'
'
Tigullio Vino Homepage Home TigullioVino.it Blog Blog Vinix

> Operatori
» Registrazione operatori
» Operatori già registrati
» Club
» Pubblicità
» Newsletter
» Annunci vino-cibo
» Aggiungi ai Preferiti

> News e iniziative
» News ed eventi di rilievo
» Eventi locali, degustazioni
» Terroir Vino

> Contenuti e risorse
» Naviga per regione
» Vino & Olio
» Aziende testate
» Rubriche
» Tgv Blog
» Doc e Docg
» Recensioni Ristoranti
» Esperti
» Strade del Vino
» Parchi italiani
» Viaggi
» Video
» Contatti
» Faq

> Interagire col sito
»
Invia campionatura vino
»
Invia campionatura olio
» Segnala eventi
» Invia comunicati stampa
» Associati al Club
» Recensioni ristoranti
» Invia ricette


> Iscrizione newsletter
Iscriviti alla newsletter di TigullioVino.it per ricevere settimanalmente gli aggiornamenti via e-mail con le degustazioni, le news e gli approfondimenti della Redazione.
La tua e-mail :



> Pubblicità

> Siti e blog del Network
TigullioVino (Magazine)
Vinix (Social Network)
VinoClic (Pubblicità)


Aggiungi alla barra di Google
Il Blog Network di TigullioVino.it
VinoPigro
A Modest Proposal, di Riccardo Modesti
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0

TigullioVino.it ©
E' vietata la copia, anche parziale, senza esplicita autorizzazione della Redazione.
Mappa del sito
Chi siamo / curiosità
Links
Privacy
Contatti







          
                      
Notizie e comunicati stampa dal mondo del vino

Archivio ultimi comunicati stampa
Invia un comunicato
Iniziative enogastronomiche



Ripartono da Milano i Nebbioli dell'Alto Piemonte
Con una conferenza stampa e un banco d'assaggio il Consorzio tutela Nebbioli Alto Piemonte incontra operatori, opinion leaders e appassionati.

Due docg (Ghemme e Gattinara) e sette doc (Boca, Bramaterra, Fara, Lessona, Sizzano, Colline Novaresi e Coste della Sesia) sono il ricco corredo di una zona viticola estremamente vocata, una terra di una manciata di chilometri quadrati adagiata tra le province di Biella, Novara e Vercelli. Una concentrazione di denominazioni unica, che rende immediatamente conto di cosa significhi la parola "vino" da queste parti. Una storia, una tradizione, una potenzialità che non sempre trovano tra gli operatori e i consumatori la giusta visibilità.

Anche perché stiamo parlando di un gruppo di vini che sono da annoverarsi a pieno titolo tra quell'universo noto come le "piccole doc del Piemonte". Piccole non certo per le caratteristiche organolettiche, di beva, di serbevolezza che sanno esprimere, quanto per il fatto di essere vini "a tiratura limitata", vere e proprie gemme che nascono da terreni vitati dalle superfici estremamente ridotte, spesso rubate a colli e montagne, capitoli di quella "viticoltura eroica" che deve fare i conti con una morfologia che pretende fatica, sacrificio, manualità.

Basta citare qualche dato per dare una idea di quanto questi prodotti siano, in realtà, una proposta di nicchia, adatta a chi è alla ricerca di gusti, profumi, bouquet particolari. La docg Gattinara può contare, ad esempio, su poco meno di 95 ettari di vigneto in produzione, il che significa 4600 ettolitri di vino. Ancora più contenuti i dati per il Ghemme, che non arriva a 50 ettari e a 2mila ettolitri di vino… senza parlare dei 9,5 ettari da cui nasce il Boca, i 28 del Bramaterra, i 19 del Fara, i 6,5 del Lessona, i 13 ettari di vigna da cui nascono i vini della doc Sizzano. Vini di nicchia, produzioni limitate, spesso - purtroppo - poco note in un consumo dove mode e marketing sembrano imporre filosofie e valori.

Proprio per questo il Consorzio tutela Nebbioli dell'Alto Piemonte ha deciso di prendere l'iniziativa e di organizzare un doppio evento a Milano: una conferenza stampa - svoltasi lo scorso 25 novembre al Ristorante Il Rigolo di Largo Treves - dove il presidente Eugenio Arlunno e un gruppo di produttori hanno presentato alcuni vini delle loro terre a un nutrito gruppo di giornalisti, di operatori e opinion leaders.
Una strategia che, però, non ha voluto rivolgersi solo ai "soliti noti", ma che ha approfittato della settima edizione del Week end della degustazione (svoltosi allo Spazio Pelota dal 24 al 26 novembre) per avvicinare il folto pubblico di appassionati e curiosi che da oramai tre anni prende parte alla rassegna milanese. In questa cornice una ventina di produttori hanno dunque avuto modo di fare assaggiare i propri vini ai 5600 visitatori registrati al Wed, cogliendo l'occasione per presentare a una vasta platea cosa sanno regalare i vini di queste terre.

Vini che, proprio per la loro limitata disponibilità, sono lontani dagli altari, dalle celebrazioni rituali, dalle rincorse a prezzi sempre più folli. Vini rossi di stoffa, con un rapporto prezzo-qualità ideale, che nascono dove il Nebbiolo vince le sfide imposte da una terra povera e da un clima forte, trasformandosi in vini di carattere, che danno il loro meglio a tavola, accompagnando piatti e cibi di cui rinnovano il piacere a ogni sorso, grazie alla loro freschezza, al nerbo che queste "uve del nord" concedono alla bottiglia.

Il Consorzio tutela Nebbioli Alto Piemonte raccoglie ottanta realtà produttive, di cui circa la metà presenti sul mercato con un proprio marchio. Realtà spesso più note agli estimatori stranieri che italiani, abbarbicate sui colli della parte più settentrionale del Piemonte, impegnate a lavorare vigneti alle falde delle Prealpi, con il Monte Rosa che fa da quinta, tra Ticino e Sesia. Terre dove i Celti iniziarono a coltivare la vite, che qui vanta lunga e felice frequentazione. Terre di origine glaciale, ricche di ferro e senza quasi traccia alcuna di calcare, con un clima che completa il quadro e spalanca le braccia al Nebbiolo, allo Spanna, come si chiama da queste parti. Una terra dove nascono anche vini bianchi molto particolari, fortemente segnati dalle caratteristiche del terroir, che porta il vitigno Erbaluce a esprimersi con risultati interessanti.

Di tutto questo, dunque, si è parlato e assaggiato a Milano. "Una prima tappa - ha dichiarato Eugenio Arlunno, presidente del consorzio - di un itinerario che ci deve vedere impegnati nel far conoscere le nostre produzioni a un pubblico sempre più vasto e che comincia a essere stanco di trovarsi di fronte a vini sempre più simili, sempre più omogenei. I vini che nascono dalle nostre terre - ha proseguito Arlunno - percorrono una strada completamente diversa ed è questo il messaggio che, a partire da Milano, vogliamo lanciare: che esistono ancora vini "particolari", capaci di dare sensazioni differenti, di esprimere il territorio in tutta la sua validità e con tutte le sue contraddizioni. Vini ricchi di personalità, capaci di dare sensazioni e di essere bevuti con grande piacevolezza".


Per ulteriori informazioni:
Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte
Palazzo Municipale - Via Roma 21- Ghemme (Novara)
telefono 0163 841750 - fax 0163 841750
www.consnebbiolialtop.it - info@consnebbiolialtop.it