1)Mirabile Bianco Sicilia Igt 2003
Tipologia : Bianco
Gradazione alcolica : 13
Vitigni : Grillo, Grecanico, Viognier
Lotto : 1/04
Prezzo sorgente : 6,00 euro
Aspetto Visivo : 3
Aspetto Olfattivo : 3
Aspetto Gustativo : 3,5
Impressioni Generali : 2,5
Ottenuto dall'assemblaggio di Grillo e Grecanico, vinificati in acciaio,
e di Viognier, in barrique per il 50%, questo Mirabile bianco si presenta
nel calice di color giallo paglierino carico dai bei riflessi dorati,
limpidissimo e di buona consistenza. Al naso, sul frutto, emergono abbastanza
evidenti le note caramellate del legno. Intendiamoci, non si tratta di
prevaricazione ma l'impronta "dolce" e vanigliata è senz'altro
ben avvertibile e, alla lunga rischia di divenire stucchevole. Fortunatamente
il vino è forte di buona freschezza e, alla speziatura dolce affianca
un bel frutto fresco agrumato, arancia in particolare. In bocca l'equilibrio
è lievemente sbilanciato verso la componente morbida. Vino tecnicamente
ben eseguito, di bel frutto, un poco penalizzato dalla "dolcezza"
della speziatura e dalle note caramellate del sia pur marginale passaggio
in barrique. Il suo prezzo in enoteca si attesta intorno ai 10/11 euro.
Punteggio
: 12/20
Un Bicchiere di TigullioVino.it 
2)Mirabile Sicilia Igt Rosso 2003
Tipologia : Rosso
Gradazione alcolica : 13
Vitigni : Nero d'Avola 60%, Altri autoctoni 20%, Internazionali 20%
Lotto : /
Prezzo sorgente : 7,50 euro
Aspetto Visivo : 3
Aspetto Olfattivo : 2,5
Aspetto Gustativo : 3,5
Impressioni Generali : 3
Nel calice si presenta di color rosso rubino, con riflessi granata, leggermente
scarico all'unghia. E' limpido e di media consistenza. Al naso, evidenti,
emergono le note speziate dolci del passaggio in piccoli legni (per il
50%) che investono il frutto di un sentore netto di vaniglia che, più
che integrarsi, va a coprire. Un peccato perché lo avverti, lì
sotto, quel piglio deciso del vitigno re della Sicilia, il Nero d'Avola.
Ne cogli la spezia indigena, il pepe nero, il frutto rosso, gli accenni
di grafite ma solo in secondo piano, purtroppo. Con una speziatura meno
ruffiana - è poi così necessaria ? - ed un poco di persistenza
gustativa in più, non rischierebbe di divenir stucchevole e potrebbe
ambire a ben più alti traguardi. La zona di produzione e la materia
prima ci sono tutte. Il suo prezzo in enoteca si attesta intorno ai 13
euro.
Punteggio : 12/20
Un Bicchiere di TigullioVino.it 
Considerazioni finali
sull'azienda
L'Azienda Mirabile vuol far bene ci sembra. La zona è quella giusta,
la materia prima è di qualità e l'impegno dal punto di vista
dell'immagine denota grande cura dei particolari e la voglia di puntare
in alto : vedi, per esempio, le splendide etichette, ancor prima che le
ottime brochure. Buona la trasposizione del vitigno fino al calice : riconosci
abbastanza distintamente sia il Grillo che il Nero d'Avola nei due vini
proposti, bene anche l'esecuzione tecnica, legno non inviadente a livello
tannico.
L'azienda potrebbe tuttavia migliorare ulteriormente, da un lato riducendo
ancora un poco le rese in vigna dall'altro lato, variando un poco gli
obiettivi di gusto perseguiti.
Forse non condividiamo del tutto la filosofia che accarezza troppo da
vicino un gusto artefatto, quello c.d. internazionale, a scapito della
schiettezza dei vitigni di origine, dell'originalità e della conseguente
personalità che il vino, con queste caratteristiche, acquisisce
inevitabilmente. Concentrandosi più su vitigno e frutto che sulla
ricerca di queste speziature dolci, con le premesse di qualità
- del tutto evidenti - si otterrebbero a nostro avviso vini di beva senz'altro
più lunga e piacevole.
Terminate una bottiglia di Mirabile Rosso. Avrete chiaro cosa intendiamo
quando parliamo di stucchevolezza delle note dolci, delle note caramellate,
della fine ma pur sempre evidente speziatura vanigliata.
La piacevolezza di un vino, a nostro parere, va ricercata nella sua bevibilità
alla distanza piuttosto che nell'approccio ruffiano al primo sorso, approccio
che talvolta rischia di divenire il tallone d'achille del vino stesso.
Con le vostre uve e i vostri vitigni, modulando un poco - o addirittura
eliminando - questo esubero nella ricerca della beva "dolce",
siamo certi potrete raggiungere risultati ancor più gratificanti
e, soprattutto, lontani dal rischio di facili omologazioni. Le basi, lo
ripetiamo, sembra ci siano tutte. Buon lavoro.
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