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Figli di un Bacco minore
Rassegna nazionale dei vitigni autoctoni, di tradizione e delle doc minori
Bagnacavallo Chiostro di San Francesco
7 - 8 giugno 2003


200 CANTINE 150 VITIGNI E 300 VINI IN DEGUSTAZIONE
Orari della manifestazione:
Sabato 7 giugno 2003 dalle 11 alle 22 Domenica 8 giugno 2003 dalle 10 alle 19

La produzione enologica nazionale continua a fare enormi passi avanti sotto tutti gli aspetti (qualità del prodotto, affidabilità, ricerca, investimenti ecc.) Anche regioni, storicamente meno vocate, stanno dimostrando che è possibile migliorare la produzione vitivinicola e raggiungere traguardi magari impensabili solo pochi anni addietro.
Questa indubbia crescita però, spesso è avvenuta e avviene uniformando la produzione (dal vitigno alla cantina) sui vitigni internazionali e magari nell'uso di lieviti selezionati che ne standardizzano il gusto e trascurando il patrimonio viticolo autoctono e tradizionale. Non è nelle nostre intenzioni una difesa ideologica e conservatrice della tradizione "come valore in sè", semmai l'obiettivo è la salvaguardia, la promozione e l'ulteriore valorizzazione della biodiversità, quale espressione di cultura e storia non solo enologica di un territorio.
Di conseguenza è risultato oggettivo porci alcune inevitabili domande. E' normale che il vino prodotto in territori diversi sia invece frutto degli stessi vitigni?
E' positivo che molte aziende nella loro produzione si avvalgano di un pool ristretto di tecnici enologi ed agronomi che di conseguenza "plasmano", seppure a livelli alti, le caratteristiche gustative dei vini? E' giusta l'attuale indiscriminata e non normata utilizzazione dei lieviti?
Perchè ha trovato spazio ed attenzione l'impianto di viti transgeniche?
Ed infine cosa possiamo fare come movimento Slow Food per riproporre la biodiversità, per salvaguardare il paesaggio ed il patrimonio agricolo, per respingere l'appiattimento del gusto internazionale imperante o peggio ancora l'omologazione ottenuta attraverso l'uso, nè giustificato nè necessario del transgenico?
In sintesi, cosa possiamo fare per rilanciare gusti enologici antichi e dimenticati e determinare un mercato più ampio per quei produttori che tenacemente ed orgogliosamente resistono a produrre vini non sempre adeguatamente remunerati e gratificanti?
Per rispondere a queste domande è nata l'idea di realizzare Figli di un Bacco minore che vuole essere appunto una vetrina nazionale per la migliore produzione enologica derivata in purezza da vitigni autoctoni e tradizionali. Una vetrina per difendere la biodiversità, non espiantando produzioni locali a vantaggio di quelle internazionali, più conosciute e redditizie. Una vetrina che si riproporrà annualmente per favorire un Bere Italiano, non frutto di astruse ed astoriche logiche autarchiche ma nel solco della valorizzazione del comparto agroalimentare italiano e nel segno di offrire ai consumatori valide alternative di qualità ai gusti internazionali egemoni.
Durante la rassegna potrete degustare oltre 300 vini, selezionati da Slow Food, testimoni della migliore produzione nazionale. Vi aspettiamo.

Per informazioni e prenotazioni:
Coordinamento Regionale Slow Food Emilia Romagna
tel. 051- 6830187 fax 051- 6830424
E-mail: centoggi@libero.it

Ufficio Stampa
Mary Luppino 338-3990309
E-mail: m.luppino@libero.it