> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Notizie e comunicati dal mondo del vino
Archivio comunicati stampa
Invia un comunicato
Iniziative enogastronomiche
La Rassegna Stampa di Tigulliovino
Finita la bolla dei vini d’immagine Volano i Best Buy verso un +10% Buone prospettive di ripresa sui mercati esteri per il Vigneto Italia, ma solo per la qualità al giusto prezzo Consumatori più consapevoli premiano chi ha saputo investire sul livello qualitativo senza eccedere nel costo: 9 famose aziende nazionali dell’Enoteca Italiana confermano la nuova tendenza del mercato emersa al 38° Vinitaly. Nuove opportunità da Russia, Nord Europa e Asia, segnali di risveglio da Germania e Stati Uniti Finita la “bolla speculativa” dei vini d’immagine ad alto prezzo, sono le etichette con miglior rapporto tra qualità e costo a tenere il mercato e addirittura a far incrementare le vendite. “Al 38° Vinitaly, importante banco di prova per il settore – spiega Flavio Tattarini, Presidente di Enoteca Italiana - è stato senza dubbio decretato il successo dei vini Best Buy, definizione con cui Wine Spectator indica le etichette con miglior rapporto qualità/prezzo, e il mercato ha premiato le aziende che da anni perseguono una filosofia basata su qualità, ricerca e innovazione, che sono la vera forza del sistema vitivinicolo italiano. Abbiamo fatto una breve indagine fra alcuni associati che ci hanno confermato quanto avevamo intuito già in fiera. ” Il Vinitaly di quest’anno ha decisamente premiato i Best Buy, di tutte le fasce di prezzo. Donatella Cinelli Colombini del Casato Prime Donne di Montalcino e della Fattoria del Colle di Trequanda (SI) racconta: “Noi siamo arrivati in fiera con una valutazione di Wine Spectator di 94/100 sul nostro Brunello e Vinitaly ci ha lanciato su un incremento del 12/13% sul fatturato totale. Le proposte più promettenti sono arrivate dalla Russia e piccole cose anche da India e Corea. Davvero positivo poi il segnale che ci è arrivato dalla Germania, che ci ha chiesto di raddoppiare gli ordini di Chianti.” Anche Riccardo Ricci Curbastro, produttore dell’omonima azienda in Franciacorta parla di un risveglio del mercato tedesco. “Già a Pro Wein di Dusseldorf era chiaro questo atteggiamento del consumatore, orientato verso prodotti con buon rapporto qualità prezzo. Prospettive di notevole interesse ci sono arrivate anche dall’Est Europa e in previsione speriamo di ottenere un incremento del 15% sul fatturato totale.” Il segmento più importante del mercato per le aziende italiane di pregio, secondo Sandro Boscaini patron della Masi di Gargagnago di Valpolicella (VR) è ora quello dagli 8 ai 18 euro, con riconoscibilità di marca e sicurezza di personalità nel vino.”Non c’è dubbio - spiega Boscaini - che il messaggio più chiaro del Vinitaly è stato a proposito del rapporto prezzo/qualità. E’ emerso chiaramente che pur nelle difficoltà date dall’effetto dollaro, dalle situazioni socio-economiche, dalla concorrenza del Nuovo Mondo, abbiamo in Italia un prodotto ancora ricco di appeal, capace di interessare culturalmente purchè nasca in ambiti professionali.” Roberto Vivarelli, Amministratore Delegato di Fontanafredda ( Serralunga d’Alba – Cuneo), Poggio Bonelli e Chigi Saracini ( Castelnuovo Berardenga – Siena) aziende vitivinicole del Gruppo Mps, parla di una prospettiva di incremento sul fatturato totale del 10% e di segnali incoraggianti che guardano proprio ai Best Buy sia sul mercato italiano che in Russia e Nord Europa. “Chi fa prodotti di qualità si affermerà sempre di più sul mercato. Buone opportunità ci arrivano dai paesi del Nord Europa, dove i consumatori sono certamente molto consapevoli rispetto alle scelte di acquisto e alla Russia che rappresenta una grande opportunità commerciale.” Buone prospettive in Germania, Paesi Scandinavi e Giappone per la Di Majo Norante di Campomarino (CB) che segnala un grande apprezzamento per i propri vini da sempre contraddistinti da un ottimo rapporto tra il livello qualitativo e il costo. In particolare best seller di quest’anno sono stati l’Aglianico e il Ramitello. Eccellente annata poi per il Prosecco, che nel 2003 non ha subito alcune flessione di vendita, anzi: la Carpenè Malvolti di Conegliano Veneto si conferma come azienda leader di settore in Italia e in molti mercati esteri. Dal 1997 al 2003 Carpenè ha accresciuto i volumi sui mercati esteri passando dalle 400.000 bottiglie del 1997 alle 2.320.000 bottiglie del 2003. Nodo centrale per la ripresa del settore, soprattutto all’estero, è per Josè Rallo di Donnafugata (Marsala) un’adeguata comunicazione dei prodotti del nostro paese. “La crisi del vino non sta solo nel prezzo, ma anche nella competitività verso le aziende del nuovo mondo che si muovono con ottime strategie di marketing e comunicazione che noi non abbiamo ancora.” Ufficio Stampa: Marzia Morganti Tempestini, 335 6130800 Agenzia Freelance, tel. 0577 219228 |