Tigullio Vino Homepage Home TigullioVino.it Blog Blog Vinix

> Operatori
» Registrazione operatori
» Operatori già registrati
» Club
» Pubblicità
» Newsletter
» Annunci vino-cibo
» Aggiungi ai Preferiti

> News e iniziative
» News ed eventi di rilievo
» Eventi locali, degustazioni
» Terroir Vino

> Contenuti e risorse
» Naviga per regione
» Vino & Olio
» Aziende testate
» Rubriche
» Tgv Blog
» Doc e Docg
» Recensioni Ristoranti
» Esperti
» Strade del Vino
» Parchi italiani
» Viaggi
» Video
» Contatti
» Faq

> Interagire col sito
»
Invia campionatura vino
»
Invia campionatura olio
» Segnala eventi
» Invia comunicati stampa
» Associati al Club
» Recensioni ristoranti
» Invia ricette


> Iscrizione newsletter
Iscriviti alla newsletter di TigullioVino.it per ricevere settimanalmente gli aggiornamenti via e-mail con le degustazioni, le news e gli approfondimenti della Redazione.
La tua e-mail :



> Pubblicità

> Siti e blog del Network
TigullioVino (Magazine)
Vinix (Social Network)
VinoClic (Pubblicità)


Aggiungi alla barra di Google
Il Blog Network di TigullioVino.it
VinoPigro
A Modest Proposal, di Riccardo Modesti
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0
Rotfl! il Blog di JFSebastian usenettaro 2.0

TigullioVino.it ©
E' vietata la copia, anche parziale, senza esplicita autorizzazione della Redazione.
Mappa del sito
Chi siamo / curiosità
Links
Privacy
Contatti







          
                      


          Notizie e comunicati dal mondo del vino


           Archivio comunicati stampa

           Invia un comunicato

           Iniziative enogastronomiche

           La Rassegna Stampa di Tigulliovino
TRADIZIONE, CULTURA E SAPORI SI INCONTRANO A SAN VITO LO CAPO
AL COUS COUS FEST CHEF DI QUATTRO CONTINENTI


Integrazione, multiculturalità, gioia di stare insieme, il suono di tante lingue diverse e l’armonia dello stesso entusiasmo. E’ questa l’atmosfera del gioioso popolo del Cous Cous Fest, la rassegna internazionale giunta alla settima edizione che dal 21 al 26 settembre prossimi animerà le caratteristiche vie di San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, nella Sicilia Occidentale. Crocevia di popoli, culture e tradizioni, la cittadina, designata capitale internazionale del cous cous dalla “Carta internazionale di San Vito Lo Capo”, firmata durante l’ultima edizione, diventa ogni anno palcoscenico mediterraneo d’eccezione per una gara gastronomica alla quale fanno da contorno appuntamenti culturali, serate tematiche e concerti di fusion e world music.

San Vito Lo Capo, località turistica tra due riserve naturali orientate, con un mare turchino lambito da una spiaggia bianchissima, ospiterà la kermesse internazionale, che vedrà cimentarsi chef provenienti da quattro continenti: Africa, Asia, Europa e Sud America. Alla gara gastronomica invitate le delegazioni ufficiali di Brasile, Costa d'Avorio, Italia, Marocco, Senegal, Tunisia, e, per il quarto anno consecutivo, anche Israele e Palestina. Quest’anno, in vista dell’apertura verso l’Occidente, potrebbe essere presente anche la Libia, dove il cous cous è piatto nazionale.
Il cous cous come medium di significati simbolici e rituali legati all'amicizia, la fratellanza e l'integrazione e alla cultura della dieta mediterranea, "piatto della pace", unisce mondi e culture diverse nel segno dell’integrazione e dello scambio.

Il Cous Cous Fest rappresenta una case history di marketing territoriale e turismo sostenibile messo in atto dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Peraino e indirizzata alla destagionalizzazione dei flussi turistici nella cittadina. Formula che si è rilevata vincente se si considera che dal 1997 al 2003 le presenze di italiani e stranieri nel comparto alberghiero ed extralberghiero sono più che raddoppiate (+162,7%), passando da 134.377 a 352.980. Dato che diventa ancora più significativo confrontando le presenze relative a settembre, mese in cui si svolge il Cous Cous Fest, dove le presenze sono più che triplicate (+355,3%) passando da 11.063 nel 1997 a 50.373 nel 2003 .

Internazionale e qualificata la giuria, presieduta da Enzo Vizzari, giornalista enogastronomico e curatore delle guide de “L’Espresso” e composta da giornalisti ed opinion leader del mondo della cultura, dello spettacolo, del turismo e dell’enogastronomia che assegnerà, al termine delle due giornate di gara, il premio "Miglior Cous Cous 2004".

Fantasioso e stuzzicante, anche per i palati più esigenti, il programma degli appuntamenti culturali. Quest’edizione darà maggiore spazio a momenti di dibattito e workshop internazionali che vedranno esperti, nutrizionisti, e antropologi confrontarsi sul tema del “Cous Cous Fest come case history di marketing culturale per la promozione territoriale” e i migliori chef del Sud Italia dibattere sull’influenza della cucina etnica nell’ambito della loro proposta gastronomica di qualità.
I villaggi gastronomici, realizzati in perfetto stile mediterraneo, "Cous Cous dal Mondo" ed "Expo Village", allestiti nel centro storico della cittadina, daranno la possibilità al pubblico presente di degustare il cous cous nelle varianti proposte dagli chef dei paesi in gara e di conoscere la migliore proposta agroalimentare ed enologica siciliana. Un laboratorio permanente, sempre in fervente attività, sarà la “Casa del Cous Cous sanvitese" dove si potrà assistere a tutte le fasi della lavorazione e degustare la versione sanvitese del piatto, elaborata nel corso dei secoli dalla tradizione locale e trapanese.

Tra i bianchi e stretti vicoli di origine araba e la colorata e abbagliante vegetazione mediterranea si snoderà un itinerario del gusto alla scoperta di prodotti agroalimentari di qualità, da gustare in abbinamento ai migliori vini del territorio, nell’ambito di laboratori, corsi di cucina, approfondimenti con esperti e nutrizionisti e serate tematiche.

Storie e leggende della gastronomia trapanese all'interno de "La Provincia di Trapani à la carte", dove si potranno degustare le specialità gastronomiche trapanesi, mentre nell’area di “Dolcemente Sicilia” è il trionfo del palato con le proposte della più classica pasticceria siciliana: cassatelle, cannoli, cassate e dolci di mandorla accompagnati da vini liquorosi delle isole minori.

Chef d’autore ai fornelli con l’iniziativa “Metti una sera a cena”; “Mediterraneo à la Carte” guiderà invece il visitatore attraverso la cucina multietnica del Mediterraneo proposta da chef siciliani e stranieri che si esibiranno in officine gastronomiche aperte al pubblico: un programma fitto di appuntamenti curato da Vittorio Castellani, alias Chef Kumalè, giornalista gastronomade esperto delle cucine del mondo.

Al tramonto del sole, San Vito si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto: protagonista sarà la world music nazionale ed internazionale con il "Cous Cous Live Music", la rassegna musicale giunta alla terza edizione e promossa dalla CNI - Compagnia Nuove Indye. Il Cous Cous Live Show proporrà, sotto le stelle, spettacoli di intrattenimento, concerti e rassegne all'insegna dell'integrazione di suoni e stili diversi, secondo lo spirito della rassegna.

IL COUS COUS TRA LEGGENDA E REALTA’
Una leggenda narra che re Salomone, innamoratosi perdutamente della regina di Saba, passasse le notti insonni, smaniando e deperendo a vista d’occhio. Il medico di corte, interpellato, gli preparò un sapiente impasto di semola di grano duro, insaporito da alcune essenze vegetali. Il re, ripreso vigore, poté finalmente regnare in pace. Nacque così il cous cous, o almeno, così racconta la leggenda dove compaiono due delle parole chiave che fanno di questo piatto qualcosa di più che un semplice soggetto gastronomico: amore e pace.
Non è retorica. Ci vuole amore per dar vita al rito antico ed armonioso dal quale nasce il cous cous: l’ncocciata, con la quale la semola viene lavorata e amalgamata. Ed è facile il parallelo con le maree della storia, che hanno agito sui popoli del Maghreb sino ad amalgamarne le usanze e le culture. Maftoul, kseksou, cuscus, cuscussù, cascasa, sekso, kskso, kuskus, burgul, tabouleh… Dall’Africa alla Sicilia, dall’Europa al Sud America, il cous cous ha viaggiato e viaggia nei cuori e nelle tradizioni degli emigranti ed oggi è uno tra i primi esempi di glocal: cibo globalizzato più di tanti altri, ma camaleontico rispetto alla gastronomia locale. In Costa d’Avorio tra gli ingredienti ci sono i tuberi di manioca, a San Paolo del Brasile non mancano i cuori di palma ed in Marocco lo smen e la cannella. Tolleranza è la parola d’ordine: il cous cous non si sovrappone alle usanze locali, le amalgama nel paziente impasto che ne fa pietanza prelibata e simbolo da cui prendere spunto. Oggi più che mai.

Foto ed ulteriori informazioni sono disponibili consultando il sito ufficiale dell’evento www.couscousfest.it


Ufficio stampa
Angela Abbate
Mobile. +39 335 7406260 – Tel +39 091 6263080
ufficiostampa@couscousfest.it