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Il Dolcetto di Bricco Rosso
13 settembre 2003 Farigliano


Se ci trovassimo nei pressi di Farigliano sabato 13 settembre potrebbe capitarci di udire in lontananza voci e scorgere movimenti di altri tempi Non dobbiamo stupirci: è il Bricco Rosso in festa.
Avvicinandoci sempre di più sentiremo chiaramente, esultante e quasi liberatorio, "Guarda, là c'è il Bricco Rosso!" poiché stiamo per assistere all'arrivo dei Cartonè. Al Bricco Rosso per un giorno si ha la possibilità di rivivere il passato ed allo stesso tempo di sentirsi proiettati nel futuro grazie alla rievocazione storica e spettacolare dell'arrivo dei Cartonè che farà da sfondo alla presentazione del Dolcetto di Dogliani Biologico, fiore all'occhiello della produzione e nuova sfida dell'azienda.
Ogni anno, fin dal Medioevo e ancora nella prima metà del secolo appena trascorso, arrivavano i Cartonè, camionisti ante litteram, ma anche piccoli negozianti di uve in proprio. Giungevano dalla pianura e dalle lontane vallate alpine per procurarsi un piccolo ma prezioso carico di "dolcetti". Ore ed ore di viaggio, rumoroso, lento, costante, nel freddo penetrante delle notti settembrine, sudati al sole caldo del mezzogiorno, finché avvistavano il gran mare di colline, le Langhe: "Guarda, si vede già il Bricco Rosso, laggiù" si urlava da un carton all'altro. I cartonè indicavano con il braccio disteso, la collina sopra Farigliano, la più alta forse, che ancora oggi presenta una particolarità singolare: sarà il substrato geologico, sarà la posizione dei vigneti, fatto sta che li, l'ora della vendemmia arriva con un leggero anticipo, arrossando foglie e pampini e creando una piccola isola vermiglia nel mare, ancora verdeggiante delle colline circostanti. Proprio per questo i Cartonè hanno, da sempre, eletto questo bricco come punto di riferimento finale della loro piccola odissea. E questo nome è, oggi, riportato sulle mappe come toponimo per individuare la bella cascina di cui vogliamo parlare, l'Azienda Agricola Bricco Rosso.
Ci troviamo sulle colline che fanno da spartiacque fra Dogliani e Farigliano alla destra idrografica del Tanaro, con un'altitudine che va dai 300 ai 450 metri.
Nel corso degli anni l'opera di acquisizione dei terreni più vocati al dolcetto è andata avanti costantemente, portando alla disponibilità totale della splendida collina del Bricco Rosso, sconfinando anche oltre lo spartiacque, nel territorio del comune di Dogliani.
Oggi l'Azienda Agricola Bricco Rosso può contare su un patrimonio unico nel suo genere: la più grande di proprietà di questa parte di Langa, destinata quasi esclusivamente al Dolcetto di Dogliani Doc.; a parte alcuni filari di Freisa e Chardonnay. Ma l'orgoglio del Bricco Rosso è la nuova antica cantina e modernissima insieme. Completamente interrata e dotata di supporti tecnologici d'avanguardia per la vinificazione, ma anche di grandi botti in legno di rovere e barriques per la maturazione dei vini.
L'infernot, il secondo piano sotterraneo della cantina, è completamente scavato nel "tuv" la marna azzurra delle Langhe, ben visibile in superficie con le roche, i calanchi del Tanaro. Qui, a più di dieci metri sotto il livello del suolo si conservano e si affinano i gioielli più pregiati dell'azienda.
La filosofia del Bricco Rosso, sintesi perfetta di modernità e tradizione la troviamo nei vini in cantina dove si punta tutto sulla tipicità, utilizzando una tecnologia morbida non invasiva, senza abusare della barriques per non coprire la forza di un bouquet che proviene direttamente dalla terra e dal vitigno: perché e tra i filari che si decide veramente la qualità del vino. Nulla viene trascurato, dall'impianto dei vigneti ai sistemi di potatura, dalla lotta biologica dei parassiti, alla selezione in vendemmia, dalle tecniche di vinificazione, alla maturazione e affinamento dei vini in cantina. I vini prodotti, conservati e imbottigliati nella Cantina Bricco Rosso, sono rappresentati in primo luogo dal Dolcetto di Dogliani, anche in versione "biologica", dal Langhe Freisa, vino piemontese di antichissima tradizione, riproposto con la peculiarità di un tempo, quando imbottigliato presto in primavera, assumeva una leggera, naturale vivacità che si manifestava con allegria all'apertura della bottiglia. E ancora un Langhe Chardonnay, dal profumo ampio e suadente, fermentato in parte in piccoli legni e ultimo nato, lo Suagnà, vino rosso a base dolcetto coniugato con altri vitigni di Langa, lungamente affinato prima in botti di rovere, e poi in barriques fino a raggiungere una rara armonia. La pronuncia suagnà che in piemontese si scrive soagnà, sta ad indicare un lavoro eseguito con diligenza, accuratezza e impegno onde ottenere il maggior perfezionamento possibile.
Lo stesso impegno e la stessa attenzione impiegati nella preparazione di questo vino.
Il 13 settembre 2003 a partire dalle 14.30 alla Cascina Bricco Rosso sarà possibile scoprire il gusto per il vino biologico e rivivere le avventure dei Cartonè, suggestiva rievocazione proposta dall'associazione roerina "I Cartonè" per allietare l'inizio della vendemmia con gli amici di sempre e quelli che ancora non lo sono.

Per maggiori informazioni:
Segreteria organizzativa WELL COM
Tel. 0173/362958 Rita Barbero
Ufficio Stampa Tel 0173/362958