Gradnik Vignaioli in Plessiva "... dove la grande quercia spande la sua ombra maestosa...".
Cosi’ disse il vecchio antenato quando decise di costruire una nuova dimora per la sua famiglia e intorno all’albero secolare si ammucchio’ pian piano un nuovo borgo. I commerci con l’Austria stimolarono la costruzione di una cantina sotterranea, ideale per raccogliere i mosti appena pigiati nella soprastante tinaia. Con un concetto moderno e tecnicamente ingegnoso, il mosto scendeva a caduta nelle botti di legno attraverso apposite aperture del soffitto della cantina, ancor oggi perfettamente visibili. Tutto questo fiori’ nel 1870, anno nel quale l’azienda agricola Gradnik puo’ dire di avere iniziato la sua vitienologia. Le due guerre che hanno sconvolto le terre e i popoli di confine hanno causato un prolungato rallentamento dell’attivita’ aziendale, ripresa in pieno solo verso il 1965.
Gradimiro Gradnik, per tutti Miro di Plessiva, ebbe tra i primi vignaioli del Collio il coraggio di dissodare queste terre estreme e portarle alla vite. Miro e’ stato, per il Collio e il Friuli una figura di vignaiolo simbolica. Un pezzo d’uomo, dal volto pacioso, amico di tutti, lavoratore instancabile e sempre presente dove si parlava di vino.
Tra i primi nel Collio inizio’ il commercio del vino in bottiglia. Facile a dirsi oggi, ma quasi avveniristico negli anni sessanta. Ma Miro, con il rurale altruismo, non s’occupo’ solo di viti e di vino. Il suo spirito estroverso lo porto’ spesso ad occuparsi di cose pubbliche, attivita’ che svolse con senso di dedizione e di servizio.