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Notizie e comunicati stampa dal mondo del vino![]() ![]() ![]() AGRICOLTURA, RINTRACCIABILITA' DELLE PRODUZIONI, TRADIZIONE E GENIUS LOCI Elementi per la qualificazione e la valorizzazione del territorio lecchese La valorizzazione delle produzioni agricole e della filiera agroalimentare, il loro ruolo nel promuovere la qualità delle singole realtà territoriali anche sotto il profilo turistico e paesistico sono stati i temi centrali del Forum della Camera di Commercio di Lecco che si è svolto il 31 marzo 2005 a Calolziocorte in provincia di Lecco. Le dimensioni statistico-economiche del settore agricolo lombardo ne fanno un sistema leader a livello nazionale: 43% della superficie regionale utilizzata; produzione agricola lorda vendibile pari al 13,3% di quella nazionale; patrimonio zootecnico pari al 26% di quello nazionale per i bovini e al 45% per i suini. Le dimensioni quantitative del comparto agricolo sono contenute rispetto agli altri settori produttivi, ma sul piano qualitativo condivide con essi le caratteristiche di economia avanzata, innovativa, aperta ai mercati internazionali. Anche l'agricoltura è alla ricerca di un riposizionamento competitivo e di un miglioramento della sua capacità di sviluppo sostenibile per far fronte all'economia globalizzata attraverso la valorizzazione delle sue specificità. Per Vico Valassi, Presidente della Camera di Commercio di Lecco, la tipicità e la qualità sono sempre più fattori rilevanti di competitività in tutti i comparti, anche in quello agricolo. "Il sistema camerale, sia a livello di singole Camere di Commercio sia a livello di unione regionale e nazionale, investe da tempo in interventi finalizzati a migliorare la capacità competitiva dei singoli comparti dell'economia. L'introduzione di politiche e marchi di qualità per qualificare il prodotto locale e fornire maggiori garanzie al consumatore, il sostegno alla ricerca in campo scientifico e tecnologico, la promozione trasversale della qualità tra diversi settori economici (agricoltura, turismo, artigianato, industria, commercio), generano processi virtuosi nelle aziende coinvolte e, per diffusione, in tutta la filiera". Valassi dichiara inoltre: "Occorre far crescere la consapevolezza che si può promuovere un territorio a cominciare dalla salvaguardia delle sue produzioni. Agricoltura di qualità e non di quantità, per poter vincere la concorrenza, che deve essere letta in chiave di occasione per far emergere esperienze di eccellenza. Un approccio che ben si addice al territorio lecchese, stretto tra lago e montagna, che non si può porre come obiettivo un'agricoltura di tipo intensivo. La condizione necessaria per raggiungere tali obiettivi, in una logica di sostenibilità e competitività, è la convergenza tra istituzioni e imprese". Virginio Brivio, Presidente della Provincia di Lecco, ha sottolineato in particolare l'importanza della promozione del territorio e della valorizzazione paesistica, oltre che del comparto agricolo. Il modello Italia, che nasce dal modo di vivere italiano, secondo il sociologo Francesco Morace, Presidente di Future Concept Lab, può in questo momento giocare un ruolo dirompente e innovativo lungo il solco della propria tradizione che parte dal basso, dal territorio e dai distretti. Italia ed Europa si troveranno in prima linea nella sfida alla creazione di nuove estetiche e qualità di vita, che compensino il "crollo estetico " - prima ancora che etico - del comunismo e l'agonia estetica dello standard americano alla McDonald. "Il Genius loci, il talento del luogo e la sua natura unica e distintiva, portatrice di identità, nei prossimi anni si rileverà decisivo sia nei progetti aziendali e civili sia nella comunicazione in rete. Nelle dinamiche di produzione, l'energia delle radici e l'influenza del Genius Loci rimangono determinanti soprattutto in una realtà come quella italiana che da sempre costituisce un mosaico di identità più che un disegno compatto e coerente. Conoscere e valorizzare il proprio Genius Loci, permette di essere più attrattivi, più credibili, più distintivi e proprio in questa prospettiva i fenomeni creati da una sana globalizzazione, invece di appiattire e distruggere il Genius Loci delle culture e dei prodotti, ne permettono una rapida circolazione e un rafforzamento incrociato. Nella difesa dei valori italiani hanno fatto più i prodotti tipici con la loro eccellenza che qualsiasi dichiarazione di politici e capi di stato". Alberto Capatti, Rettore dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo Bra e Colorno, ha approfondito il tema delle produzioni tradizionali del territorio nella nuova visione della gastronomia, mettendo a confronto i dati tratti dagli inventari dei prodotti tipici in sede italiana e in sede europea con i dati relativi alla situazione gastronomica del territorio del Lario. "E' importante ricostruire il processo che ha cancellato i prodotti tradizionali, come ad esempio hanno fatto in Francia e Gran Bretagna, che si sono dotate dell'Atlante Storico dei prodotti. Bisogna puntare sull'innovazione per ridefinire la forte tradizione storica; anche per il nostro territorio, sia a livello locale che nazionale, è necessario procedere alla codificazione della produzione nella sua autenticità, colmando così la scomparsa di produzioni importanti, come quelle ittiche o la vocazione di Colico come paradiso della cacciagione". L'origine e la rintracciabilità delle produzioni, un tema di grande attualità, è stato trattato da Duccio Castellotti Direttore regionale Coldiretti Lombardia. "Sicurezza ambientale ed alimentare sono alla base della qualità della vita. Per tutelare e difendere questo patrimonio la strategia di Coldiretti si incentra sulla rigenerazione dell'agricoltura italiana: qualità, piena sicurezza alimentare e ambientale, rintracciabilità e certificabilità. Oggi in Italia un pacco di pasta su quattro è fatto con grano duro straniero; il 20% del concentrato di pomodoro utilizzato per produrre salse italiane è cinese; 160 milioni di litri di olio d'oliva vengono importati ogni anno per essere miscelati con quello italiano. E' necessario quindi valorizzare le nostre produzioni, difenderle dall'omologazione e dalla delocalizzazione territoriale ed è per questo che occorre un sistema di etichettatura chiaro. L'indicazione della zona di origine della componente agricola del prodotto è una doppia garanzia: per il consumatore e per l'impresa agricola. Giacomo Mojoli, della Presidenza Internazionale di SLOW FOOD, si è soffermato sul valore aggiunto del genius loci. "Attorno ai temi dell'enogastonomia c'è fin troppa comunicazione. Dalla spettacolarizzazione attuale dell'immagine gastronomica è necessario riportare l'attenzione sull'alimentazione. Mangiare è fondamentalmente un 'atto agricolo': quando scegliamo un prodotto alimentare, di fatto influenziamo lo sviluppo del modello agricolo che l'ha generato. L'agricoltura, contrariamente ai luoghi comuni, non rappresenta un modello arretrato e bucolico, ma un laboratorio dentro il quale sperimentare e rivivere un nuovo futuro produttivo. Per ottenere cibo di qualità bisogna partire dalla qualità della terra, dall'ecosistema del mare, da un nuovo modello di agricoltura, agronomia, zootecnia e acquacultura. Un prodotto alimentare di qualità non può esistere senza salvaguardare un ambiente basato sulla sostenibilità". Dal punto di vista dei consumatori, come ha illustrato Angelo Motta, Segretario Regionale Adiconsum Lombardia, la qualità dovrebbe essere la dote più appetibile del prodotto perché "acquistando un prodotto si premia una storia e non solo si sceglie la genuinità oppure un costo equo. E' importante educare alla qualità come concetto ampio che comprenda tutti questi valori". Nelle testimonianze originali e appassionate delle aziende del territorio lecchese si è toccata con mano l'esperienza applicata del "Genius loci". Il pesce di lago, sconosciuto ai più, è tutto da scoprire con la conoscenza scientifica approfondita e la maestria culinaria di Cristian Ponzini, ristoratore di Bellagio, che propone la pesca eco-sostenibile, prima esperienza di questo tipo in acqua dolce in Italia. Il latte è protagonista di tre esperienze eccellenti: produzione e vendita del latte crudo della cooperativa A.P.A. di Como e Lecco, vendita diretta dal produttore al consumatore attraverso degli speciali distributori che si stanno diffondendo nel territorio lecchese; la cooperativa di agricoltura biologica Leccolatte offre prodotti tipici (formaggi, yogurt, burro, latte fresco pastorizzato) e ne garantisce il processo di rintracciabilità del latte dalla stalla al consumatore, certificandone ogni passaggio; il bitto, unico formaggio al mondo che può durare dieci anni, è prodotto dalla Associazione Produttori Valli del Bitto (Gerola Alta) con metodi di antica tradizione, attraverso un'attività con forte valenza ambientale. Percorsi didattici in fattoria sono offerti dall'Azienda Agrituristica La Fiorida di Mantello condotta da Plinio Vanini. Le strade del vini e dei sapori del territorio si incontrano a Montevecchia, dove Mario Ghezzi alle Terrazze offre una ospitalità squisita a base di specialità locali. Grazie alla riqualificazione e alla riscoperta di produzioni tradizionali, questi imprenditori innovativi hanno saputo trasformare e valorizzare le aziende anche a beneficio del territorio. L'importanza della valorizzazione dei prodotti tipici è stata poi testimoniata con una ricca degustazione curata dall'Associazione Donne in Campo in Lombardia, che dal 1999 raccoglie un gruppo di imprenditrici e donne attive nel settore agricolo. Per informazioni: Camera di Commercio di Lecco Ufficio Promozione - 0341/292217 Claudia Trillo PELITI ASSOCIATI - 02/20480015 |