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Iniziative enogastronomiche
La Rassegna Stampa di Tigulliovino
| IN BORGOGNA L'ENOTECA DEL MONFERRATO FA IL TUTTO ESAURITO Un tal successo non se lo aspettavano neppure gli organizzatori francesi, e così sorprendendo tutti l'Enoteca del Monferrato ha fatto il tutto esaurito (in termini di bottiglie e degustazioni vendute) in terra di Borgogna lo scorso fine settimana. Lo stand con le insegne monferrine, collocato nella piazza principale di Chalon S/Saône per la premières rencontres vins de France d'Europe et de la Gastronomie, è stato preso d'assalto dai turisti tedeschi ed inglesi, in vacanza nella regione, e soprattutto dai francesi, benché essi siano fortemente nazionalisti quand'è tempo di difendere il proprio vino e la propria gastronomia. In tutto alcune decine di migliaia di visitatori nei due giorni, che hanno risposto al richiamo dei profumi e sapori d'Europa. Era la prima edizione della kermesse organizzata dal Lions Club di Mercurè (padrino della manifestazione è stato Georges Pertuiset, Presidente della sommellerie francese) per ravvivare l'offerta turistica della regione e per raccogliere fondi a scopo benefico. Una quarantina di espositori, con le golosità più raffinate, come l'immancabile foie gras, e con i vini della middle-Europe: alsaziani, champagne e cognac e dell'area mediterranea, segnata dalla presenza della Corsica. L'Enoteca, unico rappresentante del tricolore, ha accettato coraggiosamente la sfida con Barbera del Monferrato e Grignolino Monferrato Casalese, in pratica due ignoti in terra d'oltralpe. I vini erano stati selezionati tra i migliori presenti a Palazzo Callori: Accornero Giulio & Figli di Vignale Monf.to, Beccaria Davide di Ozzano Monf.to, Canato Marco di Vignale Monf.to, Cantine Valpane di Ozzano Monf.to, Castello di Lignano di Frassinello Monf.to, La Scamuzza di Vignale Monf.to, Morando Silvio di Vignale Monf.to, Saccoletto Daniele di San Giorgio Monf.to, Vellano Pierino di Camino. Ovviamente il Barbera ha riscosso più successo che il Grignolino, poichè più vicino al gusto internazionale. Molti dei visitatori dello stand Monferrino già lo conoscevano. Il Grignolino, invece grande sconosciuto, ha sollevato molta curiosità per le sue particolari tipicità, e tante domande circa colore, struttura, tannino, area di produzione, abbinamenti e così via. E' importante sottolineare che proprio l'area geografica di produzione ha suscitato i maggiori interessi tra i visitatori, dunque oltre che promozione dei vini è stata fatta promozione turistica del territorio "Credo che con questa operazione - commenta il Presidente dell'Enoteca Pietro Arditi - abbiamo fatto del bene ai vini del Monferrato casalese, ma anche a tutti il territorio perché se lo si promuove di più arriverà anche il turismo. Quel turismo che ci interessa perché è quello che ama i vini e la cucina, che desidera dormire in un agriturismo o Bed&Brekfast, un tipo di ospitalità che spesso è offerta dagli stessi produttori di vino. Insomma, un circuito virtuoso". |