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Resoconto verticale con il Timorasso e il Monleale di Walter Massa 03/07/02
Mercoledì 3 luglio 2002, all'enoteca Vino e Cucina in Via Bighetti a Chiavari (Ge),
ospiti del bravo Antonio Olivari (sommelier professionista), abbiamo avuto il
piacere di trascorrere una riuscita serata in compagnia del nobile, ribelle,
disperato ("Porthos" ce lo conceda), Walter Massa titolare dell'azienda Vigneti
Massa di Monleale (AL).
I video girati durante la serata (con audio)
Introduzione ai Colli Tortonesi, il Timorasso come vino di qualità >>
Intervento di natura geografica. Nel Tortonese, Cortese o Timorasso ? >>
La verticale del Timorasso >>
Tortona ed un mercato di qualità >>
Una verticale con una decina di autentiche perle enologiche :
- Timorasso "Costa del Vento" 2000
- Timorasso "Costa del Vento" 1998
- TImorasso "Costa del Vento" 1996
- Timorasso "Costa del Vento" 1995
- Monleale (Barbera) 1998
- Monleale (Barbera) 1997
- Monleale (Barbera) 1996
- Monleale (Barbera) 1993
- Monleale (Barbera) 1990
- Muscatè 2000
Andiamo con ordine, partiamo dal Timorasso.
Walter ha fatto e sta facendo un grandissimo lavoro nel Tortonese.
Da 1,5 ha del 2000 è riuscito ad estendere i vigneti di Timorasso a 4 ha,
per circa 40.000 bottiglie di produzione.
Durante gli anni 60, racconta il produttore, dalla Val Borbera arrivavano
circa 5000 quintali di queste uve, poi ? Che è successo ? Solo uva da mangiare.
Eccezion fatta per la piccola ma preziosa produzione di Sassobraglia, altro
produttore della zona.
Il lavoro di Walter, ma ancor di piu' la sua tenacia, il suo spirito e la sua
convinzione in cio' che stava facendo, ha portato oggi altri bravi produttori
a seguire le sue orme e si spera che gli attuali 25 ha totali vitati a timorasso
possano in futuro raddoppiare.
Un uomo simbolo dunque, che ha tra i meriti principali di aver aperto un cammino.
"Leggi il territorio o contadino !...se oggi il mercato non ti premia, stai tranquillo
che lo farà la natura !...", è solo una delle frasi intense, dirette, dai toni
a volte colorati da espressioni dialettali (spesso piu' efficaci di molte parole ndr),
con cui Walter ci ha trascinato...con l'aiuto dei suoi vini, è ovvio.
Il Timorasso si è espresso bene su tutte le annate in degustazione.
Piacevolissimo il 2000, con profumi di fiori, frutta fresca, crosta di pane,
di grande morbidezza e giusta freschezza, è forse l'annata che puo' incontrare
maggiormente il gusto di gran parte dei consumatori.
Il '98 è incredibile, travolge.
Da solo reggerebbe tranquillamente una cena a base di carne.
Concentrato, grasso e polposo, ricco di frutta matura, e sentori intensi, tendenti
al mieloso ma mai stucchevoli per via di una piacevolissima vena acida che
pulisce la bocca in deglutizione.
Lo stesso Walter ha definito il '98 come "un'annata agraria", in cui la terra ha
dato tutta se stessa. Lui, dice, ha fatto poco...sarà...
Qualcuno arrivati al '96 e al '95, se n'è uscito decantando l'eccezionale uso
della barrique su questo vino, ed in effetti questa polposità e questi terziari
evoluti potevano anche ingannare...ma quale barrique ?!
E' anima che si beve dal bicchiere, e in questi vini la senti quella del Walter Vignaiuolo.
Ci tiene molto a questa qualifica, vignaiuolo : in uno dei nostri video potrete
godere di certe "sfumature" sulla differenza tra questa figura e quella del viticoltore che
Walter ha elargito ai fortunati commensali in sala...un'altra delle sue perle.
Amato, odiato (qualcuno al suo paese pare non aver gradito le sue idee), personaggi
come lui se ne trovan pochi.
Non molti decidono (o hanno la possibilità), di bloccare la commercializzazione di
intere annate, "solo" per attenderne l'evoluzione.
Walter ci ha provato, e dobbiamo dire, con grandi risultati.
E' finita l'era in cui il vino bianco andava consumato entro 1-2 anni.
Adesso qualche alsaziano potrebbe cominciare a preoccuparsi...
Passiamo ai rossi.
Il Monleale si conferma una grande, grandissima espressione del Barbera.
Di questo vino abbiamo assaggiato le annate '98, '97, '96, '93 e '90.
Un susseguirsi di profumi e di sensazioni che diventavano sempre piu'
fini ed eleganti a mano a mano che andavamo indietro con gli anni.
Potentissimi, polposi, ricchi di estratti, esuberanti i testimoni del
'98 del '97 e del '96 piu' rotondo degli altri due.
Incredibili le due annate piu' anziane, il '93 ed il '90 : sensazioni
gustative ancora perfettamente integre. All'esame olfattivo, la frutta
matura delle prime tre annate si è evoluta, la frutta è
sotto spirito, il vino è ampio, spiccano i terziari, il goudron
su tutti. In bocca la polpa grassa delle precedenti annate, già
rotonda nel '96, si è ulteriormente affinata. I tannini sono naturalmente
precipitati, lascindo in bocca sensazioni setose, morbide, rotonde e carezzevoli.
Non hanno perso nulla, anzi, l'evoluzione li ha decisamente completati.
Se dovessimo definirne lo stato evolutivo, potremmo dire che le annate
'93 e '90 sono mature. Siamo quasi al picco della fase evolutiva, ma la
curva, a nostro avviso, non scenderà ancora per diversi anni.
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Bella serata, trascorsa davvero con piacere.
Se volete andare a trovare "il personaggio", lo trovate in Piazza Capsoni a
Monleale (AL).
Se poi volete fermarvi a cena, in paese c'è "Le Vinaie", enoteca con cucina
che propone tutti i suoi vini.
Per tenervi aggiornati sui prossimi eventi video :
http://www.tigulliovino.it/video/eventi.htm