Verticale online di Taurasi Docg Radici Mastroberardino (16/12/02)
Abbiamo voluto osare lunedì 16 dicembre 2002.
Un collegamento "multiplace" per confrontarsi nella degustazione
di uno splendido esemplare di Aglianico irpino : il Taurasi Docg Radici
dell'azienda Mastroberardino di Atripalda (AV).
L'evento è stato organizzato da Tigulliovino.it con la collaborazione
dell'azienda Mastroberardino e dell'amico Paolo Giolivo, Consigliere Provinciale
Onav di Avellino.
Nella foto a sinistra Piero Mastroberardino sullo sfondo al centro.
Nella foto a destra, Paolo Giolivo, co-organizzatore dell'evento durante
un momento della degustazione.
Oltre all'azienda Mastroberardino, collegata alla nostra postazione di
Genova tramite streaming video, hanno partecipato attivamente all'evento
altre due "commissioni" degustatrici : una a Greve in Chianti
(Le Cantine di Greve dei f.lli Bencistà) ed una a Seiano (NA),
nel noto ristorante stellato La Torre del Saraceno di Gennaro Esposito.
Alcune importanti presenze all'interno dei 4 gruppi di degustatori. Solo
per citarne alcune : Daniel Thomases, noto e competente degustatore
nonchè stretto collaboratore di Luigi Veronelli, Leonardo Romanelli,
giornalista de La Repubblica e collaboratore Slowfood, Gennaro Esposito,
patron del ristorante La Torre del Saraceno, Piero Mastroberardino,
Vice Presidente Gruppo Mastroberardino, Fabio Cimmino, collaboratore
inviato di WineReport, Luciano Pignataro, giornalista de Il Mattino,
Paolo Cosimo Lombardi, Vice Direttore Generale Banca Popolare
dell'irpinia.
Video della serata
Non avendo trovato il tempo di scattare neppure una foto durante la
serata, pensiamo di farvi cosa gradita riportandovi almeno il link di
un video girato durante un momento della degustazione nella postazione
ligure di Tigulliovino.it :
Video girato
nella postazione di Tigulliovino.it >>
Cinque le annate coinvolte in questa spettacolare degustazione multimediale,
dal 1997 al 2001 in un'anomala ma azzeccatissima sequenza, suggeritaci
dal responsabile Controllo Qualità dell'azienda Vincenzo Mercurio
: 1999, 1998, 1997, annate già in bottiglia e 2000, 2001 en primeur
di botte. Più avanti capiremo anche il perchè di questa
sequenza.
Le quattro postazioni si sono scambiate i commenti e le impressioni sui
cinque vini in degustazione tramite una chat provata, accessibile solo
tramite password, appositamente allestita per questo evento da Tigulliovino.it.
Alla chat hanno partecipato anche alcuni fortunati visitatori di Tigulliovino.it
che, per primi, ne hanno fatto richiesta.
Ricordiamo che il numero di persone esterne ammesse alla chat è
stato limitato a cinque per consentire di svolgere al meglio la degustazione.
L'apertura totale al pubblico infatti, in caso di elevato numero di collegamenti,
avrebbe potuto compromettere la stabilità della chat e, quel che
più importa, avrebbe sicuramente creato una certa confusione all'interno
della stessa. Non ce ne voglia, quindi, chi non è riuscito a prenotarsi
per tempo : abbiamo già sigillato un campione per tipo dei vini
degustati la sera del 16 dicembre per riassaggiarli in evento analogo
a distanza di qualche anno.

Altri due momenti della degustazione nella posazione di Atripalda (AV)
Durante la serata abbiamo ricevuto moltissime visite alla pagina della
webcam, prova che questo tipo di eventi, a dispetto di chi sostiene il
contrario, incontrano l'interesse o, se non altro la curiosità,
degli appassionati e diverte gli addetti ai lavori.
Oltre alle immagini della nostra postazione dalla cantina del ristorante
La Brinca di Ne (Ge), abbiamo trasmesso per il pubblico anche le immagini
della cantina di Mastroberardino di cui qui sotto vi riportiamo un'immagine
inviataci dal titolare dell'azienda :
La verticale secondo Tigulliovino.it
Tutti i vini proposti si sono rivelati di livello alto con punte d'eccellenza
per quanto riguarda le annate 1997 e 2000. Le stesse due annate citate
sono state fonte di una piccola polemica rivolta dai degustatori di Tigulliovino.it
alla cantina di Atripalda per quanto riguarda l'impostazione del vino
che, nell'annata 2000, pur eccezionale, sembra ricercare il favore di
un nuovo gusto e mercato.
Qui di seguito i risultati della degustazione di Tigulliovino.it del 16
dicembre 2002 :
Taurasi Docg Radici 1999
Proposto dall'azienda en primeur, quest'annata sarà in commercio
da maggio 2003.
Colore molto bello, di un bel rubino limpidissimo. Al naso si presenta
davvero piacevolissimo con senori fruttati intensi di frutta tendente
al maturo. All'esame gustativo è intenso e persistente ma non ancora
perfettamente equilibrato nelle sue componenti morbido-dure, peccato di
gioventù. In ogni caso un ottimo vino, che con 16/20, ha meritato
i due bicchieri pieni di tigulliovino.it
Taurasi Docg Radici 1998
E' in commercio da soli 6 mesi. Il colore presenta caratteristiche
analoghe al '99. Anche qui naso molto pulito, intenso e persistente di
frutta tendente al maturo, mora ed un lieve speziato. Ritorna il frutto
al gustativo con interessante persistenza gustativa. Anche qui, siamo
davanti ad un bel vino che ha davanti a se ancora un lungo cammino : 15/20
di Tigulliovino.it, si aggiudica i due bicchieri.
Taurasi Docg Radici 1997
A giudizio della nostra commissione il miglior campione in degustazione
della serata.
Ci siamo trovati davanti ad un grandissimo vino che ha avuto bisogno di
qualche minuto per aprirsi ma che, una volta espressosi al meglio, ha
saputo rimarcare appieno le caratteristiche tipiche del Taurasi. Un vero
Aglianico in purezza, assolutamente integro e non ritoccato, un Barolo
del sud, alla vecchia maniera del nord, che ci è piaciuto moltissimo,
soprattutto per il rispetto della tradizione e per una marcatissima tipicità.
Bellissimo il colore, di una limpidezza quasi cristallina. Bellissimo
anche il naso, intenso e persistente su note fruttate mature e sotto spirito.
In bocca è stato un trionfo, con caratteristiche organolettiche
che denotavano pieno equilibrio gustativo. La curva evolutiva di questo
vino è già molto alta ma ben lontana dall'apice. Sicuramente
vino molto longevo che in futiro non mancherà di soprenderci ancora
di più. Nel frattempo, gli diamo già il nostro massimo riconoscimento.
Con 18.5 punti su 20, si è aggiudicato a pieno titolo i 3 bicchieri
di tigulliovino.it
Taurasi Docg Radici 2000 >>
Questo vino ha suscitato un piccolo "battibecco" all'interno
della commissione degustatrice. Il bello del vino, talvolta, è
che oltre ad aggregare divide.
Vino importante, di estrazione impressionante, con persistenza gustativa
lunghissima.
Un'accesa polemica quella sorta tra la commissione di Tigulliovino.it
: da un lato alcuni degustatori hanno chinato il cappello, come davanti
ad un capolavoro, dall'altro, non meno convinti della bontà del
vino, altri degustatori hanno mosso un appunto all'azienda Mastroberardino.
Perchè questa importante virata nel metodo di produzione ? Provocatoriamente
si è voluto insinuare che l'azienda Mastroberardino con questo
2000 abbia inaugurato un nuovo modo di produrre il proprio vino storico,
il Radici.
Un vino più vicino al gusto del mercato, un "supervino",
immediatamente appagante, grasso e persistente, di concentrazione esasperata.
Non dimentichiamoci che si trattava di un campione en primeur di botte
!
In ogni caso, è al di la di ogni dubbio la qualità, eccelsa,
che da questa virata scaturisce.
Un vino diverso dalle annate precedenti per estrazione e concezione, cui
il nostro Sergio Circella ha mosso l'unica critica di chiamarsi "Radici",
per ovvie considerazioni circa la tradizione e tipicità cui si
ricollega in modo automatico questo nome tanto caro all'irpinia.
Anche qui 3 bicchieri, meritatissimi. Ma per ragioni completamente diverse,
è ovvio, da quelle che hanno fatto assegnare i 3 bicchieri anche
all'annata 1997.
Taurasi Docg Radici 2001 >>
(Valutazione non assegnata per l'estrema giovinezza del vino)
Durante la serata abbiamo avuto modo di apprendere in anteprima dall'azienda
Mastroberardino che, non avendo la vendemmia 2002 presentato condizioni
idonee a garantire l'eccellenza delle uve richiesta per la produzione
del Taurasi Radici, il vino in parola non sarà vinificato nella
sua versione 2002. Le uve selezionate saranno destinate alla produzione
di un ottimo Aglianico IGT Avellanio 2002, che godrà dei disagi occorsi
al fratello maggiore … come a dire che il celebre “homo homini lupus”
non si limita agli organismi biologici di tipo umano, ma a volte si estende
anche ai vini!
Un caloroso ringraziamento a Piero Mastroberardino per la disponibilità,
a Dino Bosco dell'omonima azienda per la cortese collaborazione e a Paolo
Giolivo di Avellino, amico e collaboratore nonchè eclettico wine
promoter con cui abbiamo in progetto futuri eclatanti eventi multimediali...
Per tenervi aggiornati sui prossimi eventi video :
http://www.tigulliovino.it/video/eventi.htm
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