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Collezionare etichette, ancora indotto generato dal mercato del vino
di Slawka G. Scarso

C'è chi colleziona bottiglie e avendo spazio e locali adatti mette da parte per un futuro indeterminato il vino che più gli piace e che, ovviamente, più è in grado di tollerare il passaggio del tempo. E c'è pure chi preferisce bere subito il vino in questione e tenere da parte le etichette. Un hobby di sicuro non nuovissimo - in giro si possono trovare collezioni che sfoggiano cimeli risalenti a centinaia di anni fa - ma che oggi si rinnova grazie a tecnologia e voglia di diversificare. Perchè, come sempre, se c'è un mercato, vale la pena sfruttare l'opportunità.

Così negli ultimi anni è incrementato il numero di prodotti dedicati al collezionismo di etichette, prodotti che col miglioramento delle tecnologie sono diventati più abbordabili di prima. Si tratta innanzitutto di speciali adesivi stacca-etichetta che permettono di separare il prezioso foglietto di carta dalla bottiglia evitando che la colla rovini tutto. Un processo delicato che altrimenti richiederebbe anche qualche giorno tra bagnare le etichette e tenerle in "ammollo" (da dieci a quaranta ore circa), staccarle e asciugarle, e non pochi grattacapi e momenti di maniacale disperazione.
Tra questi si può citare a titolo esemplificativo "Ricordo del vino", un adesivo importato dal Giappone che permette in soli cinque minuti di staccare il prezioso fogliettino che identifica ciascuna bottiglia a scaffale. In questo caso basta applicare l'adesivo all'etichetta, lasciarlo aderire aiutandosi magari con un oggetto duro, e poi lasciare agire per 5 minuti. A questo punto basterà staccare l'adesivo e questo si porterà con sé anche l'etichetta. L'adesivo poi si potrà applicare a sua volta a un foglietto di carta sul quale annotare i proprio appunti di degustazione.

Da ottobre 2007 è poi arrivato in libreria un memorandum fai da te delle etichette. Si chiama Enorandum ed è un album per collezionare le etichette del vino ideato dalla neonata edizioniGrafite. Un po' come gli album, sempre più di moda, dove riportare le proprie ricette preferite. La particolarità di quest'album è che contiene anche una confezione omaggio di targhette con le quali è possibile staccare le etichette per riattaccarle sull'album. A ciascuna etichetta una pagina, dove ovviamente non manca lo spazio per inserire note, descrizione del vino e via dicendo. Inoltre, è presente anche un glossario dedicato ai vitigni italiani e ai termini della degustazione.

Se questi sono prodotti che puntano a chi acquista il vino, c'è infine chi sviluppa delle novità dedicate in primo luogo ai produttori. In questo caso si tratta di una speciale retro etichetta autoadesiva strappando la quale il cliente potrà trovare un'immagine in miniatura dell'etichetta di fronte e altre informazioni aggiuntive fornite dal produttore stesso. Si tratta di MemoWine, un progetto ideato e brevettato da Poligrafica S. Faustino S.p.A. L'obiettivo è quello di lasciare al cliente finale una traccia del vino, sotto forma di biglietto da visita del produttore stesso. Un biglietto da visita che ricorderà il vino al momento di un successivo acquisto e che in un mercato frammentato come quello del vino potrebbe generare una maggiore recall del marchio.


Ad integrazione del pezzo della nostra Slawka, segnaliamo :


Slawka G. Scarso