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Notizie e comunicati stampa dal mondo del vino

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DI RITORNO DALLA FIERA DEI VINI DI MOSCA: ECCO LE IMPRESSIONI DEL PRESIDENTE E DEL DIRETTORE DELL'ENOTECA REGIONALE DEL MONFERRATO

VIGNALE MONFERRATO - Si è conclusa mercoledì 17 novembre 2004, la RUSSIAN INT'L WINE & SPIRITS FAIR 2004 di Mosca a cui l'Enoteca Regionale del Monferrato ha partecipato per la prima volta come capofila di una cordata dove oltre i produttori comparivano Istituzioni come Mon.d.o., Alexala, Provincia di Alessandria e Enoteca di Acqui Terme.

"E' un mercato che offre potenzialità immense - Commenta il Presidente dell'Enoteca Pietro Arditi - in cui c'è ancora molto da costruire sia sul fronte della comunicazione che della distribuzione del prodotto. Va anche detto che è un mercato in rapida evoluzione in tutti i suoi aspetti, sia come conoscenze sia come operatori. Faccio un esempio; abbiamo conosciuto sommelier con una conoscenza molto approfondita del mondo del vino che avevano ben precisa di cosa sia il Monferrato. Quindi presumo che fra non molto tempo il livello di competenza enologica sarà anche in Russia elevato. Per contro c'è da dire che i grandi gruppi, italiani e stranieri, sono già fortemente radicati su un mercato che conta per ora soltanto quindici importatori autorizzati. Per le piccole aziende al momento parrebbe non esserci molto spazio, ma in realtà abbiamo potuto constatare che una volta individuato il canale giusto al Russia può essere un business anche per i piccoli". Quali sono questi canali giusti? "Penso che bisogna far nascere la domanda dal basso, ad esempio fidelizzare qualche ristorante che stimoli la domanda di importazione".

Per il Direttore Organizzativo dell'Enoteca Pierangelo Cumino "La Russia è un mercato non maturo per massicce importazioni dal Piemonte a causa degli altissimi dazi ed ai particolari canali distributivi che ancora ha. Per i produttori presenti è stata un'esperienza importante per comprendere il tipo di mercato e i competitori che vi operano. Lì c'era tutto il mondo del vino, dagli australiani, ai cileni , passando per un olandese che tratta solo vini argentini, tutte aziende che superano il milione di bottiglie esportate. La Francia era in grandissima evidenza con la società Sopexa che riuniva tutti i produttori e tutte le regioni in un unico stand. Ovviamente per sfondare servirà il sostegno delle Istituzioni. Ovvero fare in grande quello che l'Enoteca del Monferrato ha fatto in piccolo rappresentando a Mosca tutto il territorio, Provincia, Mondo, Alexala e così via. La stessa cosa va fatta a livello nazionale, mi auguro che in futuro Enoteca d'Italia assuma il ruolo che oggi già svolte la Sopexa francese".