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Resoconto cena degustazione con Rabino, Berta e Cerutti 11/07/02
Giovedì 11 luglio 2002, abbiamo incontrato tre interessanti produttori piemontesi,
giovani d'età ma già degni di nota.
Protagonisti due produttori piemontesi, Marco Rabino e Guido Berta.
Alla cena ha partecipato anche Giamario Cerutti, dell'azienda Cerutti
che ha concluso la serata con il suo Moscato d'Asti.
Piu' sicuri di se davanti al pubblico, per personalità, Marco Rabino e Gianmario Cerutti,
piu' timido Guido Berta, che ha lasciato parlare di se i suoi vini...e come hanno
parlato !
Luogo dell'incontro è stato il noto ristorante "La Brinca" di Ne (Ge) teatro di
numerose felici scoperte enologiche.
I video della serata
Marco Rabino, Guido Berta e Giamario Cerutti presentano le rispettive aziende >>
Marco Rabino parla del suo Grignolino d'Asti >>
Gianmario Cerutti e il suo Moscato d'Asti >>
All'aperitivo sono stati abbinati i due vini bianchi di Rabino e Berta, rispettivamente, un
Sauvignon 2001 ed uno Chardonnay 2000, entrambe interessanti e tecnicamente
molto ben eseguiti, forse maggior piacevolezza di beva va attribuita al Sauvignon,
ma si tratta di due prodotti molto differenti tra loro e non facilmente paragonabili.
Vorremmo pero' concentrare il nostro commento sui rossi, indiscussi portagonisti
della serata.
Innanzitutto facciamo i nostri complimenti a Marco Rabino per il suo Grignolino
d'Asti davvero molto piacevole e di perfetto abbinamento sugli antipasti della campagna
di Ne...tredici gradi e non sentirli...
Mentre ci veniva servita la Barbera d'Asti di Guido Berta, abbiamo appreso che
l'amico Walter Massa, recente ospite delle nostre serate online, stava seguendo la
serata online da casa... Pare che queste tecnologie stiano davvero incontrando l'interesse
anche dei piu' improbabili fruitori della rete...avanti così !
Qualche altro produttore ci ha seguito online ?
Fatecelo sapere a : info@tigulliovino.it !
La Barbera di Berta, dicevamo.
Splendida. Un ottimo esempio di Barbera non barricata dove l'estratto colpisce il
degustatore insieme ai prorompenti sentori di frutta rossa tendente al maturo.
Le sensazioni sono forti e dirette ma mai sferzanti, grazie alla carezza finale
offerta dalla ben presente morbidezza.
A seguire, un'altro grande vino, la Barbera d'Asti 2000 doc di Marco Rabino,
che trascorre parte del periodo precedente l'imbottigliamento in barrique e parte
in tonneaux austriaci, che hanno dato davvero grande eleganza a questo vino.
Marco Rabino, ha sostenuto anche in uno dei video della serata, di essere riuscito
a tirar fuori un prodotto di qualità anche in zone non perfettamente esposte.
Non possiamo che confermarlo, la sua Barbera è davvero un gran bel vino :
il legno c'è ma non è mai prevaricante, anzi, il suo apporto e lieve e aggraziato
e non ruba nessuno spazio al frutto che domina nelle sensazioni gustative finali.
Ma non è finita, chiude la rassegna dei grandi rossi bevuti durante la serata, la
Barbera d'Asti Superiore "Canto di luna" di Berta, il quale, abbiamo appreso
durante la serata, ha avuto modo di fare "un po' di scuola" da Chiarlo, soprattutto
per cio' che riguarda l'uso del legno.
Pare abbia studiato bene il "ragazzo". Questa Barbera è ben bilanciata sotto
tutte le sue componenti gustative, tanto che se dovessimo descriverla con un solo
aggettivo, la definiremmo equlibrata, con due, equlibrata ed armonica.
Avete presente quando, talvolta, si esclama : "splendido l'uso della barrique, c'è ma
non si sente", è questo il caso.
Un lavoro importante in vigna, ha permesso, come nel caso della
Barbera di Rabino, di poter sfruttare solo gli apporti positivi dei piccoli legni.
Si arriva infatti al momento dell'affinamento con un prodotto ricco, importante
che certo non teme di essere sovrastato dai classici sentori boisee.
E' quello che accade altre volte, quando piu' frettolosamente, il produttore
dell'ultimo minuto, poco bada alla sostanza vera e propria, utilizzando i piccoli
legni quasi dessero il famoso "tocco di mida". Niente da fare, servono le uve buone,
le basse rese o, in alternativa, la massima conoscenza del vigneto, come accade,
spesso, quando si ha a che fare con piccoli produttori di buona volontà, che lavorano
con passione.
Ha chiuso la serata un interessante Moscato d'Asti proposto da Gianmario Cerutti,
vino di buona freschezza, piacevole, per nulla stucchevole, felicemente abbinato
al dolce di pesche della Brinca.
Per tenervi aggiornati sui prossimi eventi video :
http://www.tigulliovino.it/video/eventi.htm