Con 300 tecnici e 23 Strutture Operative Territoriali presenti sul territorio nazionale e nelle sedi all'estero (Romania, Turchia, Albania, Croazia, Grecia), Icea rappresenta nel panorama degli enti di certificazione un modello originale e innovativo che opera nei settori del Food (agroalimentare e acquacoltura) e del Non Food (cosmesi e detergenti ecologici, forestazione e turismo sostenibile, tessile bio, commercio equo, finanza etica, certificazione SA8000, arredamento ecologico e materiali per la bioedilizia). L'Istituto svolge inoltre varie attività: ricerca e sviluppo in materia di innovazione ecologica dei prodotti e dei processi produttivi; formazione - rivolta a operatori, tecnici e ispettori - nel campo della certificazione dei processi produttivi e della qualità; cooperazione e collaborazione a livello internazionale tesa a favorire l'agricoltura biologica nell'area del Mediterraneo, dell'est europeo e nei paesi in via di sviluppo. L'Istituto gode dei principali accreditamenti nazionali e internazionali: Ministero per le politiche agricole e forestali (DM 91737 del 1/7/2002); Sincert, per le Norme UNI-EN 45011 (ISO 65); Ioas riguardanti l'Ifoam Accreditation Programm; Usda - United States Department of Agriculture - relativo al National Organic Programm (Nop); Ministero per l'Agricoltura Giapponese per il Jas; Conseil d'Accreditation du Quebec del Canada. Il tutto si aggiunge alle altre certificazioni - anche volontarie - fornite: dall'agricoltura e zootecnia bio da Regolamento Cee 2092/91, ai regolamenti in diretta collaborazione con l'Associazione Italiana Agricoltura Biologica relativi al "Garanzia Aiab - Ifoam Accredited", ai prodotti tipici Dop, Igp e Stg, nonché alle certificazioni in vari settori, collegati da un filo rosso all'insegna dello sviluppo sostenibile: bio-ecocosmesi, biodetergenza, bioedilizia, tessile, turismo sostenibile, commercio equo, forestazione, etica e finanza. |