
Regole di Galateo a tavola - Lettera I
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Indigestione
Non si dice «ho fatto indigestione», ma «sono stato indisposto».
Nell'approssimarsi del malessere si abbandona momentaneamente il
convivio, evitando di disturbare gli altri invitati. Nell'impossibilità di
riprendere il ruolo di invitati perfetti, è preferibile eclissarsi. Il
giorno seguente si telefona alla padrona di casa, pregandola di accettare la
richiesta di scuse.
Invito
Estemporaneo o informale: qualche ora o un paio di giorni sono termini
di preavviso sufficienti per invitare. Il tramite può essere il telefono o
il casuale incontro (mai in presenza di una persona per la quale non è
previsto l'invito). Scadenze più in là nel tempo richiedono una successiva
rinfrescata con un biglietto, pur rimanendo nell'informalità. La risposta,
al pari dell'invito altrettanto veloce e senza i toni dell'ufficialità, non
richiede successive conferme. Si ricambia con un invito dello stesso tipo.
In casa di amici, per un pranzo magari improvvisato, ci si presenta
sempre con qualcosa tra le mani: un dono per il bambino di casa, una
bottiglia di buon vino, un dolce per il dessert, un pensiero floreale.
Riservato a molte persone, ma senza i toni della formalità, l'invito
può iniziare con una telefonata (anche un mese prima) che allerti gli
interessati. La comunicazione può successivamente trovare conferma in un
biglietto d'invito sul quale trovano ospitalità: l'ora, il giorno, il luogo,
l'occasione, la formula P.M. (per memoria). La risposta non è d'obbligo.
Auspicabile, comunque, una telefonata di ringraziamento.
L'anfitrione pondera con molta attenzione le persone da invitare,
evitando di far ritrovare attorno al tavolo ospiti che tra loro hanno degli
attriti (ex coppie, rivali in affari), persone politicamente avverse o di
ambiente sociale molto diverso. A stretto contatto di gomito si
predispongono persone con interessi comuni, favorendo in questo modo la
conversazione.
Il pranzo formale (dove l'esteriorità è regola), anche se limitato a
pochi ospiti, richiede sempre un invito scritto. Il cartoncino d'invito
prevede nell'ordine: nome e cognome dei padroni di casa, ora e giorno, luogo
del pranzo, eventuale motivo dell'invito. In fondo, nell'angolo destro del
cartoncino, la formula RSVP (répondez s'il vous plait) o SPR (si prega
rispondere). L'imposizione dello smoking per gli uomini e dell'abito
elegante per le signore si trova nella formula cravatta nera. La risposta
anche telefonica all'invito deve essere pressoché immediata, agevolando in
questo modo il lavoro a chi organizza la serata. L'omaggio floreale alla
padrona di casa deve giungere prima dell'appuntamento, anche alla vigilia.
Mai presentarsi con un mazzo tra le mani.
La rinuncia ad un invito, giustificata da un eventuale impegno
precedente, deve essere immediata. L'invio di un mazzo di fiori accompagnato
da un biglietto di scuse, recapitato nel giorno e nel luogo del convivio, è
molto signorile.
Un modo raffinato per essere presenti è quello di farsi rappresentare da un
mazzo di fiori, utilizzando nella scelta degli stessi il linguaggio dei
fiori. Ad esempio: calendola (dispiacere), dalia (riconoscenza), fiordaliso
(delicatezza), salvia splendens (stima).
La puntualità è la prima regola per l'invitato. Ritardi o anticipi
molto accentuati sull'ora definita, sono egualmente condannabili.
Disdire o rimandare un invito già diffuso implica motivi più che
validi: una malattia,, un impegno improvviso, un lutto. L'anfitrione, se non
impossibilitato per malattia o lutto, telefona personalmente ad ogni
invitato, spiegando le ragioni. Con l'occasione preannuncia la nuova data o
rimanda l'invito ad un momento migliore.
L'ospite inatteso, rimorchiato da altri invitati, accettabile solo
nelle occasioni informali, non deve portare scompiglio all'ordine della
serata. Potendosi trattare di una esclusione voluta, in quanto non gradito
ad altri invitati, sarebbe opportuno tastare l'accettabilità con una
telefonata.